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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 30/06/2019

Di Gennaro Aprea (pubblicato @ 17:23:03 in I) Sport e Calcio, cliccato 340 volte)
CALCIO  FEMMINILE,  C'E'  QUALCOSA  DI  NUOVO?
 
Da qualche giorno a questa parte i media hanno parlato molto di questa novità che finora non aveva avuto molto riscontro nelle trasmissioni sportive. Le ragioni sono probabilmente dovute al fatto che le donne pretendono giustamente di essere considerate almeno alla pari degli uomini in tutti i campi e soprattutto al campionato mondiale in questo sport, finora considerato dagli uomini - e da molte donne/mogli/sorelle/compagne - solo per gli uomini.  Questa cosa nuova è più che benvenuta.
 
Inoltre le squadre di calcio femminili sono formate e giocate unicamente da dilettanti, cosa che per me è un pregio in quanto, come ben sapete rileggendo i miei precedenti articoli su questa Sezione "Sport  e calcio", non apprezzo questo gioco che non sa più di sport ma solo di investimenti finanziari.
Situazione quest'ultima che è cominciata verso il 1978 intorno alla fine del Campionato del Mondo che tutti gli anziani come me non mancavano mai di seguire in un grande gruppo di amici tutti tifosi, fino a  quando la squadra italiana raggiunse la finale battendo la Germania 4 a 3, rimontando un punteggio di 3 a 2 per la squadra tedesca. Poi l'Italia perse con il Brasile ma successivamente il calcio perse molto della sua sportività con il risultato penoso che abbiamo di fronte oggi, specialmente in Italia.
 
In questi giorni avevo guardato meno distrattamente le notizie della cronaca sportiva e le scene/risultati delle partite della squadra italiana femminile che esaltavano queste ragazze per la loro bravura e sportività di dilettanti. Tutti erano entusiasti della loro bravura; anche mia moglie che non ama questo spettacolo, aveva dato una discreta attenzione.
 
Quindi, arrivati alla partita dei quarti di finale Italia-Olanda, ho deciso di seguirla tutta in diretta alla televisione.
Comportamento delle italiane nel primo tempo non all'altezza delle avversarie (non perché professioniste nel loro paese) anche se sono riuscite a non subire alcun goal per pura fortuna. Lo ha confermato anche la D.T. nell'intervallo, commentando il loro comportamento.
 
Inizio del secondo tempo penoso, tutte nervose al massimo con un gioco da squadretta dell'oratorio. Hanno cominciato a fare numerosi falli deliberati di tutti i generi, dalla presa della maglia agli sgambetti  alle gomitate e spinte, tutti fermati dall'Arbitra, cose che aggravavano la loro condizioni di inferiorità; due o tre hanno anche ricevuto il cartellino giallo.
 
In quel momento mi sono venuti in mente i calciatori uomini.  Mi sono detto: dilettanti donne che imitano i peggiori professionisti maschi dell'"ex sport" calcio; e ho ricordato anche alcune brevi scene delle precedenti partite femminili dove l'imitazione era altrettanto penosa, cioè gli abbracci esagerati con l'esecutrice del goal poi stesa a terra e coperta dai corpi delle compagne che la baciano a più non posso.
Queste scene ridicole fanno sì che di solito il mio dito cambia canale quando per caso appaiono durante un telegiornale.
 
Da notare che le squadre straniere non fanno queste cose, uomini e donne. E persino in Italia i rugbisti sono molto più seri e veramente sportivi.
 
Per me: calcio femminile, che aspira a divenire professionale, se continua così: AMEN
E se le calciatrici diventano professioniste, vi sarà un nuovo "mercato femminile"?
 
Di Gennaro Aprea (pubblicato @ 15:39:55 in F) Questa è l'Italia, cliccato 309 volte)
ADDIO PONTE MORANDI
 
Dopo poco meno di 11 mesi dal 14 agosto 2018 quando crollò il Ponte Morandi, c'è stato lo show della distruzione dell'ultimo manufatto che ha creato decine di migliaia di tonnellate di detriti, per non parlare dei 43 morti.
Francesco Merlo di Repubblica ha scritto ieri 29 maggio un articolo superlativo che "critica" il grido di gioia e la festa dei politici alla vista del crollo di questa vergogna italiana.
 
Io vorrei solo far notare a tutti che, a pochi giorni dal disastro, i numerosi cosiddetti politici esperti, dopo aver consultato - forse ? - alcuni tecnici, affermarono che si sarebbero fatti miracoli, cioè tirar giù in 3 mesi tutti i resti del ponte; ed il nuovo ponte sarebbe stato pronto dopo 1 anno. Sono certo che molti di voi lo ricordano. Giornali, radio e TV erano pieni di queste notizie.
In ottobre 2018 il Sindaco di Genova Marco Bucci, nominato Commissario per la ricostruzione, non hai mai negato queste previsioni e disse più volte che qui a Genova faremo presto a risolvere il problema della mancanza di questa arteria indispensabile che ha creato problemi ai genovesi in quanto lavoratori e ai traffici commerciali con conseguenze negative per le attività economiche. E non ha mai smentito queste previsioni.
La realtà è che gli eccessivi ritardi sono dovuti alla lentezza burocratica (discussioni fra esperti) delle ricerche per accertare le cause del crollo.
 
Se ho ben capito, il nuovo bellissimo ponte di Renzo Piano dovrà utilizzare la stessa parte di territorio dove sono ora i detriti, quindi per il completamento della sua costruzione si dovrà attendere che il terreno sia sgombro. Quanto tempo ci vorrà? e dove andranno a finire le decine di migliaia di tonnellate di acciaio e cemento armato fatto di detriti di dimensioni notevoli?
Se la realtà dei tempi è proporzionale alle previsioni iniziali, l'inizio dei lavori sarà non prima di 4 a 5 volte i mesi previsti nel 2018,cioè 12-15 mesi....
 
E il nuovo bellissimo ponte di Renzo Piano, quando sarà disponibile per ricostituire il traffico fra le zone est ed ovest di Genova?
In effetti la sua preparazione è già in uno stadio avanzato perché, essendo interamente in acciaio, le varie parti sono in parte già pronte; ed è appena iniziata la prima fondazione in cemento dei piloni che sosterranno le strutture stradali nelle zone ove non vi sono i detriti.
Vi sono quindi previsioni positive (Marco Ansaldo - La Repubblica) grazie al lavoro che un gruppo di grandi aziende specializzate unite nella società "Per Genova" sta facendo.
"Consegna prevista dicembre 2019. Percorribilità 15 aprile 2020", cioè meno di un anno dopo rispetto alle previsioni del 2018. Bene!
Tutto ciò grazie al progetto del grande Architetto Piano.
 
Vorrei comunque che qualcuno mi rassicurasse; e che i giornalisti seguissero accuratamente questi sviluppi perché è assolutamente necessario che l'Italia che vediamo in questo periodo non può continuare ad essere in genere così poco seria e affidabile.... Già ne stiamo dando dimostrazione in questi ultimi tempi.
 
 

Fotografie del 30/06/2019

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