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ADDIO EUROPA
Di Gennaro Aprea (del 05/10/2021 @ 16:30:51, in C) Commenti e varie, cliccato 155 volte)
ADDIO EUROPA !
 
 
Per molto tempo ho rifuggito dal pensarlo, ma ora sono arrivato al punto di doverlo scrivere perché mi sono convinto purtroppo che non c'è più niente da fare per realizzarla, anche dopo un periodo medio-lungo dopo la mia scomparsa che si sa avvicinando ormai rapidamente.
Che tristezza!
Sono un convinto europeista da decine d'anni e, quando alla fine del ventesimo secolo fu realizzato l'Euro, speravo che entro 10 anni o poco più l'Unione Europea sarebbe divenuta un federazione di Stati come lo sono gli Stati Uniti d'America. Cioè che il suo governo e le relative costituzione, leggi, parlamenti, ecc. avrebbero avuto il predominio su quelli dei singoli Stati.
La realtà invece è che l'idea di una UE simile agli USA è ben lungi dall'essere entrata nel pensiero della maggior parte degli europei dei 27.
Le ragioni? Sono molte ma desidero spiegarle con pochi esempi guardando ai punti di vista di alcuni singoli Stati e persino di entità europee:
 
- Francia. Ve li immaginati i cittadini francesi che oggi affermano e continuano a presentarsi come francesi, si dichiarassero europei di fronte ad un nordamericano, un cinese o indiano o russo? Non parliamo poi dei relativi componenti del governo e parlamentari francesi (per fortuna il Regno Unito se n'è andato dall'UE) che non hanno alcuna intenzione di cedere il potere a Bruxelles. Aggiungiamo la questione della lingua inglese che è nella pratica la lingua internazionale perché è parlata e usata in Europa, Francia compresa, e in tutto il mondo, che passerebbe al primo posto rispetto al francese.
 
- Altri Stati dei 27. Quanto detto per i francesi vale certamente per la maggior parte dei cittadini di Stati come Germania, Italia, Spagna, Olanda, Svezia, ecc., salvo forse qualche belga o cipriota o maltese....
 
- L'imprenditoria europea della quale molta controllata da grandi multinazionali straniere, fa unicamente i propri interessi di profitto senza badare a quelli della mano d'opera e al benessere, anche dell'ambiente, dei cittadini europei, sia nelle materie prime (soprattutto le energetiche: carbone, petrolio, gas naturale/metano e derivati petrolchimici) che nella produzione e distribuzione. E numerosi nostri governanti ne sono succubi, alcuni anche per loschi interessi personali.
 
- Riporto tal quale dall'articolo di Federica Bianchi su L'Espresso n. 40 del 26 settembre: ".....L'ondata delle assemblee cittadine non sta passando inosservata nemmeno a Bruxelles. Proprio in questi giorni sono in corso nel Parlamento di Strasburgo le sedute degli 800 cittadini scelti a caso nei 27 stati membri per discutere sul Futuro dell'Europa. Un progetto annunciato 2 anni fa con lo scopo di immaginare l'Europa nel medio- lungo termine e proporre le riforme a cui mettere mano. Dieci i temi: dal cambiamento climatico al ruolo dell'UE nel mondo, dalla trasformazione digitale alla migrazione, dall'economia alla democrazia europea. Forse troppi per il numero ridotto di sedute i cui convocati sono stati costretti dalla pandemia...."
Non vedo alcun accenno preciso o sottointeso riguardo alla discussone interna relativa alla creazione di un'Europa Federale.
 
Ci sarà una soluzione, oppure chi mi legge pensa che io sia fuori di testa?