\\ Home Page : Articolo : Stampa
FESTE, FARINA E FORCA
Di Gennaro Aprea (del 19/10/2010 @ 14:47:00, in H) Rodano, cliccato 1221 volte)
FESTE, FARINA E FORCA
 
Questo è il famoso slogan con il quale i Borboni regnanti nelle Due Sicilie, riassumevano la loro “ottima” maniera di governare (si è visto!): Poi sono arrivati i Savoia e qualcosa è cambiato…ma molto poco.
La storia più recente la sappiamo tutti ormai: vent’anni di Fascismo, la 2° guerra mondiale, la Liberazione e la Repubblica democratica. La quale è andata avanti per un bel po’ di anni, finché sono arrivati al governo della nazione nel 1994 quelli che ci governano oggi. Da allora la democrazia si è fatta via via sempre più evanescente e molti di noi temono il peggio. Ne vediamo il degrado tutti i giorni.
Non siamo arrivati proprio al “Feste, Farina e Forca” (per non parlare della libertà di esprimere il proprio pensiero o criticare:[1]  ovvero i tentativi di azzittire Gabanelli, Santoro, Fazio e Saviano ed altri, e con Biagi ci sono riusciti) ma alcune avvisaglie già si vedono, al governo centrale, ai suoi fedeli mandanti (RAI 1, Mediaset e Panorama, ai governi regionali ed anche a quelli locali, ivi compreso la scarsa capacità di gestire la cosa pubblica.
L’esempio leggero che leggerete qui di seguito è sintomatico. Me lo ha mandato una amica e compagna di riunioni politiche che stimo moltissimo: Architetto Sabrina Nador.
 
“Domenica scorsa il neonato ufficio diritti animali del Comune di
Rodano ha organizzato la prima festa degli animali presso il parchetto
di via Venezia.
Iniziativa lodevole per chi ama i 4 zampe;.
mio figlio non vedeva l'ora di partecipare alla sfilata non
competitiva organizzata per le 15.
E poi, perché no, poteva essere una bella giornata visto che, dal
volantino, erano previsti anche panini e pizze per tutti.
La manifestazione avrebbe dovuto avere inizio alle 11, bene.
Ci presentiamo alle 13 nella speranza di bere e mangiare qualcosa per
poi iscriverci alla sfilata.
All'arrivo però c'erano solo le bancarelle delle associazioni
volontarie che, unici, erano pronti ad accogliere i partecipanti.
Gli organizzatori invece si arrabattavano in giro per il parco a fare
non si sa bene cosa visto che a parte noi e loro non c'era anima viva.
abbiamo quindi chiesto a loro delucidazioni circa il pranzo e ci è
stato risposto che la pizzeria era aperta (!).
Mio marito non ci voleva credere. gli ha ridetto con calma, piano
piano, "io vi chiedo dei panini e delle pizze che dovevano esserci
alla festa e voi mi rispondete che la pizzeria in piazza è aperta?!?"
la risposta "beh, sì, e poi gli amici dei Morettoni (il parco di Rodano centro)
hanno deciso che fare la griglia con i cani non era il caso".
A quel punto ce ne siamo andati per tornare poi alle 15.
naturalmente la sfilata è iniziata alle 16,30.
Ecco.
sabrina

p.s. l'iscrizione alla sfilata costava 2 euro... per quanto mi risulta, non era scritto da
nessuna parte” ..
 
Allora, vediamo un po’:
-          feste : qui rispettiamo in pieno la “governance” della destra”; ne abbiamo “ad abundantiam”
-          farina : durante le feste, di solito – ma non questa volta – ce la danno; fuori dalle feste di meno, ma ci arrangiamo, naturalmente a pagamento, anche quando non è previsto, come questa volta
-          forca : per fortuna in Italia la pena di morte è stata eliminata con l’avvento della Repubblica, però, però …da varie parti – e soprattutto da una di colore verde, ma che non ha niente a che fare con la “green economy” che non sa da parte stia - si invoca spesso la pena di morte per alcuni efferati delitti soprattutto per i cosiddetti extracomunitari, in questo caso anche quando i delitti non sono molto efferati.
 
A questa “governance” (lo dico volutamente in inglese perché è molto di moda nelle alte sfere governative), si aggiunge l’incompetenza (vedi SISAS) e la disorganizzazione, che ci fanno aumentare la spesa pubblica, locale e non.
.


[1]Al tempo dei Borboni, e anche dei Savoia, la forca serviva per azzittire chi criticava ed esprimeva il proprio pensiero differente da quello permesso : vedi Mazzini condannato a morte perché propugnatore della repubblica