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Il fattore "I"
Di Gennaro Aprea (del 24/02/2007 @ 17:57:42, in M) Satira e Umorismo, cliccato 920 volte)
IL FATTORE ”I” – Teoria sull’Imbecillità
 
Il 22 febbraio ho seguito, come spesso faccio, la trasmissione di Corrado Augias su RAI3 che si chiama “Le storie, diario italiano”. Era ospite un professore universitario di Pisa, Piero Paolicchi (non sono riuscito a trovare una sua foto), che insegna psicologia sociale e che ha appena pubblicato un suo libro (presentato in questa trasmissione) che si intitola appunto “Il fattore I”, dove “I” sta per imbecillità.
Mi sono divertito moltissimo perché capitava proprio nel giorno in cui il Governo Prodi è caduto a causa di alcune defezioni di senatori della maggioranza e dei senatori a vita…così mi è venuto spontaneo un pensiero, cioè che la percentuale di imbecilli fra gli uomini politici sta paurosamente aumentando (alcuni hanno detto che è un complotto degli USA , del Vaticano e della Confindustria, altri hanno azzardato ad affermare che sono stati pagati…!).
Sembra – è forse vero? – che alcuni di essi tendono con tutte le loro forze a far ritornare la CDL al governo, forse perché sono convinti che questo futuro governo, ragionevolmente presieduto da Berlusconi, ritiri i nostri soldati dall’Afghanistan come primo atto di buona volontà, e che di conseguenza la politica estera italiana si discosti da quella degli Stati Uniti, ecc. ecc.
Nella trasmissione, fra l’altro, ho visto un diagramma che voglio ripetere perché è eccezionalmente dimostrativo della situazione sociale che si è venuta a creare con punte parossistiche non solo in Italia, ma anche in molte parti del mondo, occidentale, orientale, medio orientale, e chi più ne ha più ne metta, grazie alla globalizzazione.
 

 

Nell’area in alto a sinistra vi sono gli intelligenti i quali con forza crescente (sia in ascissa dal centro zero verso  sinsistra (+) che in ordinata verso l’alto, fanno del bene e l'interesse di se stessi e del prossimo; nell’area sottostante vi sono i banditi i quali con le stesse modalità crescenti o decrescenti fanno del bene a se stessi, sempre in ascissa, e del male crescente verso gli altri in ordinata (-) verso il basso. Il quadrante in alto a destra contiene gli sfortunati che fanno l'interesse degli altri e poco o niente per se stessi, mentre nell’ultimo quadrante in basso a destra vi sono gli imbecilli che fanno del male a se stessi e agli altri.

I commenti significativi che ho ascoltato sono che purtroppo i banditi e gli imbecilli sono in aumento, i secondi con maggiore velocità rispetto ai banditi, e che – udite udite – che gli imbecilli sono più pericolosi dei banditi! Quanto è vero, ahimè!   
Lunedì vado a comprarmi questo libro che dalla dimensione deve essere piacevole e facile da leggere, non un mattone come spesso sono quelli dei professori universitari.