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JE SUIS CHARLIE
Di Gennaro Aprea (del 09/01/2015 @ 18:45:37, in C) Commenti e varie, cliccato 550 volte)
MOI AUSSI, JE SUIS CHARLIE
 
Conosco bene la Francia e i francesi perché mia sorella sposò un francese ed ho numerosi nipoti e pronipoti francesi; li conosco per aver lavorato in un gruppo imprenditoriale francese per 10 anni ed esserci vissuto per un certo tempo.
Ciò che è successo perciò ci toccato profondamente, sia mia moglie che io. Lei infatti è cresciuta in Francia fino a 17 anni ed ha anche ha lavorato per i aziende francesi.
Tuttavia, anche se non avessi questo rapporto con la Francia, sarei ugualmente molto solidale con i francesi,
 
Non riesco tuttavia a capire come mai alla fine tutti i jihadisti francesi, i 2 fratelli che hanno ucciso 10 giornalisti di Charlie Hebdo e 2 poliziotti, e l’altro assassino che ha ucciso una giovane poliziotta ieri e sequestrato 6 persone in un piccolo supermercato kosher, siano stati uccisi mentre ieri i media francesi avevano affermato che le forze di polizia volevano prenderli vivi per ottenere tutte le informazioni possibili sul gruppo (o sui gruppi) che vivono nei paesi europei (addestrati nello Yemen) per operare pressoché “indisturbati” come abbiamo visto. Tutto ciò nonostante li conoscessero bene per precedenti azioni delinquenziali ed essere stati in prigione in Francia e nella lista nera dei terroristi statunitensi.
Resta la compagna del terrorista, francese anche lei; la troveranno? L’ammazzeranno?
 
Io sono ignorante, ma mi chiedo e chiedo: la tecnologia è andata molto avanti in tutti i campi che riguardano le azioni di polizia, come per esempio i gas lacrimogeni e le lance per stendere a terra i rivoltosi, nonché le pistole elettriche che tramortiscono i delinquenti.
E’ possibile che non siano finora riusciti a creare un gas innocuo per la loro vita e quella degli eventuali ostaggi che riesca ad addormentarli in pochi secondi?
 
In questa vicenda i poliziotti che hanno fatto irruzione (ben protetti da giubbotti, scudi anti proiettile e da adatte maschere antigas) avrebbero potuto usarli, così come le pistole elettriche. Per esempio nel caso dei 2 fratelli rifugiatisi nella stamperia, le forse di polizia avrebbero potuto sparare il gas “sonnifero istantaneo”, anche da una certa distanza, rompendo i vetri di finestre o simili.
Sappiamo bene che si spara un'iniezione di sonnifero agli animali, ma in questi casi è più difficile realizzare questa soluzione, quindi il gas sarebbe l'ideale  
 
Se c’è qualcuno che sa di chimica o conosce qualche ricercatore nel campo, sarei grato di spiegarmi perché finora non c’ è ancora una soluzione per catturare vivi i delinquenti. Grazie.
 
PS - vorrei aggiungere anche "je suis Ahmed" che è il poliziotto ferito, ucciso a freddo a terra da uno dei fratelli jihadisti, prima di scappare