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Le strade: alberi o pali?
Di Gennaro Aprea (del 27/09/2006 @ 17:07:25, in H) Rodano, cliccato 1078 volte)

ALBERI O PALI?

 

C’è un proverbio che parla di pali e di pagliuzze che potrebbe essere utile ai fini di questo breve commento nel senso che ogni Amministrazione Comunale eletta ha l’abitudine di criticare ciò che ha fatto la precedente, soprattutto se si tratta di quella che la ha preceduta.

Parlerò di alberi ma anche di verde pubblico a Rodano per dirvi che una delle peculiarità di questo Comune è che, da quando vi abito (gennaio 1969) tutti indistintamente i responsabili di questo settore, compreso i sindaci, hanno mostrato e dimostrato un alto grado di incompetenza.  

Io abito a Millepini, quindi conosco questo quartiere (lo chiamerei infatti quartiere più che frazione) che è il più grande di tutti gli altri, e ne parlerò ovviamente di più. 

Cominciamo per esempio dai pini che furono piantati nel posteggio a fianco della scuola elementare e dell’infanzia. D’inverno l’ombra non serve e durante tutto l’anno cadono le pigne e ammaccano le carrozzerie – e anche qualche testa, e se capita ad un bambino? – delle auto parcheggiate, le quali si riempiono pure di resina e di aghi di pino. Sarebbe un peccato tagliare questi pini, ma non si poteva pensare ad un tipo di albero a foglie caduche che non rilascia ghiande o simili?  

Le querce di via delle Querce. Chi a suo tempo ha deciso di metterle non ha pensato che gli alberi crescono, soprattutto quel tipo di quercia americana (che ha le foglie grandi e con le punte sul contorno ondulato). Il tipo italiano cresce molto più lentamente ed ha le foglie piccole e arrotondate. Ma la quercia è comunque un albero sbagliato anche perché rilascia molte ghiande che comportano una manutenzione aggiuntiva per eliminarle in autunno.  

Fosse solo questo lo sbaglio! Gli alberi furono piantati a distanza troppo ravvicinata fra di loro e molti di questi alberi a brevissima distanza dai pali della luce. Conseguenza: appena le querce sono cresciute un po’ hanno inglobato il lampione così che la strada mancava di illuminazione. Tuttavia le querce erano belle, ma l’amministrazione attuale si è accorta degli errori ed ha deciso di tagliarle tutte mentre avrebbe potuto tagliarne solo una parte. 

In amministrazione hanno anche affermato che le radici facevano sollevare il piano dei marciapiedi. E’ vero, ma solo nel periodo iniziale; infatti alcuni marciapiedi di fronte alla scuola furono ripianati dopo qualche anno e le radici non li hanno più sconquassati perché vanno nel profondo.

Ma gli attuali come i precedenti responsabili si sono fatti imbrogliare dai fornitori vivaisti nel senso che, non solo i nuovi alberi sono stati messi ancora troppo vicini l’uno all’altro, ma ancora accanto ai pali della luce….con la conseguenza che le chiome faranno molta ombra come quando c’erano le querce.

E che dire dei tigli che furono piantati nel parco fra via Palermo ed i negozi di piazza delle Betulle? Anche qui il vivaista ne ha venduti di più perché li ha piazzati troppo vicini gli uni agli altri; con lo stesso numero di alberi si sarebbe potuto rimboscare una superficie molto maggiore. Non dimentichiamoci che il bosco, non solo è utile e bello (vedi quello di S. Donato Milanese) ma evita molta manutenzione perché non lascia crescere troppo l’erba. Non solo, quando piantarono quei tigli, vi erano già degli alberi, qualche platano e altri che non ricordo, lungo la via Venezia; ebbene i tigli furono piantati anche a meno di un metro dagli alberi esistenti. Per fortuna qualche amante della natura – li considero tutti amici – ha provveduto a mettere altre piante nel parco: bravi! 

Ritornando a via Palermo, l’amministrazione spende non poco di manutenzione – sono soldi nostri – per recidere alla base i butti spontanei dei tigli; perché, visto che non darebbero fastidio a nessuno? in altre zone verdi in Italia e all’estero, si lasciano crescere questi butti che formano un tutt’uno con la chioma, diventando un magnifico sipario verde che d’estate creerebbe molta ombra sulla strada. Ma chissà: forse tutti questi tigli saranno eliminati quando ci sarà un’ennesima inutile nuova urbanizzazione lungo la via delle Querce e via Palermo!  

La stessa critica, quella degli alberi troppo vicini fra di loro, può essere fatta per il parco delimitato dalla zona industriale/commerciale, via Kennedy e l’insediamento urbano di via dell’Ontano Per non parlare di quelli che corrono lungo la pista ciclabile da Millepini a Lucino, ecc. E la zona verde di via delle Querce di fianco alla CRI non è stata mai rimboscata adeguatamente.

Vogliamo menzionare anche i parchi giochi (alto costo di installazione e manutenzione) poco frequentati perché costruiti accanto a urbanizzazioni costituite da villette (Rodano) tutte con giardino. Ovviamente i genitori preferiscono che i loro bambini stiano più al sicuro nei propri giardini, senza bisogno di accompagnamento.

Sono  quasi certo di avervi annoiato, e non intendo continuare anche se ci sarebbero molte cose da dire in più, ma la conclusione è che i nostri soldi in questo campo sono stati sempre mal spesi dalle amministrazioni.  

Non scriverò un articolo mirato su un argomento che dimostra un’altra scarsa avvedutezza dei responsabili che stanno in Comune. Però se ci pensate bene, qualcosa di  simile è avvenuto ed avviene per la segnaletica stradale che è eccessiva, o sbagliata o fasulla (es. l’avviso sulla Giovanni XXIII del controllo elettronico della velocità). In fondo molti cartelli non servono a niente perché i signori Vigili Urbani non fanno sempre rispettare le prescrizioni (velocità, soste, ragazzi sui motorini senza casco e in due, scorribande nelle strade e piazze, nei parchi, ecc. ecc.)