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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 26/07/2007 @ 19:22:37, in F) Questa è l'Italia, cliccato 2144 volte)
LE VACANZE DEGLI ITALIANI
 
Immagine della Polispostiva Masi
 
Non conosco le statistiche esatte, anche perché credo che l’ISTAT non faccia questi calcoli, ma io penso che quando ero giovane la percentuale degli italiani intelligenti era almeno il 90%. Ora la mia impressione è che gli italiani imbecilli o cretini – e fra questi vi sono ovviamente anche i furbi – sia salita al 70%.
La dimostrazione più eclatante è la scelta che facciamo sul periodo delle vacanze, cioè AGOSTO, sempre e solamente AGOSTO.
Siamo l’unico paese al mondo che fa’ questa scelta. Nelle altre nazioni le vacanze estive sono distribuite fra giugno e settembre con punte in ottobre verso il sud Europa o il nord Africa. In Francia, che conosco bene, il 60% degli abitanti le fa’ in luglio ed agosto, in Germania, Gran Bretagna, Olanda, ecc. i 4 mesi estivi sono scelti equamente.
Vediamo un po’ cosa succede scegliere le vacanze solo in agosto:
-         la piovosità è di solito maggiore rispetto a luglio
-         il caldo è mediamente più forte in luglio
-         il traffico (auto, ferrovie, aerei) …non ne parliamo
-         i prezzi dei ristoranti, alberghi, prodotti alimentari e non, acquistati nelle località di vacanza sono decisamente più alti, per non parlare dei prezzi dei servizi sulla spiaggia
-         nei luoghi di villeggiatura i ti trattano a pesci in faccia
Va bene che molte aziende chiudono in agosto, ma l’esempio dovrebbe venire proprio da loro che potrebbero iniziare a cambiare sistema.
Ieri in TV ho visto/sentito che il reparto pediatrico ed un altro reparto di cui non ricordo il nome, dell’ospedale di Casalpusterlengo chiuderà in agosto perché i medici e gli infermieri sono tutti in vacanza. Chi ha bisogno dovrà andare a Lodi. E queste situazioni si ritrovano un po’ dappertutto in Italia.
I medici non sono legati a chiusure di uffici e quei pochi presenti in agosto sono oberati di lavoro, Anche altri professionisti potrebbero cominciare a distribuire le vacanze in maniera più intelligente. I bancari potrebbero farlo fin da subito se si comincia ad avere più persone in città. Lo stesso per i negozi di alimentari.
Bene, cosa ne pensate? I vacanzieri di agosto si sono offesi per i miei epiteti? Ci sono anch’io fra i vacanzieri costretti alle vacanze agostane perché dove lavora mia moglie gli uffici saranno chiusi per 3 settimane proprio in agosto.
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Di Gennaro Aprea (del 22/07/2007 @ 13:04:40, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 1671 volte)
DISORGANIZZAZIONE = ALTI COSTI = ALTI PREZZI…
E NOI PAGHIAMO! (1)
 
Il 9 ottobre 2006 nel mio primo articolo della Sezione “Aziende ecc…”  intitolato : “Uffah ancora Telecom “ avevo dimostrato come la Telecom sprecasse denaro e tempo dei propri collaboratori.
Nel secondo del 24 ottobre, “Finanziamenti alle imprese” al punto 4 avevo promesso di raccontarvi cose simili, cioè l’assurdità degli sprechi nelle aziende, assurdità derivante soprattutto dalla disorganizzazione.
Poi sono stato preso da tante altre cose e la promessa non è stata mantenuta. Oggi ho intenzione di farlo e continuerò nei limiti del possibile il più spesso possibile, soprattutto per farvi rendre conto di come funzionano le aziende italiane..
Questa volta si tratta dell’ENEL, non di quella che produce e distribuisce l’energia elettrica, ma dell’ENEL Distribuzione Gas, che ci fornisce il gas metano, facendo la concorrenza all’Italgas del Gruppo ENI.
Allora, si tratta di questo. C’è un piccolo appartamento appena ristrutturato sulla Riviera di Ponente Ligure, dove L’ENEL Gas la fa’ da padrona, nel senso che l’Italgas sembra assente. Si fa’ la richiesta di contratto, ti mandano un plico di numerose pagine che devono essere lette attentamente. Lo faccio e riempio i vari moduli compresi quelli che riguardano l’accatastamento dell’immobile e quelli (4) del progetto di istallazione delle tubazioni per la caldaia, per la cottura, firmato dall’impiantista con dichiarazione di conformità e copia della certificazione della CCIAA della Provincia relativa all’artigiano che esegue i lavori.
Attendo più di 30 giorni, poi, a seguito di mia ricerca telefonica, mi dicono che devo prendere un appuntamento sul posto per la posa del contatore (da notare che l’ENEL elettrica non ha richiesto la mia presenza per la stessa operazione).
Mi presento sul posto (220 Km da dove abito) con la delega di mia moglie che è la titolare del contratto e la fotocopia della sua Carta di Identità. L’addetto arriva con largo anticipo sull’ora fissata per l’appuntamento (per fortuna ero arrivato in anticipo altrimenti non mi avrebbe aspettato).
Quando arriviamo sul posto l’Addetto ENEL (gentilissimo) si accorge che le tubazioni relative all’appartamento che sostengono il contatore non sono state montate al loro posto ma in un’altra nicchia relativa ad un altro appartamento non finito (quindi non pagate dal costruttore). Allora mi fa’ il verbale di mancata consegna ma, commosso dalla situazione, mi dice che si, può ritornare domani se oggi stesso montano le tubazioni necessarie (cosa promessa dal Direttore dei lavori) e mi fa’ firmare il verbale di consegna del contatore.
Dopo qualche giorno arriva un’altra lettera dalla società che chiede di inviare i moduli del progetto dell’impiantista, quelli che avevo già inviati qualche mese prima insieme alla domanda di contratto. Sono costretto a rispondere, facendo fotocopie, indicando la data della raccomandata della prima spedizione e chiedendo se sono quelli i moduli che chiedono (lo sono); “ovviamente” attendo ancora la risposta.
Dopo 4 settimane andiamo nell’appartamento e vediamo che le tubazioni mancanti ci sono ma non il contatore quindi non abbiamo l’acqua calda.
Ricomincio le telefonate, è venerdì, e mi danno un altro appuntamento per il lunedì successivo, “dalle 14 alle 17”. Non possiamo per altri impegni e mia moglie è costretta a fare un’altra fotocopia della C.d’I. e la delega al Direttore dei lavori che per caso sarà presente il lunedì pomeriggio.
Il giorno dopo mi telefona il Direttore dei lavori dicendo che il contatore lo hanno istallato, ma sono arrivati alle 8.30 della mattina invece che nel primo pomeriggio e dopo molte insistenze da parte di un operaio lo hanno montato. Tutta la storia è durata da fine marzo al 16 luglio!
Se volete, potete provare a calcolare lo spreco di denaro e di tempo delle persone, comprese mia moglie e chi scrive. A spanne, posso presumere, senza paura di fare un grosso errore, almeno 900 Euro! Se lo moltiplichiamo per tutte le prassi simili sbagliate, capiamo perché le nostre bollette sono notoriamente le più care d’Europa!
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Di Gennaro Aprea (del 18/07/2007 @ 17:53:03, in H) Rodano, cliccato 890 volte)
CONTINUA L’INCOMPETENZA, E NON SOLO SUL VERDE
 
Domenica scorsa, come spesso succede a chi abita a Rodano e ha un pezzetto di giardino, ho tagliato l’erba e raccolto i rametti secchi che ho messo nel bidone del verde per il solito ritiro del lunedì.
Tagliando l’erba la macchina ha aspirato anche le molte foglie che si erano accumulate fuori e dentro il cancello a causa dei forti venti dei giorni passati.
Il lunedì sono passati gli addetti alla pulizia delle strade, compresi quelli che soffiano le foglie ed i detriti presenti sui marciapiedi. Delle due l’una: o guardano in aria mentre soffiano o lo fanno apposta; il fatto è che ho ritrovato all’interno del mio cancello più foglie e detriti di quelli che avevo eliminato il giorno prima, (passati sotto il cancello) perché soffiati verso la casa invece che verso la strada sotto il marciapiede per l’aspirazione da parte della macchina che pulisce la strada.
Ma non basta, la macchina è passata ovviamente a filo del marciapiede ed ha rotto (perché non si pensa che gli alberi devono essere potati anche dei rami bassi) 3 grossi rami di uno degli alberelli, rami che sono rimasti sulla strada: bella pulizia!
Invece di sprecare soldi a tagliare i rami bassi di tutti i tigli lungo via delle Querce e via Torino, come ho già menzionato in uno dei miei precedenti articoli, i signori della nostra amministrazione (non meritano le maiuscole) potrebbero tentare di essere un po’ più competenti e dire di potare i rami bassi degli alberi ove passa la macchina che pulisce la strada e potare quegli alberi innestati (pruni o ciliegi da fiore, se ben ricordo) che buttano in basso nuovi rami selvatici i quali fanno perdere forza all’albero stesso.
Molti alberelli messi a dimora pochi anni fa sono morti o vandalizzati. Non si dovrebbero rimpiazzare? Congratulazioni signori dell’amministrazione; siete proprio bravi!
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