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\\ Home Page : Storico : M) Satira e Umorismo (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 17/04/2007 @ 20:16:18, in M) Satira e Umorismo, cliccato 1299 volte)
INQUINAMENTO DA VACCHE…E BUOI
 
 
Qualche giorno fa ho visto e ascoltato (in parte, perché ho acceso la TV quando la trasmissione era già iniziata) un signore serissimo e competente che ha affermato che ogni bovino inquina con i gas derivanti dalla sua digestione esattamente come un’automobile.
Potete immaginare quali pensieri mi siano venuti in mente, cioè ad una persona come me che si è occupato di ambiente da sempre. Ve ne dico qualcuno e mi piacerebbe che mi aiutaste a risolvere questo problema (sono un fanatico del “brain storming”[1]).).
1)     Dovremo abituarci a mangiare meno carne allevando meno bovini?…anche i medici lo dicono che troppa carne fa’ male e può provocare il cancro, mah! ..però questa sarebbe una buona occasione per eliminare quell’orribile e barbaro spettacolo delle corride in Spagna e negli altri paesi dove si pratica
2)     Dovremo abituarci a bere meno latte e a mangiare meno latticini, yogurt e formaggi?….questo i medici non lo dicono, salvo per i formaggi in eccesso causa colesterolo, mah!
3)     Come potremo diminuire l’inquinamento? forse eliminando le automobili e affini e lasciando solo i bovini?
4)     Il signore non ha detto se anche le pecore provocano lo stesso o un inquinamento simile, chissà? Se la risposta fosse si dovremmo eliminare anche la lana e i relativi tessuti, mah!
5)     Che ne dite se chiudessimo migliaia di bovini in stalle enormi chiuse ermeticamente (con erba naturale poverini) ed utilizzare i gas che escono dai camini (metano, ecc.) per produrre energia elettrica in apposite centrali adiacenti?
6)     Un’altra soluzione potrebbe essere quella di installare delle marmitte catalitiche nel foro di uscita…ma come si fa quando esce la parte solida?…
Amici, sono disperato! Aiutatemi a risolvere questo problema altrimenti non ci dormo la notte. Sono certo che vi verranno delle ottime idee. Le aspetto con ansia!
 
Ora che ci penso, che ne dite se decidessimo di diminuire i chilometri percorsi dalla nostra auto (media nazionale) per i prossimi 12 mesi del 10%, e poi continuare negli anni a venire di un 5% annuo? sicuramente l'inquinamento diminuirebbe di percentuali simili. Abbiamo sentito queste cose molte volte e con un'aria scettica abbiamo fatto spallucce. Eppure non sarebbe molto difficile se partissimo dal principio di usare la nostra auto solo quando è assolutamente indispensabile.
Alcuni esempi: Quante volte la usiamo per fare solo 200 o 300 metri!?; perché non usare di più i mezzi pubblici, compreso il treno?, camminare o andare in bicicletta (oltretutto fa' bene alla salute!), approfittare della machina di amici o conoscenti per andare al lavoro al cinema, teatro o al ristorante, pizzeria...e offrire lo stesso servizio ogni tanto alle stesse persone. Personalmente dai 25 ai 45 anni ho sempre percorso in media 20.000 km/anno; poi ho iniziato a diminuire fino all'anno scorso quando continuavo a lavorare full time ed ad usavo la macchina per spostamenti di lavoro; bene, negli ultimi anni ho percorso in auto 7-8.000 Km l'anno (e l'assicurazione mi è costata di meno!). Oggi sono sulla stessa media perché la uso anche per diletto e viaggi di vacanze.
 
 


[1] letteralmente tempesta dei pensieri che produce idee quando molte persone si mettono insieme a cercare di risolvere un problema
 
Di Gennaro Aprea (del 29/09/2007 @ 12:24:02, in M) Satira e Umorismo, cliccato 986 volte)

CONTAGIO DA “EURONITE” ?

 

Sede dell'Assemblée Nationale a P

Ho ricevuto da mio nipote francese – quindi lui, Gilles Picard,  è l’autore di questo pezzo - un messaggio e-mail che non posso fare a meno di passarvi perché mi ha fatto venire in mente un neologismo “Euronite”, cioè attaccamento fisico e spasmodico alla moneta Euro.. Qui sotto troverete la traduzione del messaggio, con qualche abbreviazione perché vi sono dei dettagli minuziosi che renderebbero questo articolo ancora più lungo. Ed ecco di che si tratta:

“Oggetto: PREPARATEVI A LAVORARE PER LORO  - Per ciascun deputato non rieletto, i francesi dovranno pagare € 417.120 = 60 mesi moltiplicato per € 6.952.  E’ la nuova indennità di disoccupazione dei deputati!  Notizia ripresa su RMC (RadioMonteCarlo) da J.J. Bourdin il quale sottolinea che gli eletti, dalla sinistra alla destra, sono tutti d’accordo !  La maggioranza dei media non ne parlano!  Al termine di 5 anni di indennità parlamentare, i deputati tutti i non rieletti riceveranno” € 1.390 al mese, cioè il 20% del normale trattamento economico (da cui si deduce che l’indennità francese è ben inferiore a quella dei nostri deputati – n.d.r.).  Allora, fate un sforzo, lavorate (un po’ di più) per pagare le imposte che serviranno a pagare “i paracaduti d’oro” dei nostri deputati. 

Ma perché 5 anni? E’ precisamente il periodo di una legislatura.   

Questo voto è avvenuto proprio nel momento in cui i candidati ci parlavano degli sforzi che dovrebbero permettere ai francesi di ridurre il debito pubblico, evidenziando così il dispendioso “treno di vita” dello Stato!

L’informazione sulla nuova indennità di disoccupazione dei deputati è stata rivelata dal giornale “Le Canard Enchainé” il 7 febbraio 2007, poi ripresa dal “Midi Libre” il 1° marzo 2007.  Curiosamente sono i soli media che ne hanno parlato. Silenzio totale da parte delle televisioni, radio o altri giornali, normalmente spinti a denunciare i “paracaduti d’oro” di alcuni grandi imprenditori o alti dirigenti (alcuni a ragione). Perché hanno taciuto su questo “affare”? Senza dubbio perché questa legge è stata votata “dolcemente” da tutti i gruppi politici, UMP, PS, UDF, PCF (da notare: solo 4 partiti in Parlamento), i quali sono capaci di intendersi perfettamente quando si tratta di concedersi vantaggi sulle spalle dei francesi. 

Prima di lasciare il suo posto J. L. Debré (Presidente dell’Assemblée Nationale – Camera dei Deputati ) ha fatto votare all’unanimità e nel silenzio completo, una legge che stabilisce che un deputato non rieletto prende per 60 mesi, al posto dell’indennità mensile netta, come è stato finora, per soli 6 mesi che è (secondo quanto appare sul sito dell’Assemblée Nazionale) € 5.178, cioè € 6.952 lordi.

Quindi ripeto che ciascun deputato non rieletto costa dunque ai francesi € 417.180 per 5 anni. Senza parlare di quanto costerà per sempre per tutte le legislature a venire.

Le indennità parlamentari sono state attribuite ai deputati e definite dall”ordonnance” (regolamento) N° 58-1210 del 13/12/1958. L’indennità di base è calcolata ‘con riferimento al trattamento dei funzionari che occupano delle posizioni statali classificati nella categoria detta fuori scala’ . 

 

  E qui vi è un elenco dettagliato dei calcoli e delle regole che parificano questa indennità parlamentare  al trattamento dei Consiglieri di Stato, un po’ simile quella in uso in Italia  (chi volesse avere i dettagli può chiedermeli). Da notare che questa indennità comprende: l’indennità di base, quella di residenza, di funzione, e che le ritenute obbligatorie (totale € 1.774) riguardano la quota per le pensioni (15 anni di mandato e non 2,6 + 1 giorno + volontaria fino ai cinque anni) contributo di solidarietà, di rimborso del debito sociale e la quota di fondo di garanzia delle risorse. 

 

 “Così Jean Louis Debré, prima di lasciare la presidenza dell’Assemblée Nationale, e in qualità ora di nuovo presidente  del Consiglio Costituzionale, ha fatto un “joli cadeau” (la traduzione letterale, un regalo carino, non rende come in francese) ai suoi amici deputati di tutti i partiti.

Beninteso questa generosa indennità di disoccupazione è totalmente priva di condizioni, ed il felice beneficiario di questa jolie rimunerazione per 5 anni, non è tenuto ad alcun impegno di nessun genere, come per esempio dimostrare la ricerca di un nuovo impiego, una visita mensile ad un consigliere dell’ANPE (Agenzia Nazionale Per l’Impiego), o un’attività che giustifichi questo ‘aiuto sociale’….in breve tutto ciò che invece si richiede ai disoccupati ordinari.

Ecco di cosa crepa la Repubblica, della corruzione delle sue élites“, perché evidentemente nessun partito ha protestato, visto che tutti beneficeranno delle liberalità del Signor Debré.  

 

Se siete scandalizzato e rifiutate di essere trattato come un fesso, diffondete almeno questo messaggio. Altrimenti contentatevi di pagare. Viva la Repubblica delle Banane! Viva la Francia!”

 Fin qui i nostri cugini francesi (si danno del voi) che spesso accusano noi di essere cittadini di una Repubblica delle Banane. Ma a me sorge un dubbio. Che i nostri parlamentari abbiano fatto visite intime ai loro omonimi francesi e li abbiano contagiati di attaccamento eccessivo e carnale all’Euro, cioè di Euronite?  Voi che dite? Rifiuterò ogni risposta del tipo: “mal comune mezzo gaudio”.  

 

Ma, a proposito di costi della politica, che fine hanno fatto il progetto di legge – letto su L’espresso - dei “deputati di Rifondazione Maurizio Acerbo e Francesco Caruso che prevede il dimezzamento dell’indennità, una proposta che, se passasse, taglierebbe  a metà i vitalizi dei deputati, ma anche i compensi, pensioni incluse dei consiglieri regionali, ancorati alle indennità parlamentari”. E che fine hanno fatto – sempre da  L’espresso – “i senatori dell’Ulivo Luigi Lusi (Margherita) e Luigi Bobba hanno depositato il progetto che porta l’età del pensionamento a 65 anni mentre oggi chi ha più di una legislatura ottiene  il vitalizio a 50 anni o prima. Questa proposta contiene anche il passaggio al sistema contributivo”, contro quello attuale retributivo che vale per i senatori eletti a tutta questa legislatura.

Signori Presidenti del Senato e della Camera: che fate? dormite o lo fate apposta? Datevi una svegliata!

 

 

 

 

 

 
Di Gennaro Aprea (del 10/12/2007 @ 16:41:16, in M) Satira e Umorismo, cliccato 804 volte)
OGNI TANTO UN SORRISO FA’ BENE !
 
Questa breve storiella mi è arrivata da un carissimo amico che vive a Londra al quale ogni tanto invio dei piccoli “jokes” che a mia volta ricevo da amici o da mio nipote francese..
Dato che in questo periodo le notizie tristi e tragiche si accumulano in maniera parossistica, forse leggere qualcosa che strappi una risata fa’ bene alla salute…e ne abbiamo proprio bisogno!
 
Ecco cosa può succedere quando si sbaglia indirizzo e-mail…
 
Una coppia di parigini decide di partire per un lungo week-end al mare e di andare nello stesso hotel di 20 anni prima durante la luna di miele in Costa Azzurra.
All’ultimo momento, per un contrattempo di lavoro la signora non può prendersi il giovedì di ferie. Allora decidono che il marito prenderà l’aereo e sua moglie lo raggiungerà il giorno dopo.
Il marito arriva e, dopo aver preso possesso della camera, si rende conto che ha a disposizione anche un computer collegato a Internet. Decide quindi di inviare un messaggio alla moglie ma si sbaglia nello scrivere l’indirizzo.
 
Così a Perpignan una vedova che è appena rientrata dal funerale di suo marito morto di infarto riceve il messaggio e-mail.
La vedova consulta la sua posta elettronica per vedere se vi sono dei messaggi della famiglia o di amici. Così legge il messaggio con indirizzo errato che – guarda caso - è il primo della lista, e sviene.
Il figlio entra nella camera e trova sua madre per terra, senza conoscenza, ai piedi del computer.
Sul video si può leggere il seguente messaggio:
 
“Alla mia sposa amatissima, sono ben arrivato. Sarai certamente sorpresa di ricevere mie notizie adesso e in questa maniera. Qui hanno dei computer e tu puoi spedire dei messaggi a tutti quelli che vuoi. Sono appena arrivato ed ho verificato che tutto sia pronto per la tua venuta, domani venerdì. Non vedo l’ora di rivederti. Spero che il tuo viaggio andrà bene come è stato il mio.
 
 
PS – Non è necessario che ti porti molti vestiti, qui fa’ un caldo d’inferno!
 
 
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