Omografi? Contatti
Il Blog: discussioni, articoli, pensieri e scambio di idee
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 28/02/2008 @ 19:45:44, in G) Ricette, cliccato 1708 volte)
PIZZELLE E PANZAROTTINI FRITTI
Questo è un piatto che difficilmente si può gustare nelle pizzerie, anche quelle di Napoli. Le si preparava soprattutto in casa. La ricetta è quella di mia madre che ce le ammanniva spesso con nostro sommo piacere. La quantità dipende dall’appetito dei commensali che ne possono mangiare fino a 5 o 6 ciascuno senza contare i panzarottini che sono più sostanziosi. Inoltre se restano, sono ottime/i anche il giorno dopo, appena riscaldate/i al forno (non quello a micro-onde)
 
Gli ingredienti per le pizzelle: pasta per il pane lievitata (molte panetterie e supermercati la vendono già pronta); salsa di pomodoro al basilico fresco (io uso la passata); parmigiano grattugiato. Per i panzarottini: la stessa pasta di pane, e per il ripieno, ricotta, spinaci oppure salame piccante o dolce secondo i gusti, fior di latte(1) possibilmente non di grande industria (la mozzarella(2) non va bene perché rilascia troppa acqua nella cottura) o in alternativa la provola fresca; pepe; olio di semi per la frittura
 
Lavorate la pasta lievitata con un po’ di farina e di olio di oliva; stendetela in modo di fare una sfoglia sottilissima (circa 4 mm). Ritagliate delle “pizzelle tonde di 10-12 cm, aiutandovi con un piatto di quella dimensione o una grande tazza, ed un coltello, e poggiatele su dei panni infarinati. Friggetele in olio ben caldo dalle due parti per pochi secondi ciascuna (vedrete che si gonfiano), scolatele bene e accomodatele in un grande piatto di portata caldo; versate uno o due cucchiai di salsa calda al centro e spolveratela con il parmigiano; prendete infine dalla padella un cucchiaino di olio bollente e versatelo sul formaggio che si scioglierà friggendo; servite immediatamente (quando preparo le “pizzelle” non mi siedo a tavola con gli altri commensali ma continuo a stare davanti ai fornelli finché non ho finito di friggere).
Per i panzarottini: preparate un misto di ricotta e spinaci bolliti e salati, ben tagliuzzati, e aggiungete il fior di latte in dadini piccolissimi, pepe; poggiate un pugnetto di questo “ripieno” al centro del disco; ripiegate la pasta in modo da chiudere il contenuto premendo la pasta per saldare il panzarotto a forma di mezzaluna; l’altro tipo di ripieno, prevede il salame napoletano piccante a dadini invece degli spinaci, ma sempre il fior di latte o la scamorza, e naturalmente la ricotta. Potrete sbizzarrirvi ad inventare altri tipi di ripieni a piacere.
 


1) è la così detta mozzarella (di latte vaccino) che si è appropriata abusivamente di questo nome
 
2) è la mozzarella di latte di bufala
 
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Di Gennaro Aprea (del 26/02/2008 @ 11:04:42, in H) Rodano, cliccato 798 volte)
LA TARSU, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ED IL RISPARMIO
 
Nel numero di Febbraio de “L’informaRodano” l’Ufficio Ecologia del Comune ci dà utili informazioni e direttive al fine di migliorare la raccolta differenziata, poi ci dice anche che la raccolta “si è stabilizzata” intorno al 67% da 4 anni come da grafico , e che questo “risultato importantissimo ci pone come sempre ai primi posti in Italia che è come al solito merito dei cittadini”
Mi permetto di fare due obiezioni a queste affermazioni:
1)     Vi sono numerosi altri comuni italiani, compreso nel Sud, che superano di molto questa percentuale con punte superiori al 90%. A Varese che è una città con più di 85000 abitanti - e tutti sappiamo quanto sia più difficile realizzare alti traguardi in agglomerati di molti abitanti - la percentuale ha raggiunto il 66%. Allora perché ritenersi soddisfatti della percentuale stabilizzata? Evidentemente i nostri amministratori si sono seduti attaccati alla loro cadrega e non agiscono più accettando il tran-tran quotidiano
2)     E’ vero che molto del merito è dei cittadini, ma una grossa parte la fa’ e la deve fare l’amministrazione comunale perché deve migliorare la comunicazione ai Rodanesi in maniera molto più consistente di quanto non faccia finora, cioè limitandosi ad un articolo una o due volte l’anno sul giornaletto e distribuendo i calendari alle famiglie.
 
Non credo che nessuno degli amministratori attuali legga questo sito ma voglio comunque dare qualche suggerimento utile ai futuri amministratori, suggerimento che potrebbe essere inserito nei programmi da realizzare durante i cinque anni di mandato.
a)     Realizzare incontri con i cittadini dei vari quartieri (amministratori dei condomini in testa) per spiegare ed insistere sulla necessità di migliorare la R.D. ed aumentarne la percentuale
b)     Non far raccogliere sacchi non riempiti completamente realizzando così risparmi sui sacchi distribuiti gratuitamente e sulla raccolta. Se ci pensiamo bene, non cambia niente per la famiglia tenere il sacco fino al suo completo riempimento ed evitare di metterlo sul marciapiede ogni volta che ne sia prevista la raccolta
c)     Cambiare l’anacronistico regolamento - ora si può fare – che oggi ancora stabilisce l’ammontare della TARSU in base ai metri quadri dell’abitazione e non al numero di persone che compongono la famiglia dell’unità abitativa.
d)    Studiare la realizzazione in un periodo successivo (ma non troppo lontano) del calcolo della TARSU in base al peso dei rifiuti consegnati per la raccolta, come già si fa’ in alcuni paesi europei, cominciando dalla vicina Svizzera. Questo provvedimento farebbe aumentare l’interesse dei cittadini a diminuire i consumo di imballaggi da gettare che costituiscono (media nazionale) il 40% dei nostri rifiuti, e utilizzare a Rodano e dovunque si può fare – per chi ha giardini - l’umido per fare il compost
 
La cosa importante infatti è quella di diminuire i rifiuti che in altri paesi sono divenuti un business che frutta denaro e dà lavoro molte persone.
 
PS – Lasciatemi dire, non per vanagloria ma solamente perché è possibile e facile farlo con un po’ di buona volontà, che quale abitante di una villetta costruita 26 anni fa (due persone più frequenti ospiti e amici a pranzo) :
 
-         Ho iniziato nel 1982 la produzione del compost nel quale inserisco tutti i rifiuti della cucina salvo le ossa di pollo, le spine di pesce, i noccioli della frutta ed i gusci delle uova. Risultato che solo una volta ogni due mesi riempio un sacchetto di mater-bi
-         Riempio sempre tutti i sacchi della plastica pulita, il secchio dei metalli, quello del vetro, al massimo, la carta pulita ecc. ed il risultato è che il “secco” che metto sul marciapiede si limita ad un sacco pieno ogni 8-10 settimane invece di 1 alla settimana, intervallo stabilito per la raccolta
-         In giardino c’è un grande serbatoio interrato realizzato durante la costruzione della casa che raccoglie le acque piovane del tetto. L’acqua mi serve per innaffiare e risparmio non solo sul consumo ma anche sulla fattura
-         Dalla fine degli anni 80 ho istallato i risparmiatori di consumo di acqua sulle docce esistenti
-         Fino ad ottobre 2007 avevo solo 6 lampadari con illuminazione a risparmio; dopo quella data praticamente tutta l’illuminazione è a risparmio
-         Quando ho fatto costruire la casa ho istallato i pannelli solari che mi hanno fatto risparmiare il consumo del gas per riscaldamento dell’acqua sanitaria. Da pochi mesi li ho cambiati dopo 26 anni (ben ammortizzati) con altri (2 invece di 5) tecnologicamente all’avanguardia che mi danno l’acqua calda a 40/45° C con –3/-4° C di notte e +4/+5° C di giorno. E sulla spesa lo Stato mi rimborserà il 55%
-         Quando ho fatto costruire la casa (1981-82) ho chiesto al progettista di raddoppiare i fattori di isolamento previsti dalla legge del 1979. Da subito mi sono accorto con grande soddisfazione che due miei vicini di casa che avevano costruito la loro villetta insieme alla mia, nonostante avessero una volumetria inferiore alla mia, consumavano il 30% in più di gas rispetto a me.
-         Quando scrivo sul computer e stampo una lettera o un rapporto, rileggendo la pagina qualche volta mi accorgo di aver dimenticato un concetto o di aver sbagliato qualche frase perché non chiara. Naturalmente non butto via la/le pagina/e sbagliate. Riutilizzo il foglio dalla parte bianca per altre prove di stampa
-         E a proposito degli imballaggi inutili, ogni volta che vado in farmacia, rifiuto il sacchetto di plastica in cui il farmacista infila il farmaco che ha un peso irrisorio, specialmente se si tratta di una o poche scatolette che già contengono spesso due imballaggi (per esempio per pillole e compresse la scatola di carta più la boccettina in vetro o un blister). Ieri ho fatto un acquisto a Leroy Merlin, due confezioni consistenti in pacchettini di plastica trasparente che contenevano ciascuno 10 anelli per tende. Ho restituito il sacco di plastica nel quale la cassiera aveva inserito i pacchetti che mi sono messo in tasca.
 
In conclusione la mia raccolta differenziata si avvicina al 95% ed il risparmio di energia e di acqua è notevole, almeno il 30% rispetto al non utilizzo dei pannelli e all’isolamento di case costruite negli anni passati.
E le mie fatture di gas ed energia elettrica sono diminuite nonostante siano aumentate le tariffe unitarie, grazie alla la tariffa bioraria dell’ENEL.
A disposizione per consulenze gratuite, se non sono stato chiaro!
 
 
 
 
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Di Gennaro Aprea (del 24/02/2008 @ 16:00:07, in C) Commenti e varie, cliccato 840 volte)
L’ETA’ DEI CANDIDATI
   
Su uno dei suoi ottimi “Bonsai”, quello di ieri, Sebastiano Messina è arrivato alla conclusione che l’ottantenne Ciriaco De Mita non è stato candidato dal PD perché è considerato un “rompicoglioni”, non perché è troppo vecchio.
Infatti il PD ha candidato il Professor Veronesi che è ottanduenne.
A me è venuto in mente che la spiegazione sia anche dovuta alla profonda differenza intellettuale delle ragioni che hanno accampato i due signori.
De Mita ha detto che i medici che lo seguono hanno stabilito che la sua “età biologica non è 80 ma 65 anni”.
Veronesi ha detto che nonostante si renda conto di essere vecchio (per non parlare della Levi Montalcini), si candida a senatore perché “può dare un contributo di idee al futuro Ministro della Salute…” e che “esiste anche un’età delle idee” che può servire per il Paese.
Non ho commenti da fare sulle ragioni di Veronesi che approvo in pieno mentre mi sembra un’idea ben povera quella ragione accampata da De Mita, alla quale si unisce evidentemente anche l’immenso amore per la cadrrega.
Bene: ha 65 anni? 44 di “contributi? E’ giusto l’età della pensione di tutti gli italiani; e allora ci vada in pensione e non ci rompa più con l’età biologica!
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