\\ Home Page : Articolo : Stampa
REFERENDUM SUL NUCLEARE VISTO DA ANNOZERO
Di Gennaro Aprea (del 10/06/2011 @ 10:23:37, in L) Zero-carbonio, cliccato 793 volte)
PARLIAMO DI NUCLEARE
 
Giovedì 2 giugno ho seguito la trasmissione AnnoZero condotta dal sempre scoppiettante Michele Santoro; il titolo “E io voto?” (si parlava del referendum pro o contro il nucleare) era molto attraente, specialmente per me che sono un ambientalista convinto.
Per salvaguardare la “par condicio” c’erano vari personaggi dei due fronti opposti che si sono dimostrati come al solito molto aggressivi, l’un contro l’altro armato; ed il bravo Michele li stuzzicava altrettanto bene. Ve li enumero (non in ordine d’importanza né alfabetico) perché è utile ai fini delle mie conclusioni.
-          L’affascinante Daniela Santanchè (PDL) Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio
-           Ignazio Marino, medico chirurgo di grande fama e Presidente della Commissione Sanità della Camera dei Deputati (PD)
-          Chicco Testa, Presidente del Forum Nucleare (nel 1987 contro il nucleare, oggi a favore)
-          Franco Battaglia, Professore di Chimica all’Università di Modena e Reggio Emilia
-          Giuseppe Onofrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia
Sono intervenuti anche un appassionato Adriano Celentano ed il giornalista Marco Travaglio del “Fatto quotidiano”, con il suo abituale editoriale.
Tutti questi personaggi si sono dimostrati all’altezza della loro fede politica ed economica per partito preso, ma hanno anche dimostrato di non saper guardare al di là del loro giardinetto provinciale dell’Italia, specialmente quelli che erano contro il nucleare.
Credo che quelli a favore del nucleare non abbiano toccato gli argomenti che enumero qui di seguito non tanto per non darsi la zappa sui piedi, ma soprattutto perché ho l’impressione che ne sapessero poco o niente.
Qualche esempio:
-          Nessuno ha accennato al fatto che in Germania il governo ha deciso di soprassedere al programma di energia nucleare e di chiudere tutte le centrali nucleari esistenti sostituendo e coprendo il fabbisogno energetico con le fonti alternative (sole, vento, maree, ecc.) che al 2040 copriranno l’80% del fabbisogno
-          Nessuno ha accennato che la Svizzera il 25 maggio (notizia fresca fresca e difficilmente dimenticabile) ha fatto la stessa cosa decidendo nel Parlamento con 126 voti contro 64 di chiudere le loro 5 centrali (che vendono parte della loro energia elettrica di surplus all’Italia) entro il 2034
-          Nessuno ha accennato che la Gran Bretagna è sulla stessa strada e che il governo ha deciso che nel 2050 l’80-90% del fabbisogno energetico sarà prodotto da energie rinnovabili
-          Nessuno ha parlato dell’accordo fra i paesi che si affacciano sui mari Nero, Baltico e Atlantico di costruire campi eolici marini tali da sostituire 20-25v centrali nucleari di ultima generazione, cioè di 4/5000 MW ciascuna)
-          Nessuno ha menzionato la Terza Rivoluzione Industriale dell’economista statunitense Jeremy Rifkin, consulente di vari governi europei ed anche del Sindaco di Roma Alemanno (per saperne di più cliccare sul link in fondo ad uno dei miei primi articoli della Sezione “Zero Carbonio” intitolato “Le soluzioni ai problemi dell’energia e dell’ambiente” del 6 marzo 2009)
-          Nessuno ha menzionato le ragioni del fisico nucleare Emilio Del Giudice sull’inopportunità di ottenere energia da centrali nucleari perché il relativo costo, oltre a non prevedere gli alti costi del necessario aumento della sicurezza per evitare la continua radioattività nell’acqua e nell’aria circostanti e l’impossibilità di risolvere i problemi delle scorie, non tiene conto di quelli necessari alla chiusura delle centrali alla fine della loro vita (20-30 anni). Questo costo, secondo Del Giudice, è doppio rispetto a quello della costruzione delle centrali stesse (vedi www.youtube.com/emiliodelgiudice
-          Nessuno dei “contro il nucleare” ha menzionato che la decisione del governo Berlusconi di tornare al nucleare risale a prima del governo Prodi dal 2006 al 2008, quando, su istanza dell’allora Presidente Bush, si fece convincere che fosse meglio non legarsi troppo alla Russia con il gas (Wikileaks) per motivi politici e di invasione dei mercati europei e delle fonti nord-africane da parte del grande paese “nemico”
-          Nessuno ha menzionato che i professori universitari Mark Delucchi e Mark Jacobson (USA) hanno creato un piano per soddisfare il fabbisogno energetico mondiale usando solo fonti alternative e rinnovabili. Questi scienziati hanno dimostrato che, comparando l’efficienza di ogni sistema di produzione di energia con i relativi benefici ambientali e sanitari, il vento, il sole la geotermia e l’acqua (maree, correnti marine e fluviali, compreso l’idroelettrico) possono soddisfare le necessità del pianeta entro la fine del 2030. In particolare, nel loro scenario il 90% potrebbe arrivare dall’eolico e dal solare,il 4% dalla geotermia, un altro 4% dall’idroelettrico ed il 2% dalle maree e dalle onde (dall’articolo di Carola Frediani sull’Espresso del 3 marzo 2011). Io sono in possesso degli scritti dei due scienziati solo in inglese e li metto a disposizione per gli interessati.
In conclusione tutti i partecipanti hanno dimostrato di non saper affermare le loro tesi se non per passione politica o forse per reconditi interessi economici o convinzioni superate.
Ma il peggio è che questa trasmissione dove hanno parlato persone importanti e conosciute, non ha fatto’ altro che confondere le idee degli ascoltatori che sentono tesi contrastanti enunciate da questi VIP, con il pericolo concreto di fargli venir la voglia di mandare tutti a quel paese e fregarsene di andare a votare.
Mi auguro che Il buon Michele, quando non sarà più legato alla “par condicio” con il nuovo datore di lavoro, inviti persone competenti e obiettive quando si trattano problemi seri come le decisioni di votare si o no in un referendum come questo, che non sono affatto referendum politici, ma riguardano la vita e la salute nostra e dei nostri discendenti.