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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 05/03/2014 @ 18:31:16, in L) Zero-carbonio, cliccato 562 volte)
 
MALA INFORMAZIONE
 
Qualche giorno fa ho ascoltato una telefonata fatta a Gian Antonio Stella, famoso ed ottimo editorialista del Corriere della Sera e rinomato scrittore, il quale conduceva “Prima Pagina” di Radio 3. Devo dire francamente che sono saltato sulla sedia perché le dichiarazioni di chi chiamava erano a dir poco assurde.
 
Infatti la telefonata è stata di una signora di Italia Nostra, una delle molte (troppe) associazioni ambientalistiche italiane, se ben ricordo, dalla Puglia.
Ha attaccato brutalmente le energie rinnovabili, in particolare le torri eoliche istallate nella sua Regione che hanno, a suo parere, deteriorato il paesaggio, così come le enorme distese di pannelli fotovoltaici che hanno tolto terreno alle produzione agricole.
Il giorno successivo ha chiamato un altro signore che ha anche lui lamentato la distruzione del paesaggio delle colline del Leopardi nelle Marche per le istallazioni di pannelli fotovoltaici.
Ambedue hanno fatto intendere che sarebbe meglio non sviluppare affatto l’uso delle energie rinnovabili lasciando pensare che è meglio interrompere la loro adozione e continuare ad usare quelle “tradizionali”, eufemismo per definire le energie fossili (carbone, petrolio e gas) e l’energia nucleare, cioè quelle che causano si gravissimi danni alla natura, al paesaggio e in generale alla salute umana, alla biodiversità, al clima, ed infine che provocano il riscaldamento globale.
Questa è cattiva e falsa informazione e cercherò di dimostrare che quella signora, proprio perché appartiene ad una associazione ambientalista, fa della pessima informazione.
 
Torri eoliche
Iniziamo a parlare di danni al paesaggio dando uno sguardo a due foto
 
 
 
 
Le torri eoliche devono essere istallate dove non si presenta “rugosità”, cioè qualsiasi costruzione o ostacolo (es. abitato, alberi, ecc.) che interrompono il libero flusso del vento, altrimenti l’efficienza non è ottimale; quindi l’ideale è di istallarle in mare o in terreni incolti, e brulli non adatti per le coltivazioni di qualsiasi genere.
I tralicci per il trasporto dell’energia elettrica ad alta tensione possono - e sono già – istallati ovunque, sono di aspetto peggiore delle torri eoliche. Il fatto è che siamo abituati a vederli da decenni e non ci facciamo più caso. Voglio ricordare che pochi anni fa un traliccio esistente in Svizzera e costruito a suo tempo in una foresta alpina, a causa di forti eventi meteorologici, si abbatté sugli alberi, i cavi si spezzarono dandogli fuoco e mezza Italia rimase al buio per un paio di giorni. La loro presenza è visibile ovunque, compreso nei pressi di abitati vicini a complessi industriali o simili. Infine vi è un inquinamento elettromagnetico prodotto dalle linee elettriche ad alta tensione.
Se vi sono stati degli abusi nell'istallazione delle pale eoliche, ciò è dovuto principalmente alle leggi e regolamenti italiani emanati da persone (compresi i parlamentari) non competenti e da amministrazioni locali “compiacenti”; per non parlare della burocrazia.
 
Fotovoltaico
E’ vero che vi sono stati degli abusi da parte di proprietari terrieri che hanno istallato o fatto istallare grandi distese di pannelli su terreni coltivabili (o con scarsa coltivabilità?), ma la colpa dei loro comportamenti è condivisa anche in questo caso da leggi, regolamenti, burocrazia e dalla condotta degli amministratori locali.
La legge è stata corretta da tempo ed ora proibisce le grandi istallazioni di fotovoltaici su terreni coltivabili; gli agricoltori possono utilizzare solo i tetti degli edifici ove abitano o di capannoni necessari alla produzione agricola e di allevamento.
 
Sono dunque particolarmente infuriato per quella pessima informazione proveniente da una rappresentante di Italia Nostra che dovrebbe essere informata delle conseguenze del continuo uso delle fonti fossili e che dà notizie allarmistiche e volutamente errate
 
 
 
Di Gennaro Aprea (del 18/02/2014 @ 17:14:50, in L) Zero-carbonio, cliccato 589 volte)
FILASTROCCHE
Ritengo che da qualche giorno a questa parte molti di noi stiano seguendo gli avvenimenti politici dei quali l’incertezza è il sintomo più evidente.
Così, invece di parlare di cose serie come ho fatto negli ultimi tempi, vi racconterò di una divertente conversazione che ho avuto recentemente con una cara anziana signora di circa 95 anni.
Si parlava fra l’altro di filastrocche, di quando eravamo bambini; io le ho raccontato una delle mie e lei le sue perché ne sapeva di più. Ascoltandole mi rivenivano in mente.
Questa che state per leggere l’aveva imparata da sua nonna, è tutto dire, quindi risale a metà 800 e per me era veramente nuova.
L’ ho scritta sotto dettatura e per curiosità sono andato su internet cercandola invano fra le centinaia di filastrocche disponibili. Eccola:
 
-          gennaio, mette ai monti la parrucca
-          febbraio, grandi e piccoli imbacucca
-          marzo, libera il sol da prigionia
-          aprile, di bei colori orna la via
-          maggio, vive fra musiche e uccelli
-          giugno, ama i frutti appesi ai ramoscelli
-          luglio, miete il grano al solleone
-          agosto, calzandolo nei sacchi lo ripone
-          settembre, i dolci grappoli rubina
-          ottobre, di vendemmia riempie la tina
-          novembre, ammucchia aride foglie in terra
-          dicembre, ammazza l’anno e lo sotterra
 
Se qualcuno di voi la conosce, faccia un segno.
 
Il mio pensiero quando l’ho ascoltata è stato subito quello del cambiamento climatico rispetto al passato, molto differente dall’andamento delle stagioni cui eravamo abituati in passato, in Italia e in tutto il mondo. Riflettiamoci bene sopra.
 
Di Gennaro Aprea (del 30/01/2014 @ 15:31:13, in L) Zero-carbonio, cliccato 554 volte)
 
ASSOCIAZIONE CASA DELLA CULTURA
 
 
CONVERSAZIONI SU AMBIENTE, SALUTE, ENERGIE
 
L’ambiente e le energie sono un mondo in grande fermento che hanno un pesante impatto su di noi per il clima e la salute
 
 
Ciclo di incontri ogni martedì ore 21.00
 
a cura di Gennaro Aprea e Ignazio Dolce
 
 
4 febbraio :                    “I problemi sul clima e la salute derivanti dalle fonti di energia”
 
 
11 febbraio :                  “La situazione dell’ambiente nel mondo ed il controllo sul clima”
 
 
18 febbraio :                  “La situazione italiana ed europea”
 
 
25 febbraio :                  Proiezione del documentario “Home” della Fondation Good Planet (in italiano – 120 minuti)
 
 
 
Presentazione del ciclo di Ferruccio Capelli
 
Saranno distribuite alcune dispense integrative.
 
 
 
Associazione Casa della Cultura – Via Borgogna 3 – 20122 Milano
(MM1 SanBabila) 02 795567 – 02 76005383 – fax 02 76008247
 
 
Come sicuramente alcuni di voi già sanno, quando ho deciso di ritirarmi in pensione nel 2006,
non ho iniziato a frequentare solo i giardinetti, o il bar per giocare a carte, o cose simili. Però ho continuato a occuparmi di un argomento che è stato una parte importante della mia vita di lavoro, cioè di energie, di inquinamento e dei danni che esso provoca all’ambiente e alla salute.
 
L’ho fatto perché mi sono reso conto che, anche se recentemente si comincia a parlare un po' di questi problemi, moltissime persone non ne sanno molto e non si rendono conto dell’urgenza di cambiare i nostri comportamenti e l’atteggiamento nei confronti della situazione pericolosa cui stiamo andando incontro.

Quindi faccio opera di diffusione di questa cultura perché le persone competenti si parlano fra di loro (addosso) ma le informazioni di base non arrivano al grande pubblico. Negli ultimi anni ho fatto un ciclo di lezioni, qualche conferenza, ho scritto un libro, scrivo anche qualche articolo sull’ambiente su questo piccolo blog, ma i risultati non sono incoraggianti perché le potenti lobby delle fonti di energia tradizionali vanno avanti con i loro progetti di continuare ad usare le fonti di energia inquinanti che stanno distruggendo il pianeta.

Grazie alla Casa della Cultura di Milano, fondata 66 anni fa, un’associazione che è una delle più importanti istituzioni culturali milanesi, potrò fare un ulteriore piccolo passo per continuare questa mia passione per il salvataggio dell’ambiente.
Ho mostrato quindi l’invito a queste 4 “conversazioni” alle quali parteciperò come coordinatore fra pochi giorni  presso la Casa della Cultura. Come vedete, ho coinvolto un altro – questa volta
giovane - ambientalista che è stato molto prezioso nella preparazione delle presentazioni e lo sarà per chi parteciperà.,
Ci tenevo comunque a comunicarlo ai lettori del blog.

Nella preparazione di queste “conversazioni” ho attinto numerose informazioni di molte società del settore, associazioni, istituzioni, gruppi di studio, editorialisti che mi hanno fornito, direttamente o indirettamente, dati aggiornati sulla situazione. Fra i più importanti desidero menzionare la BP britannica con il suo “Statistical Review of World Energy”, Giorgio Carlevaro della Staffetta Quotidiana, QualEnergia, Antonio Cianciullo de La Repubblica,  Laura Celani di Greenpeace Italia, Stefano Ciafani di Legambiente, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)
con il suo 5° Rapporto sul cambiamento climatico nel mondo, la Fondation
Good Planet di Parigi per il suo documentario “Home”, e molti altri.
Un caro saluto a tutti


PS – per chi abita a Milano o vicino, mi farebbe piacere vedervi e conoscervi
 
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