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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 27/05/2008 @ 16:37:31, in F) Questa è l'Italia, cliccato 733 volte)
W LA BUROCRAZIA, SEMPRE !
 
L’anno scorso, grazie alla conferma della finanziaria del governo Prodi di promuovere il risparmio energetico con un rimborso del 55% sull’investimento in apparecchiature tecnologicamente avanzate, ho deciso di sostituire la caldaia del riscaldamento vecchia di 26 anni ed ancora perfettamente funzionante, con una ecologica a condensazione (che mi fa’ risparmiare almeno il 30% del consumo di gas) ed i vecchi pannelli solari per l’acqua calda, anch’essi di 26 anni, con dei nuovi, molto più efficienti e che possono funzionare anche col limitato sole di gennaio- febbraio, cosa che non riuscivano a fare i precedenti con vecchia tecnologia.
 
Vi erano delle regole per poter usufruire del rimborso, regole logiche soprattutto al fine di evitare la “furbizia degli italiani” che tentano sempre di fregare lo Stato. Eccole:
 
1)     fattura dettagliata dell’installatore qualificato
2)     pagamento tramite bonifico bancario su modulo apposito (abbastanza complesso)
3)     far effettuare l”’Attestato di certificazione energetica”, completo di schede informative dettagliate e di conformità delle opere realizzate, da parte di un Perito certificato (255 Euro + IVA 20%)
4)     spedizione di una copia dell’Attestato di cui al punto 3 all’ENEA (Raccomandata A.R.)
5)     spedizione di un’altra copia dell’Attestato alla Regione (competente per il rimborso) completa di CD rilasciato dal Perito
6)     questo ultimo Attestato deve essere fatto pervenire alla Regione tramite il Comune di residenza con lettera raccomandata a mano.
 
E fin qui tutto bene; e mi sembrava che bastasse. Nella mia ingenuità di italiano che ha vissuto all’estero e che ha toccato con mano la leggera o non esistente burocrazia in tutti i 6 paesi dove ha avuto occasione di lavorare, pensavo che ciò fosse più che sufficiente e che la Regione mi avrebbe fatto pervenire il rimborso del 55% (in tre rate annuali secondo la legge finanziaria) con un assegno o con un accredito sul mio c/c bancario nel giro di pochi mesi rispetto ai pagamenti di ottobre 2007..…ILLUSIONE !
 
Quando sono andato dal Commercialista per il mio 730 di quest’anno sui redditi (e sulle detrazioni) del 2007, mi ha chiesto le fotocopie di tutto quanto su descritto (compreso le fotocopie della Raccomandata e della cartolina di ritorno dell’ENEA e della lettera al mio Comune) perché la procedura non era finita lì.
Infatti il Ministero delle Finanze, tramite l’Agenzia delle Entrate, che dà il denaro per i rimborsi alla Regione, vuole rivedere tutto, poi dà il permesso alla Regione di rimborsare e quest’ultima passa il denaro all’INPS che me li accrediterà sulla pensione, forse in settembre 2008 (la prima rata).
 
In altre parole, oltre a tutti gli uffici coinvolti nei punti dall’1 al 6 di cui sopra (ripeto, non bastavano?), sono coinvolti anche il Ministero delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS.
 
Adesso capisco sempre di più i “Costi della Politica” italiana che si diverte a far lavorare il maggior numero di uffici possibile dell’Amministrazione centrale e locale.
 
Ripeto quanto ho detto – troppo tardi – in uno dei miei passati articoli di questo sito: “se fossi più giovane, me ne andrei a vivere in un altro paese!”
 
A proposito, speriamo che il Ministero della Pubblica Amministrazione e della Innovazione prenda in serio esame queste disfunzioni burocratiche che appesantiscono i costi e i tempi della vita amministrativa. Staremo a vedere cosa saprà fare il Ministro ! Altrimenti:
 
W LA BUROCRAZIA, SEMPRE…. e io pago, sempre, come diceva Totò.
 
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Di Gennaro Aprea (del 27/05/2008 @ 16:35:42, in F) Questa è l'Italia, cliccato 768 volte)
QUESTI SONO I LAICI ITALIANI !
 
Ieri il Cardinale Bagnasco, nuovo capo della Conferenza Episcopale Italiana, ha parlato a lungo dei problemi che attanagliano l’Italia, dando “istruzioni” ai governanti del nostro Paese su ciò che si deve e non si deve fare.
Qualche esempio:
-         non si deve lasciare libertà alle TV digitali perché esiste il pericolo della diffusione spinta della pornografia
-         si devono prendere adeguate misure di sicurezza per i cittadini “tenendo presente che una risposta disattesa o differita potrebbe moltiplicare i problemi anziché attenuarli”
-         emergenza dei rifiuti in Campania….”noi non appoggeremo il ribellismo”
-         è importante ed urgente la difesa del potere di acquisto dei salari e delle pensioni
-         risolvere i problemi della casa, del lavoro per i giovani, fisco in favore delle famiglie, sostegno alla maternità, morti sul lavoro, ecc.
Nessuna menzione di:
-         raid xenofobi
-         veti alle moschee
-         reato di immigrazione clandestina
 
A parte queste importanti omissioni, quasi tutte le “istruzioni” sono positive e ricalcano quanto già proposto dai vari candidati alle ultime elezioni, e dalle prime azioni del governo attuale.
Però, a mio parere, queste “uscite” della CEI sono sempre e comunque un’interferenza nella politica di uno Stato e del suo governo in carica, cosa che molti italiani rifiutano, e fra di loro il sottoscritto.
 
La cosa che mi fa’ rabbia è che sui media di oggi non ci sono gli alti strilli dei laici che fino a qualche tempo fa si lamentavano fragorosamente delle interferenze della Chiesa cattolica. Solo perché si tratta di azioni per la maggior parte accettabili e non di omosessualità, o DICO, o fecondazione assistita, ecc. non si deve protestare per il comportamento della Chiesa?…oppure, amici laici, state cominciando a prostrarvi anche voi di fronte al clero?
 
Vorrei vedere se la Chiesa francese si azzardasse a comportarsi come fa’ quella italiana, cosa succederebbe in quello Stato! Meditate, italiani, meditate…stiamo forse andando verso un nuovo Stato della Chiesa come nel secolo XIX con il pericolo che si estenda a tutta l’Italia con l’appoggio della destra baciapile e della Lega?
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Di Gennaro Aprea (del 19/05/2008 @ 19:06:20, in F) Questa è l'Italia, cliccato 879 volte)
DUE COMMENTI FLASH
 
 
1) Qualche giorno fa, il 6 maggio scorso,, parlando del 25 Aprile, ho prima apprezzato e poi criticato il comportamento di Fini, Presidente della Camera dei Deputati.
Il rimprovero derivava dal fatto che questo signore, di fronte a due episodi, aveva minimizzato un omicidio, compiuto forse non per ragioni politiche ma sicuramente da giovani di una certa cultura politica fascista, nei confronti di un giovane di 29 anni.
Ora il suo comportamento da fascista nel profondo del suo io è stato confermato quando ha detto a Di Pietro che aspramente criticava il governo, che sarebbe stato meglio di evitare le prese di posizione del Parlamentare, se voleva non essere interrotto dai rappresentanti della Destra.
Queste affermazioni erano e sono una dimostrazione del fatto che i post-fascisti continuano a comportarsi come i fascisti – compreso il Presidente della Camera di allora - di fronte a Matteotti nel 1924, ucciso da loro poco dopo, quando gli impedivano di parlare per criticare; cioè questi nipotini vogliono impedire la libertà di parola, sancita dalla nostra Costituzione repubblicana.
 
2) Il 68 ha cambiato in meglio i rapporti fra genitori e figli, però il “troppo stroppia” come dice un vecchio adagio.
Da allora la maggioranza dei genitori italiani (conosco molto bene tedeschi, inglesi e francesi che non si comportano così come vi descriverò) lasciano fare ai bambini e agli adolescenti ciò che vogliono, quando se lo meritano li rimproverano blandamente ed al massimo chiedono di non far rumore e di “comportarsi bene”, salvo poi continuare a lasciarli fare qualsiasi cosa che non sia corretta.
Quando questi adolescenti crescono, alcuni (tre minorenni in questo caso) prendono una loro coetanea di 14 anni (anche lei non controllata dai genitori che cadono dalle nuvole quando apprendono il comportamento della figlia) la posseggono violentemente (e sembra non fosse la prima volta, lei consenziente) e l’ammazzano a furia di botte perché lei aveva annunciato di essere incinta di uno di loro. Poi tentano di bruciarla e infine la buttano legata ad un pietrone in uno stagno.
Dopo qualche giorno, individuati e rei confessi, uno di loro, dopo aver ammesso tutto, si è rivolto al giudice e: “ora che vi ho detto tutto, posso andare a casa?”.
Evidentemente erano abituati a fare ciò che volevano, sempre, tanto i genitori non li rimproveravano né li riprendevano mai!
E’ chiaro che questo è un caso limite, ma ve ne sono moltissimi altri simili, con lo stesso risultato.
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