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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 06/06/2009 @ 16:25:31, in L) Zero-carbonio, cliccato 621 volte)
5 GIUGNO – GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE
 
Avrei dovuto scrivere queste brevi note ieri, ma sono stato molto preso: E poi volevo vedere quanto se ne parlava in tempo di elezioni. …Il risultato è: pochissimo.

Adesso penso di aver fatto bene a rimandare perché fra ieri sera tardi e stamattina mi si sono aperti gli occhi una volta di più – ahimé – sul menefreghismo degli italiani che si auto-professano rispettosi dell’ambiente, e poi si comportano esattamente come non dovrebbero.
 
Due brevi esempi per non annoiarvi troppo:
1)     Ieri sera tardi ho ascoltato in TV il geologo Mario Tozzi che, parlando appunto della giornata mondiale dell’ambiente, ha dato le seguenti cifre: 83 italiani su cento che vanno al lavoro usano la loro auto (il 90% da soli, dico io); solo il 17% vanno a piedi o con un mezzo pubblico o in bicicletta! No comment.
2)     Stamattina a “Prima Pagina” di RAI Radio 3 un ascoltatore di Palermo ha fatto presente che, a parte i rifiuti e i 1000 e più cassonetti bruciati (con produzione di diossina), da qualche mese a questa parte i vari quartieri della città rimangono a turno al buio di notte perché il Comune spegne i lampioni per risparmiare sulle spese di elettricità. Passi per l’ascoltatore che non è tenuto a saperlo (ma fino a un certo punto), ma il Comune di Palermo che ha speso milioni per investimenti eccessivi, non ha preso nemmeno in considerazione la possibilità di risparmiare il 65% del costo dell’energia elettrica investendo (con finanziamenti di legge) cambiando le lampade dei lampioni dalle usuali a vapori di mercurio, a “led”. Altre Amministrazioni comunali italiane illuminate (questa volta nel cervello) fanno cose analoghe. Vedasi per esempio via Google il Comune di Torraca nel salernitano.
 
Non solo gli italiani “della strada”, ma soprattutto chi dovrebbe “guidarci”, cioè i leader, dell’ambiente, non gli “passa manco pe’ la stracapa”, come si dice a Napoli. 
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Di Gennaro Aprea (del 05/06/2009 @ 16:28:50, in H) Rodano, cliccato 637 volte)
ELEZIONI COMUNALI DI RODANO 2009
 
Oggi è l’ultimo giorno in cui si può fare propaganda elettorale: da domani pomeriggio si comincerà a votare.
 
In questi ultimi giorni le tre liste si sono sbizzarrite a riempire le caselle di posta della abitazioni dei Rodanesi i quali, come spesso succede, si affrettano ad utilizzare i vari volantini come materia prima per carta da riciclo. Una delle ragioni principali – non la sola – è che questi volantini ripetono fino alla noia le cose già viste su altri precedenti, i cui contenuti sono stati quasi sempre non chiari e fumosi, ma anche copie fatte male dei programmi incomprensibili di altri volantini (vedi le mie precedenti note al riguardo). Per non parlare delle foto dei candidati e dei loro nomi, oltre ai quali (foto e nomi) non si sa chi siano, cosa sanno fare, e di cosa si occuperanno se saranno eletti.
Unica nota diversa è stato un libretto di 30 pagine distribuito da PROGETTO RODANO, una delle due liste che si oppone a quella che intende continuare l’opera dell’amministrazione che ha mal governato il nostro Comune per 15 anni.
Sono stati gli unici che hanno presentato i loro candidati e nel libretto è chiaramente indicato l’intero programma che il candidato Sindaco ed i componenti di questa lista intendono sviluppare se saranno eletti.
I contenuti sono chiari e dettagliati – trasparenti, come si usa dire oggi - ma ritengo che il pregio migliore sia quello di lanciare la loro sfida ai cittadini ad essere controllati nel tempo perché tutti potrebbero verificare se le promesse sono state mantenute.
Basterebbe questo per la decisione di votarli.
Certo il programma non è l’optimum, come mai sono stati i programmi elettorali, ma sappiamo che tutto è migliorabile, perfettibile e, se ci sarà l’occasione, sono pronto a dar loro una mano dall’esterno, come volontario non pagato, con il solo intento di migliorare la vita delle persone che si chiamano Rodanesi.
 
Non so quante persone leggeranno questo mio breve commento prima di recarsi a votare; mi auguro che siano più di uno e che queste poche parole possano aiutarli per una decisione consapevole.
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Di Gennaro Aprea (del 26/05/2009 @ 10:55:27, in H) Rodano, cliccato 1645 volte)

STRISCE PARCHEGGI

Oggi, davanti a casa, hanno ripitturato le strisce del pargheggio.

L'articolo che segue dimostra ancora una volta l'incompetenza dell'amministrazione comunale attuale. Ciò mi meraviglia non poco perché siamo in periodo di elezioni ed avrebbero molte occasioni per dimostrare invece che fanno qualcosa di buono. Sembra scritto oggi ed invece è la copia esatta di un altro articolo posto su questo sito e nella Sezione Rodano nel settembre 2007, dico quasi due anni fa!

In luglio e agosto l’amministrazione comunale ha deciso di fare a Millepini la necessaria manutenzione stradale delle strisce dei passaggi pedonali, delle mezzerie e del parcheggio che si trova di fronte a dove abito.
Però sembra che queste decisioni siano prese da persone non abituate a pensare e ragionare. Quando le strisce del parcheggio furono disegnate verso la fine degli anni 70, le loro dimensioni furono calcolate tenendo presente le larghezze e le lunghezze medie dei veicoli di quel tempo che erano molto inferiori rispetto a quelle delle auto in circolazione da 10 anni a questa parte. Oggi anche le utilitarie sono molto più larghe di quelle di allora, per non parlare delle vetture medie, grandi e soprattutto dei SUV ed affini che negli anni 70 non facevano parte del parco circolante in Italia.
Eppure le strisce sono state rifatte oggi sulle vecchie originali che erano quasi sparite.
Quale è il risultato?
Che gli automobilisti che accompagnano e vengono a riprendere i bambini, già da tempo non hanno alcuna voglia di parcheggiare sulle strisce oppure occupano due posti macchina perché hanno paura di strisciare la loro vettura o di non poter aprire le portiere. Alcuni guidatori meno bravi provano ad entrare, fanno molte manovre, poi rinunciano. Così molti parcheggiano in divieto di sosta occupano le carreggiate con il risultato che la circolazione è rallentata e l’inquinamento dagli scappamenti raggiunge picchi eccezionali mentre numerosi posti macchina del parcheggio restano vuoti.
Se i responsabili avessero pensato – mi sembra che non ci vuole un genio per queste cose - avrebbero rinunciato a un paio di posti macchina per ogni fila allargando le dimensioni di ciascun posto macchina, ma gli automobilisti avrebbero parcheggiato sulle strisce ed i vigili urbani avrebbero avuto ragione di multare quelli che si fermano in divieto di sosta.
In altre parole gli amministratori fanno il contrario del loro dovere cioè di facilitare la circolazione e limitare l’inquinamento, naturalmente utilizzando i soldi che noi paghiamo con le imposte e le tasse.
Poveri noi, in che mani – anzi cervelli – siamo capitati!
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