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POLITICI E GIORNALISTI
Di Gennaro Aprea (del 30/07/2013 @ 10:08:28, in F) Questa č l'Italia, cliccato 594 volte)
POLITICI E GIORNALISTI: MA COSA DICONO/SCRIVONO?
 
Per molti giorni non ho scritto una riga: le ragioni sono due: la più importante è che, di fronte a una valanga di notizie di ogni genere e di discussioni a non finire, non osavo intervenire anche se avrei tecnicamente potuto; infatti la seconda ragione è non ne avevo molta voglia perché ero in vacanza dove è impossibile avere internet in casa e l’unica possibilità era di scrivere per la strada utilizzando il Wi-Fi di un amico locale. Ma veniamo al punto.
 
1) In questi giorni si parla molto dell’attesa sentenza della Corte di Cassazione che dovrà (domani mentre scrivo) esprimere il suo giudizio sulla sentenza che ha condannato  Berlusconi a 4 anni di prigione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per l’affare Mediaset.  
Ebbene, sia i politici – cominciando dal principale interessato – che i giornalisti fanno di tutto per cambiare le carte in tavola con affermazioni che confondono la gente comune che non sa o non sa molto di questioni giuridiche. Tanto per darvi l’esempio più recente, la Sottosegretaria Biancofiore del PDL ha affermato in un’intervista: “Se Silvio non sarà assolto noi lasciamo Governo e Parlamento”, lasciando intendere che sia la Cassazione a condannare.
Invece Berlusconi è già stato condannato. Infatti quasi nessuno chiarisce che la Corte di Cassazione interviene solo su questioni di diritto, cioè controlla che l’intero iter giudiziale abbia seguito perfettamente tutte le norme del codice di procedura penale. Non dà invece alcun giudizio sulla sentenza della Corte di Appello (passata in giudicato, come si dice) per modificarla o confermarla.
Concludendo, solo nel caso in cui la procedura abbia delle pecche procedurali, allora si ripeterà il giudizio d’appello.
 
2) Qualche giorno fa i media hanno ancora una volta annunciato la ferale notizia che il rapporto Debito/PIL (Prodotto Interno Lordo) italiano è cresciuto al 130,3%.
Spesso la maggior parte della solita gente comune capisce che sia il debito ad essere aumentato tralasciando che si tratta solo del “rapporto”.
In effetti è importante evidenziare che questo rapporto può aumentare anche se il debito diminuisce e viceversa. Ciò dipende solo da quanto aumenta o diminuisce il nostro PIL in un certo momento.
E’ infatti possibile che il debito sia anche diminuito di qualche miliardo di Euro mentre il “rapporto “ cresca, come in questo caso. In questo caso l’unica ragione è che il PIL è diminuito – questo è il guaio - quindi il rapporto è cresciuto.
Potrebbe anche succedere che il debito cresca di qualche miliardo ed il nostro PIL aumenti in un determinato momento in maniera tale che il “rapporto” diminuisca di valore.
 
Signori giornalisti, siate chiari e completi nell’informazione e dimostrate la vostra cultura che, come ho evidenziato, non fa un bella figura!