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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 03/07/2009 @ 18:39:11, in L) Zero-carbonio, cliccato 1009 volte)
IL METANO TI DA’ UNA MANO…OPPURE NO?
 
È un po’ di giorni che non scrivo un rigo sul sito. Le ragioni sono più di una, fra queste c’è sicuramente la mia delusione di fronte ai risultati delle elezioni e dei recenti avvenimenti politici e simili (cioè i comportamenti privati del nostro presidente del Consiglio dei Ministri) che mi hanno fatto passare la voglia di fare ulteriori commenti. Di converso ci sono stati alcuni piccoli eventi sociali piacevoli che mi hanno assorbito nella mia qualità di cuciniere, ed ancora amici ospiti cari e graditissimi, ecc.
Fra qualche giorno me ne andrò a fare lunghe passeggiate e certamente non scriverò articoli, né mi porterò il PC, quindi sarò ancora latitante anche perché l’ambiente dove è istallato il mio PC è in una mansarda che in questo periodo dell’anno è piuttosto calda e non è piacevole passarvi del tempo.
Vi chiederete: ma cosa centra il metano con questo?
E vengo al dunque. L’ultima frase dell’articolo “Disinteresse culturale o voluto?” (verso l’ambiente) del 23 marzo di quest’anno, nella stessa Sezione “ZERO CARBONIO” dice: “…..quali possono essere alcune soluzioni per eliminare il CO2  e il metano, due fra i gas più malefici che creano l’effetto serra”.
Tutti ormai sappiamo che l’anidride carbonica (CO2) è quel gas che partecipa pesantemente alla produzione del riscaldamento terrestre. Ma pochi sanno che anche il metano è un gas che produce gli stessi effetti.
Ma come - vi chiederete - questo anziano signore ci viene a dire che il gas che usiamo per riscaldarci, per cucinare, il gas puro che non rilascia quasi alcuna polvere malefica nella combustione, salvo un po’ di anidride carbonica, molto meno dei prodotti petroliferi liquidi e del carbone, il gas che ti dà una mano secondo una famosa pubblicità del gruppo ENI, è anch’esso un gas malefico?
A parte la pericolosità di questo combustibile che ogni tanto uccide e distrugge case e opifici quando facilmente scoppia, ebbene si, purtroppo. Quindi meno lo usiamo e più parteciperemo a diminuire il degrado causato dal riscaldamento globale. Allora dobbiamo stare al freddo d’inverno? Certamente no, ma se risparmiamo sui consumi faremo qualcosa di buono per noi e per tutti gli abitanti della terra, senza considerare che risparmieremo anche parecchi Euro del nostro portafogli.
Tutto qui? Ma cosa ci vieni a dire oggi che fa’ così caldo…non siamo mica in inverno!
Infatti vi voglio parlare di caldo, di questa temperatura media terrestre che aumenta senza tregua, che ci ha fatto comprare molti condizionatori d’aria in questi ultimi anni. Ricordate che 20 anni fa le auto non avevano i condizionatori (il “clima”) e nemmeno negli uffici e in casa esistevano questi apparecchi che consumano elettricità prodotta con combustibili che rilasciano gas e altri prodotti venefici della combustione. Non ci lamentavamo più di tanto come facciamo ora e sembra che oggi nessuno possa più fare a meno dei condizionatori d’aria!
Ma ancora; cosa ci vieni a dire? C’è un gran numero di esperti che afferma e dimostra che il riscaldamento globale è un fatto naturale come è capitato molte volte durante i secoli (e le ere) passati, che non è colpa dell’umanità se la temperatura aumenta…e così di seguito, bla, bla, bla!
Ammesso e accettato che questi esperti siano nel giusto, è anche più che certo che noi contribuiamo pesantemente all’aumento della temperatura globale.
E allora veniamo al metano. Vi racconterò quindi una “storiella” – si fa’per dire – che pochi conoscono.  Tutti possono rileggerla se vanno su Wikipedia e cercano la definizione della parola PERMAFROST (o permagelo)
Circa il 20% della superficie terrestre emersa è coperta da questo permafrost, cioè da un terreno che è rimasto congelato perennemente dall’ultima glaciazione. Lo spessore di questo terreno varia da alcuni centimetri a vari metri. Il 25% del permafrost si trova nell’emisfero settentrionale del globo. Durante il periodo estivo parte del permafrost inizia a scongelarsi, poi d’inverno ritorna allo stato iniziale, per fortuna, e vi dico subito perché.
Sotto questo strato di terreno congelato vi sono enormi quantità di metano accumulatesi nei millenni. Se il trend del riscaldamento globale continua con la velocità attuale il permafrost inizierà a sciogliersi senza ritorno in vari punti liberando il metano che – più leggero dell’aria – salirà verso il cielo e farà aumentare fino all’inverosimile l’effetto serra, accelerando così  sempre più l'aumento della temperatura, la quale farà aumentare le superfici di permafrost che si scioglieranno, e così via di seguito. Le nostre terre diventeranno sempre più desertiche, mancherà l’acqua per il genere umano che continua a crescere, vi saranno le guerre per l’acqua, i mari invaderanno le coste basse (Venezia?)…Insomma possiamo proprio prevedere ragionevolmente periodo nero per l’umanità.
Ma quando succederà questa catastrofe? Chi lo sa? Certo la maggior parte delle persone viventi nel 2009 non lo vedranno, però possiamo prevedere che saranno colpiti i figli che nasceranno fra pochi giorni e fra pochi anni. E quando quei giovani fra di noi saranno divenuti nonni, forse assisteranno a queste situazioni terribili.
Allora, il metano ti dà una mano? Temo proprio di no e, se vogliamo che questi disastri siano evitati, cerchiamo di essere un po’ meno indifferenti ed interessiamoci al futuro delle generazioni che verranno, adottando comportamenti intelligenti!
Ogni tanto, pensate a queste piccole-grandi cose, cioè all’ambiente e cosa si può fare per evitare questo futuro; piccole-grandi cose che sono tanto importanti per tutti.
Buone vacanze!
 
 

 
Di Gennaro Aprea (del 06/06/2009 @ 16:25:31, in L) Zero-carbonio, cliccato 670 volte)
5 GIUGNO – GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE
 
Avrei dovuto scrivere queste brevi note ieri, ma sono stato molto preso: E poi volevo vedere quanto se ne parlava in tempo di elezioni. …Il risultato è: pochissimo.

Adesso penso di aver fatto bene a rimandare perché fra ieri sera tardi e stamattina mi si sono aperti gli occhi una volta di più – ahimé – sul menefreghismo degli italiani che si auto-professano rispettosi dell’ambiente, e poi si comportano esattamente come non dovrebbero.
 
Due brevi esempi per non annoiarvi troppo:
1)     Ieri sera tardi ho ascoltato in TV il geologo Mario Tozzi che, parlando appunto della giornata mondiale dell’ambiente, ha dato le seguenti cifre: 83 italiani su cento che vanno al lavoro usano la loro auto (il 90% da soli, dico io); solo il 17% vanno a piedi o con un mezzo pubblico o in bicicletta! No comment.
2)     Stamattina a “Prima Pagina” di RAI Radio 3 un ascoltatore di Palermo ha fatto presente che, a parte i rifiuti e i 1000 e più cassonetti bruciati (con produzione di diossina), da qualche mese a questa parte i vari quartieri della città rimangono a turno al buio di notte perché il Comune spegne i lampioni per risparmiare sulle spese di elettricità. Passi per l’ascoltatore che non è tenuto a saperlo (ma fino a un certo punto), ma il Comune di Palermo che ha speso milioni per investimenti eccessivi, non ha preso nemmeno in considerazione la possibilità di risparmiare il 65% del costo dell’energia elettrica investendo (con finanziamenti di legge) cambiando le lampade dei lampioni dalle usuali a vapori di mercurio, a “led”. Altre Amministrazioni comunali italiane illuminate (questa volta nel cervello) fanno cose analoghe. Vedasi per esempio via Google il Comune di Torraca nel salernitano.
 
Non solo gli italiani “della strada”, ma soprattutto chi dovrebbe “guidarci”, cioè i leader, dell’ambiente, non gli “passa manco pe’ la stracapa”, come si dice a Napoli. 
 
Di Gennaro Aprea (del 26/04/2009 @ 20:47:14, in L) Zero-carbonio, cliccato 863 volte)
SALVAGUARDARE L’AMBIENTE RISPARMIANDO SULLE SPESE
 modello di cassone per compost
 
Ricevo sul sito da un concittadino di Rodano, il Signor Gianpaolo Garlaschelli, informatico, questo lungo messaggio che ritengo particolarmente significativo di un comportamento intelligente e civile, quello di una persona che, da una parte fa’ i suoi interessi per risparmiare su spese che tutti affrontiamo, dall’altra pensa che il nostro pianeta abbia urgente bisogno di essere salvaguardato, non tanto per noi adulti, ma per i nostri discendenti. Se fossi un’Autorità gli darei una medaglia. Perciò ho deciso, con il suo assenso, di inserire i suoi pensieri e la descrizione dei suoi comportamenti sul sito, affinché possa essere di esempio e di sprone per gli italiani pigri e apatici nei confronti di questi grandi problemi

“messaggio = Buongiorno o Buonasera.
Ho già scritto al suo sito ed ho partecipato alla tavola rotonda tenuta dal Sig. Miro Signori (potatura delle piante) e alla sua conferenza sull'energia e l’ambiente. Sull'energia è stata molto interessante, così come quella sulla potatura; su quest'ultima ho imparato qualcosa in più, mentre sull'energia per me non c'era nulla di nuovo.
Anch'io come lei, navigo su internet. E sono convinto che ci si può fare, se si vuole, una “mega” coltura e anche” tera”, se vogliamo parlare in gergo informatico. Mi dispiace che Rodano, e purtroppo anche il resto d'Italia, non si interessi a queste essenziali energie alternative e rinnovabili. Siamo un popolo stantio, statico, non riusciamo a decidere, Lasciamo sempre decidere agli altri e, chi deve decidere, lo fa’ principalmente per i propri interessi. E' difficile comunque cercare di far cambiare idea alle persone, ne ho una prova con i miei famigliari. Però un pochino sono riuscito a convincerli…..ma forse solo per il 10%. Li martello tutte le sere durante la cena. Il resto (cioè il 90% ndr) sarà duro da ottenere. Ormai credo che stiamo in una gravissima crisi, e' brutto dirlo, ma è veramente una crisi tremenda, ma forse sveglierà il popolo italiano da una perenne siesta. Come sa, io vivo a Cassignanica (frazione di Rodano), in un complesso di 29 villette a schiera con giardino e possibilità di avere orto. So che non esiste legge che vieti il compostaggio fatto in privato, anzi so che persino il condomino di un palazzo può farlo sul proprio balcone, a condizione che segua delle semplicissime norme; così icomponentiper il compost verranno trasformati senza alcun sgradevole odore.
Sono l'unico di Cassignanica che effettui il compostaggio, in pratica da quando ci abito, ormai 23 anni. Nessuno dei miei vicini ha mai osato tentare di farlo, anzi in occasioni di scarti di cucina eccessivi durante il periodo estivo, mi hanno chiesto se potevano usufruire del mio cassone. Tutti chiedono su come gestire il composto ma nessuno fa nulla.
Nel mio cassone metto tutti gli scarti dell'orto, del giardino, gli avanzi della cucina, compreso le ossa. Ho delle galline, circa una ventina, a un centinaio di metri dall'abitazione. Mi e' capitato che una gallina per qualche motivo sia morta. L'ho messa nel cassone. Nessun problema: si è decomposta in pochi mesi senza odori sgradevoli. E i vicini non contenti mi chiedono pure il composto ottenuto per i loro vasi. Ma nessuno fa’
nulla. Ho un trituratore con cui sminuzzo rametti e le potature di circa 30 metri di siepe lauro. Il bidone per il verde (a Rodano vi è la raccolta settimanale degli scarti del giardino) è utilizzato per contenere la granaglia delle mie galline.
Ho anche incanalato l'acqua piovana del mio tetto in contenitori da 200 litri posti sotto il box. La costruzione ha previsto un vespaio per ovviare l'eccesso di acqua in superficie, cosi ho una mega cantina (io la chiamo miniera) dove raccolgo l’acqua sfruttando i vasi comunicanti dei bidoni; l'ultimo contiene una semplice pompa elettrica che all'occorrenza aspira acqua per irrigare l'orto. E i vicini mi hanno detto: Bravo!
Ho messo quattro anni fa due pannelli solari per produrre acqua calda sanitaria. Vanno da dio. Sei mesi all'anno con la caldaia spenta. E i miei vicini curiosi mi chiedono come vanno, cosa risparmio…. “sono interessato anch'io, dammi il nome della società che ti ha venduto il tutto”. Ad oggi sono ancora l'unico. Un mio vicino, visti i pannelli, una domenica sera mi ha chiesto il nome della società perché era interessato. Ho saputo dal fornitore che gli aveva fatto un preventivo. Ad oggi nulla di fatto. Peccato che pochi mesi dopo del preventivo ha acquistato una vettura nuova di pacca da 30 mila euro. Due pannelli con accumulatore non costano 30 mila euro! Non c'e niente da fare, l'italiano è tutto da rifare. In concomitanza con l'istallazione dei pannelli ho cambiato il tipo di caldaia. Ho installato una pompa idrosonica (brevetto americano) che utilizza solo l’energia elettrica ma non per creare calore su resistenze o simili, invece della solita caldaia a metano, turbo, a condensazione, iniezione diretta e indiretta e common-rail. E' come dire termovalorizzatore invece che inceneritore. Inquina sempre, nel senso che produce grandi quantità di CO2; il concetto di funzionamento e' sempre quello, cambia solo il nome.
Sempre quattro anni fa ho acquistato uno scooter elettrico 1,5 kw di potenza paragonabile a un “cinquantino”. E' di una ditta di Ascoli Piceno, totalmente italiano. Gli unici “difetti” di questo scooter sono che non fa’ assolutamente rumore e consuma 45 centesimi ogni 55 km, grave difetto per gli Italiani! Ha una velocità massima di 60 Km/h e un’autonomia di circa 65 km. Io lo utilizzo per recarmi al lavoro a Milano 38 Km al giorno. Circa 3 euro alla settimana invece dei 20 euro con l'auto. Non contento, ma sempre deriso dai vicini, ho acquistato due torce a led con ricarica solare e un pannellino solare per ricaricare cellulari e aggeggi vari.
E per finire devo ammettere che sono deriso anche dai miei famigliari, sostenendo che perdo tempo a giocare, perché ho pensato ad un recupero della carta da macero. Perché non utilizzare meglio la carta da macero invece che trattarla per rifarne altra carta? Sembra che il trattamento per rendere pulita la carta da macero sia molto inquinante perché si utilizzano acidi e cloro per lo sbiancamento. Io proporrei questo: partiamo dal concetto che la carta e' cellulosa da legno, se bruciata emette CO2 che però era stato assorbito in quantità notevole, forse maggiore, quando era pianta durante la sua vita precedente. Quindi, se noi bruciamo la carta, immettiamo CO2 assorbita in precedenza. In pratica non ne produciamo dell'altra. Quindi il bilancio CO2 è pari a zero.
Ho adottato il seguente procedimento: in un secchio si mette a bagno la carta per circa sei-otto ore (invece di regalarla alla ditta Colombo che cura la raccolta). Si scola l'acqua pigiando la carta anche con le mani. La si tritura con il trituratore per l'orto. Esce molto soffice e sembra quasi asciutta. La si inumidisce con dell'acqua fino a quando schiacciandone una manciata non rimane unita. Si prende un vasetto da fiori di media grandezza e lo si riempie per metà pressandola bene con la mano. Si capovolge e si estrae una forma cilindrica di circa 4 dita di altezza. In pratica un panetto di carta pressata. La si lascia asciugare per circa una settimana al sole e tutto e' pronto. La si immagazzina per l'inverno dove si miscelerà nella stufa a legna. In un anno ho prodotto circa 200 panetti. Questo naturalmente e' un lavoro artigianale, ma pensiamolo fatto industrialmente. Addirittura con degli estrusori: si potrebbe ottenere i famosi pellet, invece che di legno, di carta. La carta così trattata diventa come un pezzo di legno molto leggero. Il prodotto brucia molto lentamente, la sua forma non si decompone finché non viene rimossa dalla stufa. Un difetto e' che produce molta cenere rispetto alla legna. Ma questa cenere non e' la cenere di un modernissimo ed essenziale inceneritore, cioè termovalorizzatore. La cenere viene mescolata nel terreno dell'orto o del giardino, anche nel cassone. Dimenticavo, bruciando la carta si deve produrre della nuova. Incentiviamo la coltivazione di pioppeti e toh!, guarda, i pioppeti assorbono CO2. Ma tutto questo all'italiano non importa!
Cosa potrà svegliare l'italiano da tutto questo ben di dio a disposizione? Spero che non sia questa brutta crisi. Io sono convinto che esistono già le possibilità che ogni famiglia possa essere indipendente e produrre la sua energia in casa, sul balcone o nell'angolo del proprio giardino.
Su internet alcuni anni fa ho visto cose veramente incredibili sui siti americani. Peccato che ora non c'è più nulla di essi.
Volevo suggerire, ma forse ha già provveduto. Io ho cambiato il fornitore del metano che ora utilizzo solo per cucinare e con iva al 10% e non piu' 20 come prima quando avevo la caldaia tradizionale. So che tutto Rodano ha come fornitore Italgas. Alla liberalizzazione ho cambiato prendendo la societa' CO.GE.SER. di Melzo, la quale ha un costo inferiore al mc. Quattro anni fa in una assemblea di condominio ho avvisato i mie vicini dicendo di questo.”Bravo, bravo”. Come pensa che sia finita la cosa?
Le ho fatto perdere del tempo, mi dispiace. Volevo anche dirle che seguo il suo sito perché interessante.
Grazie
Saluti”

Come vedete una persona come questa (e non è ancora in pensione come invece sono io) è un esempio di come ci si dovrebbe comportare; comportamenti che oltretutto fanno risparmiare denaro a chi li adotta. Il nostro amico non menziona che bruciare la carta (che è in questo caso è una biomassa) produce dei particolati (polveri anche superiori ai PM10) però questi sono comunque inferiori a quelli prodotti da legna , carbone e gasolio, e sono più o meno come quelli prodotti dalla combustione del gas.
In conclusione, io pensavo di essere il solo a Rodano a cercare di fare qualcosa in favore della Terra (qualche giorno fa c’è stata la “Giornata mondiale della Terra”, ma è passata quasi sotto silenzio) e per la causa delle mie tasche. Forse sono stato un antesignano perché ho cominciato a comportarmi così circa 30 anni fa, ma oggi sono molto lieto di essere in buona compagnia. Però devo aggiungere una terza persona che non conosco ancora e con la quale spero di scambiare due chiacchiere fra breve tempo. E’ il proprietario di una delle villette IBM a Via Terra che ha ristrutturato recentemente l’abitazione ed ha fatto istallare sul tetto molti metri quadrati di pannelli solari foto-voltaici che, a occhio e croce, forniscono 3-4 KWatt di potenza, cioè il fabbisogno medio di una famiglia di 3-4 persone.
Quasi quasi mi viene in mente di creare un partito di persone che hanno questi stessi interessi… tanto di partiti ormai ce ne sono già talmente tanti, uno di più non disturba..….Sto scherzando ovviamente, ma cercherò di contattare quelli che la pensano come noi ed avere un colloquio che sarà certamente utile e forse potrà diventare una lobby (in senso buono) che prenda dei forconi – si fa’ per dire – per “spingerli” sul di dietro di quelli che stanno a Roma, nei parlamentini delle Regioni, delle Province e dei Comuni, affinché si sveglino ed operino verso un cambiamento della politica nel senso di attenzione massima all’ambiente e al risparmio di energie derivanti da fonti fossili (ci ha aiutato anche il principe di Galles Carlo) 
 
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