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QUESTI POLITICI...!
Di Gennaro Aprea (del 23/09/2012 @ 18:16:05, in C) Commenti e varie, cliccato 875 volte)
QUESTI POLITICI...



Qualche mattina fa ho ascoltato alla radio una breve intervista all’Onorevole Beppe Fioroni che mi ha dato da pensare. Nell’intervista questo signore cercava di spiegare le difficoltà dei rapporti fra i politici rappresentanti dei partiti - si riferiva a Bersani e Casini  ma non ha mai pronunciato i loro nomi né quello dei loro partiti – perciò vi dico alcune delle sue parole: “...fra l’area moderata e quella riformista è in atto un avvicinamento, reso difficile dalla situazione.....”. 
Mi è venuto spontaneo il pensiero che non tutti gli ascoltatori della radio sono lettori di stampa varia (questi ultimi sanno cosa significano questi aggettivi), anzi sono proprio una piccola minoranza quelli che associano queste definizioni ai due partiti di cui voleva parlare Fioroni. Allora cosa avranno pensato ascoltando questo vecchio DC, PPI, Margherita e oggi PD? A mio modesto parere avranno pensato: ma chi sono questi “moderati”?.... e chi sono i “riformisti”? se ci sono i moderati, perché non si chiamano “smoderati” o “esagerati” invece che riformisti? (a proposito, c'è anche un altro partitino, uno dei tantissimi presenti in Parlamento, che si chiama "Riformisti Italiani": sono forse loro?). Insomma parlare solo per i più acculturati è la caratteristica dei vecchi politici che dovrebbero invece saper parlare ai cittadini in modo chiaro e semplice; e invece parlano alla radio come se parlassero fra di loro in Parlamento in politichese.....e che dire dell’atto di avvicinamento che ci ricordano tanto le “confluenze parallele” di democristiana memoria?
Allora qualche volta ha ragione Matteo Renzi, certamente nel caso ormai irrisolvibile di Beppe Fioroni che certamente deve essere rottamato. Comunque il nostro Matteo non dovrebbe fare di tutta l’erba un fascio. In altre parole la rottamazione non dipende dall’età, ma dall’intelligenza, dall’esperienza positiva, dalla cultura (non solo politica) e dall’onestà, anche intellettuale, delle persone che vogliono fare politica.
 
E, a proposito di Renzi, nel suo discorso di qualche giorno fa, fra l’altro, ha detto: ...“Se Bersani crede che sono berlusconiano, che sono berlusconiani tutti i sindaci del centrosinistra che mi appoggiano, che lo sono i 6 mila volontari che hanno già dato la loro disponibilità, è davvero fuori strada...”
e più avanti:
“....Poi sarebbe bene che la Fiat ogni tanto producesse una macchina, possibilmente buona....».
Mio commento: sulla prima frase ha mancato tutti i congiuntivi: io sia, siano e lo siano. Non posso pensare di avere un Presidente del Consiglio dei Ministri che si esprime e scrive in questa maniera pensando ai contatti che avrebbe normalmente con altre personalità straniere che conoscono bene la lingua italiana. Per esempio Jean-Paul Fitoussi, famoso economista francese, consulente di governi e docente in Francia e in Italia (LUISS) nonché Consigliere di Amministrazione di Telecom e Banca Intesa-San Paolo; per non dire dei contatti con tutti i giornalisti che lo intervisterebbero e lo tradurrebbero per i loro giornali, i quali stanno attenti anche a queste cose. Tutto ciò beninteso se Renzi vincesse le primarie del PD e poi le elezioni.
Aggiunta di oggi venerdì 28/9 causa impegni vari: lunedì 24, per caso, mi è capitato di vedere ed ascoltare, mentre stavo facendo zapping fra una rete TV e un'altra, un signore dal marcato accento straniero che non conoscevo, calciatore, che commentava una partita ; mi è rimasto impresso il nome: BERHANI (poi ho saputo che era del Napoli). Ma la cosa più impressionante era il suo italiano, perfetto, e con tutti i necessari congiuntivi al loro posto. Berhani batte Renzi tre a zero.
Sulla seconda dissento in assoluto; non è vero che da quando c’è Marchionne le Fiat e gli altri modelli del Gruppo siano inaffidabili: lo testimoniano le tecnologie all’avanguardia, il design e le garanzie che la Fiat da oltre i limiti di legge, nonché il parere di eminenti giornalisti specializzati del ramo. Le ragioni delle basse vendite e percentuali in Europa dipendono a mio parere soprattutto da una non ottimale strategia e comunicazione di Marketing (promozione, pubblicità, politica dei prezzi, rete di vendita, ecc.) in Italia ed in Europa. Non dobbiamo dimenticare invece che Marchionne ha ereditato in Italia dai suoi immediati predecessori (per es. il vecchietto che ora lo critica senza aver capito che ormai la situazione è cambiata rispetto ai suoi tempi) una percentuale di 23-24% del mercato ed ha portato la Fiat oggi al primo posto con il 30-31%. Ed è difficile far cambiare idea agli italiani-esterofili ormai da molti anni; per non parlare degli altri automobilisti europei che considerano ormai inaffidabile tutto ciò che è italiano. A ciò si aggiungono anche alcuni comportamenti negativi dell’Amministratore Delegato della Fiat che ha disamorato gli acquirenti di auto del Gruppo FIAT: ne conosco molti che cambiando auto hanno detto più o meno: “vaffa ‘n culo Marchionne, sei uno stronzo, stavolta mi compro una straniera.”
Allora, caro Renzi, come la mettiamo? Cerca di informarti bene prima di aprire bocca e darle fiato! Non credere che i tuoi ascoltatori-lettori siano tutti dei babbei che ingoiano qualsiasi frase dei politici come te e molti altri, indipendentemente dall’età.