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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 30/11/2007 @ 17:43:28, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 788 volte)
JEANS E OROLOGI – PROMOZIONE PUBBLICITARIA BANDITESCA
 
Mentre stavo pensando di scrivere un breve commento alla notizia di ieri sul rom che è divenuto testimonial di una marca di jeans e di orologi, mi è arrivato proprio oggi il messaggio della nostra associazione Il Fontanile che copio e metto sul sito.
 
Voglio aggiungere che mi informerò se qualche azienda avrà il coraggio di utilizzare questa proposta dell’agenzia pubblicitaria di Alessio Sundas che ha avuto l'idea di profittare di questo rom. Non è ammissibile che vi siano imprenditori così cinici e che non sappiano dove stia di casa un minimo di etica professionale!
Se fossi il Presidente della Camera di Commercio della Provincia ove ha la sede l'azienda di Sundas, lo denuncerei all’autorità giudiziaria per cancellarla dal Registro delle Imprese, così come hanno fatto alcuni industriali siciliani per quegli imprenditori che accettavano di pagare il pizzo alla mafia.
 
E questo è il messaggio del Fontanile:
  
“Assurdo e VERGOGNOSO !!!!! Non comprate quei jeans!!! (e quegli orologi aggiungo io)

Dalla galera alle passerelle, passando per una notte in cui, ubriaco,
alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi di età compresa tra i 16
e i 19 anni. E' una storia sorprendente la vita di Marco Ahmetovic, il
rom di 22 anni che il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un
furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada
statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno.

Sta scontando la sua pena in un residence con piscina....
a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta per lui:
la 'Romjeans' (!!!)

Il fatto che il volto del giovane romeno possa trovarsi su dei
cartelloni pubblicitari, e che qualcuno sia disposto a pagare un
cachet di 30.000 euro, stando alle indiscrezioni, perché lui faccia
da testimonial, sta suscitando l’indignazione di tutti.

Non si può accettare una cosa simile,nessuna di queste persone che usano il rom per soldi e per renderlo
famoso ha rispetto per il dolore dei genitori, dei familiari e amici..

..E soprattutto per il ricordo "DEI QUATTRO ANGELI"
FATE GIRARE QUESTA E-MAIL..
NON COMPRATE QUEI JEANS!!!
NEMMENO PER BRUCIARLI!!!”

 
Di Gennaro Aprea (del 30/12/2007 @ 15:50:49, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 1118 volte)
GLI INCASSI DEGLI STABILIMENTI BALNEARI
 
Che senso ha parlare di stabilimenti balneari in questi giorni in cui le temperature qui a Rodano dove vivo vanno da –5° a +3-5°C ? Proprio pochi giorni fa, il 21 dicembre, siamo entrati in inverno e forse una di queste sere potrebbe nevicare secondo le previsioni.
E’ un po’ strano e forse fuori luogo, eppure c’è una ragione che vi spiegherò subito.
Il tutto ha origine dal mio brutto vizio di rimandare le cose quando ritengo che non siano urgenti. In effetti (forzate) in agosto, durante le vacanze, per la prima volta in vita mia perché non mi era mai capitato di farlo in tanti anni, sono entrato in uno stabilimento balneare, ho chiesto di prenotare un ombrellone e due sdraio per un certo numero di giorni.
Quando è finito il periodo di vacanza ho pagato il saldo (avevo dato una caparra) mentre tutti i giorni al mare ordinavo panini e bibite che pagavo al momento.
Ho chiesto lo scontrino fiscale anche per tutte le consumazioni e la signora titolare mi ha messo in mano uno scontrino con tanto di intestazione, indirizzo, numero di partita IVA ecc. che, ad un successivo (nel tempo) attento esame, non aveva alcun numero progressivo ma soprattutto non vi era alcuna dicitura di scontrino fiscale.
Mi sono allora ripromesso di chiedere informazioni alla Guardia di Finanza, ma i giorni e i mesi sono passati e ho rimandato questo compito che mi ero assegnato.
Finalmente pochi giorni fa ho telefonato alla GdF e mi hanno confermato che gli stabilimenti balneari non sono tenuti a emettere scontrini fiscali (nemmeno per il servizio bar e panini?).
L’anno scorso e precisamente il 20 ottobre del 2006, in un mio articolo intitolato “Messaggio per i comunisti” nella Sezione “Commenti, satira e varie”, avevo indicato alcuni redditi medi di operatori economici come i tassisti (poco più di 11.000 € l’anno) di gioiellieri ed altri felici piccoli imprenditori che denunciavano allegramente scandalosi e irrisori redditi, anche al di sotto della fascia della povertà. Non c’erano fra questi i titolari di concessioni di litorale per stabilimenti balneari che pagano cifre irrisorie allo Stato per la concessione della spiaggia e che piangono miseria quando denunciano i loro redditi. Tanto è vero che la scorsa estate abbiamo letto fiumi di articoli e sentito alla radio e in TV lo scandalo degli aumenti del noleggio delle cabine, ombrelloni e sdraio….
Sono come i tassisti, forse peggio, i quali non emettono alcun documento ufficiale perché sono infatti autorizzati (e benedetti) dallo Stato (c’è stato qualche anno fa un tentativo di far emettere degli scontrini ai tassisti subito rientrato per paura di una rivoluzione “armata”) ad evadere.
Non entro bel complicato mondo degli “studi di settore” che prefigurano dei ricavi medi su i quali il fisco stabilisce la contribuzione, per ogni tipo, dimensione e categoria di “servizi di piazza” e di “stabilimenti balneari”, ma ritengo che sia gli uni che gli altri, in quanto piccoli imprenditori, abbiano dei redditi molto superiori ai minimi previsti da questi studi di settore, e sui quali pagano le imposte.
Allora Signor Bersani, allora Signor Visco, allora Signor Padoa Schioppa, vogliamo informare il popolo italiano, quello della libertà e quello della non libertà, della vostra ferma intenzione (e metterlo al corrente della data delle vostre decisioni) di voler recuperare l’evasione fiscale di questi signori e di molti altri con mano ferma, fregandovene di quelli che difendono gli evasori e vanno contro noi che paghiamo il 100% delle nostre imposte sui redditi come salari e pensioni?
So che è difficile in Italia – voi comunque sapete bene come fare, i controlli innanzi tutto - ma provateci per favore: avrete la nostra eterna riconoscenza!
 
PS – so perfettamente che vi sono molti altri e grandi evasori, ma anche questi piccoli potrebbero produrre raccolta fiscale consistente.
A PROPOSITO, BUON ANNO A TUTTI I MIEI LETTORI
 
 
Di Gennaro Aprea (del 06/02/2008 @ 11:10:48, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 1624 volte)
DISORGANIZZAZIONE = ALTI COSTI = ALTI PREZZI…
E NOI PAGHIAMO (2)
 
In questi giorni assistiamo esterrefatti (per non dire parolacce) a ciò che succede in politica, sentiamo dichiarazioni di alti esponenti che affermano programmi, prese di posizione, altri programmi che sono il contrario di ciò che hanno dichiarato 2 mesi fa, 1 mese fa, 15 giorni fa…. quindi ho deciso che per qualche tempo non farò commenti su ciò che succede nel “palazzo” e attenderò il dopo elezioni.
 
Ogni tanto è invece necessario parlare di come le aziende e altre organizzazioni che in fondo sono anch’esse aziende, come l’università, ci continuano a dare esempi di incompetenza organizzativa: eccone tre
 
 
ENEL RETE GAS
 
Qualche tempo fa vi ho già parlato di questa “grande” società che dovrebbe dar prova di efficienza. L’anno scorso avevo descritto un episodio che denotava una marcata disorganizzazione e qualcuno mi aveva fatto notare che ogni tanto questi inconvenienti possono capitare, quindi mi ero sentito un po’ in colpa. Invece sembra che l’inefficienza sia una caratteristica di questa azienda (cosa che non succede nella sorella che si occupa di energia elettrica).
 
Cercherò di essere conciso, ma la cosa in effetti si è complicata nel tempo.
In un piccolo appartamento in Liguria di recente ristrutturato, si è dovuto provvedere alle richieste di fornitura di tutti i servizi che vanno dall’allacciamento alla rete elettrica, idrica, del gas e degli altri servizi comunali quali rifiuti, catasto per l’ICI, ecc.
 
Per tutti non ci sono stati problemi salvo per il gas che vi racconto perché significativo di cosa significa assoluta mancanza di comunicazione interna fra reparti, disorganizzazione, altissimo grado di burocrazia, con conseguenti alti costi e noie per il cittadino, in questo caso mia moglie.
 
1)     Per la domanda di allacciamento, l’ENEL GAS ha inviato un pacco di moduli da riempire, fra i quali le dichiarazioni molto esaustive (più che giusto ai fini della sicurezza) dell’installatore delle tubazioni e della caldaia con le caratteristiche tecniche molto dettagliate, nonché l’iscrizione dello stesso alla Camera di Commercio e la certificazione ufficiale di tecnico installatore. Detto fatto.
2)     Dopo qualche giorno e molte peripezie raccontate nel mio precedente articolo del 22/7/2007 con lo stesso titolo, arriva una lunga lettera in cui si avvisa che la documentazione tecnica deve arrivare non oltre 180 giorni dalla domanda di allacciamento, che viene realizzato dopo pochi giorni dall’istallazione del contatore
3)     Non si risponde a questa lettera perché la documentazione è stata già inviata
4)     Dopo due mesi arriva un’altra lettera che richiede la documentazione. Si fanno le fotocopie della documentazione e si risponde che essa era stata già inviata con la domanda di allacciamento e che se non andava bene, indicassero cosa si doveva inviare in più o di differente
5)     Nessuna risposta, ma non manca una terza lettera identica a quella del punto precedente (4)
6)     Si risponde con un messaggio e-mail facendo presente quanto risposto al punto (4)
7)     Il 31 gennaio 2008 arriva un’altra lettera che afferma che, non avendo la documentazione tecnica si dovrà pagare una penale per “accertamento documentale impedito”
8)     Non vi dico cosa mia moglie ha risposto, anche se le parolacce non sono state esplicite.
 
E non vi annoio con l’ulteriore punto (9). A voi i commenti!
 
 
SOMEDIA SpA – è un’impresa del Gruppo “L’espresso” che vende libri, CD e DVD di ottima qualità e molto interessanti per un tipo come me che ama il Teatro, la Musica ed il Cinema di oggi e del passato.
Il 27 novembre del 2007 ho inviato, tutte insieme, 5 richieste di acquisto, sperando di ricevere il tutto in tempo per le vacanze di fine anno e godermi l’ascolto e la vista di varie cose come teatro di Goldoni, cinema di Eduardo, Giorgio Gaber, teatro di Govi e i volumi che raccolgono le opere dei più importanti architetti a livello mondiale.
Ritenete che le mie aspettative fossero normali? che avrei ricevuto un bel pacco contenente tutto ciò che avevo ordinato? “Manco pe’ la stracapa”, si dice a Napoli, cioè neanche per sogno.
Venerdì 1° gennaio ho ricevuto un solo pacchetto dei cinque.
I commenti sono intuitivi:
a)     più di due mesi di ritardo solo per un ordine
b)     una spesa di spedizione per un pacco poco inferiore a quella della spedizione di tutti i pacchi insieme
c)     incertezza nell’arrivo dei successivi
 
Chissà quando riceverò gli altri e se li riceverò tutti insieme o uno alla volta!
E poi gli imprenditori dicono che i costi aziendali aumentano…. oppure sono loro a non essere organizzati e quindi i loro costi lievitano facilmente?
 
POLITECNICO DI MILANO – Questa università organizza incontri molto interessanti e sono nella loro lista degli indirizzi.
Ho risposto ad un invito positivamente perché l’argomento mi interessava particolarmente in quanto ha fatto parte del mio bagaglio di attività di consulente : si sarebbe discusso su “Asia ed innovation; ICT (information and communication technology) and design to succeed in global markets”. Fra gli invitati a parlare, oltre ad alti esponenti del Politecnico, vi era un professore dell’università di Singapore e Federico Minoli, il creatore del mito delle moto Ducati e del successo dell’azienda a livello mondiale.
Ottengo due risposte: nella prima mi si conferma l’avvenuta partecipazione, nella seconda un ringraziamento per la mia decisione a partecipare (ma non bastava una sola contenente conferma e ringraziamento?)
Quando arrivo alla sede del convegno e do il mio nome per il “check in”, mi chiedono se avevo prenotato perché non trovano la mia richiesta (e la loro conferma). Hanno quindi dovuto preparare un altro dei soliti “badge” con il mio nome e quello della mia azienda da attaccare in bella mostra sulla giacca…dopo di che ho potuto entrare.
Bella organizzazione da parte di uno dei migliori istituti universitari italiani!
No comment.
 
Però lasciatemi dire che non è solo la politica in Italia che ne combina di tutti i colori; Siete d’accordo?
 
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