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EDITORIALE 2/08
Di Gennaro Aprea (del 07/02/2008 @ 14:57:09, in G) Ricette, cliccato 826 volte)
EDITORIALE 2/08
 
 
Se qualcuno di voi ha dato un’occhiata alla presentazione del sito alla pagina “chi sono” avrà notato che una delle mie passioni è cucinare, cosa che pratico fin dalla mia gioventù quando mia madre mi incaricava, all’età di circa 10 anni, di preparare qualche semplice piatto per la mia sorellina di 2 anni o di preparare il pane quando durante la guerra non era disponibile in quantità e ogni tanto si riusciva ad avere di straforo un po’ di farina; pane che portavamo al forno di una panificio per la relativa cottura. Quindi ho dimestichezza con i fornelli da più di 65 anni e con l’andar del tempo la mia capacità si è affinata, anche perché ho girato il mondo e ho assaggiato molte cucine estere ed esotiche, in virtù della mia innata curiosità e del fatto che non mi fermo di fronte a piatti sconosciuti, al contrario di molti italiani che viaggiano, e che cercano ristoranti che propinano cucine simili alla nostra (in genere orribili), o al massimo di tipo europeo.
 
Ho deciso quindi di aprire una sezione di ricette, fra le quali ne troverete alcune della vecchia cucina napoletana che mi piace elaborare per motivi sentimentali, ed altre abbastanza normali o strane.
 
Non vi sarà un ordine logico, ve le propinerò come mi vengono in mente e copierò quelle che già ho inserito nel mio libro “Donne, motori e fornelli - (s)cronache di un povero amante”, che solo pochi hanno letto scaricandolo dal sito, soprattutto perché – ne sono certo – gli internauti in genere danno solo occhiate veloci ai siti e non vogliono perdere tempo su uno solo.
Alcune saranno ricette facili, alcune creano dei piatti che è meglio gustare non più di una volta all’anno, un po’ perché hanno mille calorie a boccone, e un po’ perché hanno bisogno di molto tempo per la preparazione (ma sono buone).
 
C’è una cosa che ritengo importante nella cucina di qualsiasi tipo, ma che diventa obbligatoria in molti casi come la pasta asciutta, la pizza, la carne ai ferri e simili diavolerie nostrane: servite sempre con i piatti caldi o caldissimi
 
E questa è la prima:
 
FEGATINI DI POLLO (salsa o secondo piatto o crostini)
 
La cosa più importante quando si preparano i fegatini, di qualsiasi animale siano, pollo, anatra, maiale, ecc., è di togliere i residui di bile che potrebbero far risultare i fegatini amarissimi e disgustosi; quindi si deve levare il fiele (verde) lavando bene e tagliando via finemente tutto ciò che si presenta verdognolo, anche dal corpo del fegatino.
 
Salsa di fegatini alle acciughe
 
Per 4 persone – una decina di fegatini – prezzemolo – burro – 3 acciughe salate – pepe – 2 cucchiaini di farina – brodo di dado o acqua 2/3 cucchiai – succo di 1 limone
 
Riduci i fegatini ed un bel ciuffo di prezzemolo quasi in poltiglia tritandoli con la mezzaluna o simile. Metti tutto in una casseruola con un po’ di burro. Appena saranno cotti (la cosa è molto rapida, cioè 2 o 3 minuti), abbassa il fuoco al minimo e aggiungi le acciughe ben lavate da cui avrai tolto le spine e che avrai schiacciato a poltiglia con la lama di un coltello. Condisci con un po’ di pepe (il sale non è necessario perché la acciughe già forniscono il sale necessario – eventualmente lo aggiusti alla fine). Aggiungi poi la farina spolverandola, l’acqua o meglio il brodo. Aspetta che il tutto si metta a bollire e spegni; poi aggiungi il succo del limone.
Non lasciar raffreddare e condisci le tagliatelle appena scolate al dente.
Con questa salsa si possono condire anche dei crostini di pane a cassetta abbrustoliti nel tostapane o fritti nel burro, come antipasto.
 
Secondo piatto o salsa al Marsala per il primo o crostini
 
Per 6 persone come secondo piatto oppure un terzo delle quantità sempre per 6 persone come salsa per la pasta – fegatini di pollo 600 gr. – burro –sale – pepe – salvia fresca – prosciutto crudo 50 gr. Marsala o vino bianco dolce 2 cucchiai.
 
Dividi i fegatini ben puliti in due o tre parti se li usi come secondo piatto, o in pezzi piccolissimi se li usi come salsa, ma senza ridurli i poltiglia. Metti i fegatini in una padella con un bel pezzo di burro sciolto senza farlo imbrunire, condisci con sale e pepe e tre o quattro foglie di salvia fresche ben tritate. Aggiungi il prosciutto tagliato a listelli di 3-4 cm. I fegatini cuociono rapidamente quindi non prolungare la cottura altrimenti diventano duri. Se li usi come secondo piatto (o anche come antipasto come nella prima ricetta) togli tutte le parti solide dalla padella (fegatini e prosciutto) con una cucchiaia bucata e sulla salsa che resta versa nella padella ancora un po’ di burro ed il Marsala con un po’ d’acqua facendo evaporare il vino in un minuto.
Condisci la pasta appena scolata senza far raffreddare il tutto se hai deciso di usare questa ricetta per salsa, ma naturalmente anche i fegatini come secondo piatto; in questo caso ci stanno bene gli spinaci al burro o le patatine fritte come contorno.