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Il Blog: discussioni, articoli, pensieri e scambio di idee
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 06/02/2014 @ 18:22:20, in F) Questa è l'Italia, cliccato 845 volte)
IL GIORNO DELLA MEMORIA
 
Non importa se il 27 gennaio è passato già da qualche giorno; penso sia sempre valido parlarne e lo faccio perciò oggi con ritardo con qualche considerazione.
 
La Casa della Cultura di Milano, ormai ben conosciuta dai miei lettori, ha organizzato alcuni incontri in questa occasione. Il primo è stato domenica 19, il secondo il 26, e naturalmente l’argomento principale è stato la Shoah. E’ stato presentato un libro, “La Shoah dei bambini” di Bruno Maida. Ma non solo: abbiamo visto un cartone animato americano del 1938 (quando gli USA non erano ancora entrati in guerra) che mostrava come lo stato nazista insegnava i bambini a odiare gli ebrei e ad odiarli per eliminarli; ha parlato Liliana Segre una signora di 83 anni che da ragazzina era stata internata ad Auschwitz ed è una dei pochi sopravvissuti; è lei che ha fondato l’associazione per il ricordo del “binario 21”, quello dal quale partirono gli ebrei milanesi imprigionati nelle retate di fine settembre 1943 e trasportati ad Auschwitz sui carri bestiame. E’ stato proiettato anche un film di ricordi storici con molte fotografie e documenti originali.
Alla fine vi è stata una rappresentazione di un gruppo di attori bravissimi che hanno messo in scena uno stralcio del processo di Norimberga nel quale erano stati giudicati e condannati una ventina di importanti personaggi nazisti. Quelli coinvolti nello spettacolo sono stati Hermann Goering, ministro della guerra, e altri due ministri, dei quali un famoso architetto che era stato il ministro dell’industria che aveva ingaggiati per il lavoro anche degli ebrei validi. Sono state impressionanti le accuse del pubblico ministero e le risposte degli imputati che ci hanno raccontato cose che pochi conoscevano..
 
A un certo punto è intervenuto uno della platea; si è dichiarato ebreo (fra i numerosi presenti) che aveva perduto molti familiari nei campi di sterminio nazisti. Sorprendentemente ha criticato l’incontro in atto dicendo più o meno (riassumo molto i concetti) :
- il Giorno della Memoria è diventato solo un evento burocratico
- si parla sempre e solo di 6 milioni di ebrei morti; non si parla mai di tutte le altre persone
 gasate e incenerite nei forni crematori; sono 11 o 12 milioni? Oltre noi ebrei, sono stati
 trucidati i rom, gli omosessuali, i preti cattolici, gli ariani dissidenti, disabili e non, ecc.
 perché non se ne parla mai? Ditemi voi…
L’autore del libro Maida ha risposto e la cosa è finita lì, però l’episodio ha dato lo spunto per la considerazione cui ho accennato all’inizio.
 
E’ bene premettere sottolineando che il Giorno della Memoria è stato creato cira 14 anni fa perché molte persone nate molti anni dopo la guerra sapevano poco o niente dello sterminio degli ebrei (e degli altri), anche perché vi sono stati molti negazionisti che hanno messo in dubbio o sminuito la Shoah. Alcune più anziane sapevano di meno perché in Europa vi erano alcune grandi città ove gli ebrei vivevano in maggioranza nei ghetti, quindi chi viveva in quartieri lontani non aveva assistito alle retate nei quartieri ebrei; è il caso di Roma e di Varsavia, per esempio. In altre città come Parigi e Milano non vi erano ghetti ma i fascisti avevano ben catalogato gli indirizzi delle famiglie e degli imprenditori ebrei sparsi nei vai quartieri con l’aiuto di molti portieri (soprattutto Parigi) ed erano andati a colpo sicuro.
La mia famiglia nel 1943 viveva a Roma in un quartiere (Prati) molto lontano dal ghetto. In quel periodo nessuno possedeva auto o moto, salvo pochissima gente danarosa, così ci si spostava con i mezzi pubblici e non avevamo mai avuto occasione di andare nel quartiere e nei dintorni del ghetto. La propaganda e le azioni fasciste contro gli ebrei non erano così appariscenti come si racconta. La cosa è divenuta invece spettacolare dopo l’8 settembre 43 quando a Roma chi comandava non erano più gli italiani (il governo era a Salò) ma i tedeschi agli ordini del colonnello Kappler. Eppure nel nostro palazzone con circa 160 appartamenti abitava una famiglia con un padre e cognome tipicamente ebreo e madre cristiana, molto stimati da tutti ed anche ammirati (eravamo convinti di vincere la guerra), perché all’inizio della delle operazioni nel 1940 il figlio maggiore giovane ufficiale era morto in Libia in combattimento ricevendo una medaglia d’oro al valor militare alla memoria (ero amico e compagno di giochi con il figlio minore mio coetaneo). Nessuno si era mai sognato di portarli via e gli italiani, prima dell'8 settembre, non erano plagiati dal governo per l’odio contro gli ebrei come in Germania.
Solo dopo l’arrivo degli alleati a Roma il 4 giugno del 1944 ho cominciato a sapere qualcosa che ho poi approfondito con l’andar degli anni. Uno dei giovani più anziani di noi 13enni era tornato da Buchenwald dove era stato internato. Lo conoscevamo tutti perché frequentava lo stesso bar dove noi andavamo a prendere un caffellatte ed un “maritozzo”, dove avevamo ascoltato i suoi racconti. Il locale era diventato per tutti il luogo di appuntamento o per giocare a carte: “ci vediamo da Ballerini alle…..“
Vi ho detto questo perché ho vissuto personalmente quel periodo da studente delle scuole medie. Quindi, quando si parla di Shoah, penso di saperne un po’, anche perché sono un amante della storia. Così la tragedia dei genocidi tedeschi fa parte della mia cultura.
Però giustamente ritengo che non tutti sono come me, quindi è un bene che tutti, specialmente i giovani, sappiano questa storia.
C’è un’altra cosa che vorrei dire al riguardo. Subito dopo la guerra terminata nel 1945, al liceo ed anche nelle medie inferiori e alle elementari, si studiava bene la storia; però i programmi si fermavano alla fine della prima guerra mondiale. Del ventennio fascista e della seconda guerra mondiale non se ne parlava affatto.
Nonostante le mie domande fatte recentemente a varie persone (genitori con figli studenti) sul termine temporale dei programmi di storia, le risposte sono state vaghe: non so, non sono sicuro/a, non mi risulta, forse i programmi prevedono anche la seconda guerra, ma i professori non ne parlano…ecc. (viva i genitori che non seguono gli studi dei loro figli).
Insomma io credo che sarebbe doveroso che, se i programmi di storia comprendono la seconda guerra mondiale, evidentemente dovrebbero evidenziare anche lo sterminio di tutti – non solo ebrei - quelli che sono stati massacrati dai nazisti in Germania, Polonia ed anche in Italia con la collaborazione dei fascisti e collaborazionisti (non dimentichiamo i forni di San Saba a Trieste con i 5000 morti – vedi San Saba su Google - che avevano (Mussolini e C.) ceduto l’8 settembre il Friuli-Venezia Giulia alla Germania.
Tutti gli studenti di ogni grado devono conoscere la storia (sempre maestra di vita) quindi non solo questi avvenimenti devono fare parte dei programmi ufficiali, ma gli insegnanti devono pianificare le loro lezioni in modo da non tralasciare le fine dei programmi (come spesso avveniva ai miei tempi e immagino avvenga oggi) cioè tutta la seconda guerra mondiale.
E a breve si dovrebbe cominciare a studiare bene anche la storia più recente, almeno fino alla fine del secolo XX, in maniera che non vi siano i giovani, ed anche meno giovani, che non sanno che Hitler e Mussolini sono morti nel 1945 e perché, e che Moro non è stato il capo delle Brigate Rosse.
 
Infine, dato che non ho ancora le idee chiare, c’è qualcuno che possa dirmi fino a che anno sono previsti i programmi di storia? Grazie.
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Di Gennaro Aprea (del 03/02/2014 @ 16:38:18, in C) Commenti e varie, cliccato 847 volte)
POSTA FASULLA E PERICOLOSA
 
Il testo che leggete in corsivo qui sotto è uno dei tanti che ricevo quando qualcuno va alla pagina “contatti” del mio blog e mi manda un messaggio pensando che il ricevente sia un po’ ingenuo e/o curioso.
I pericoli di aprire uno qualsiasi degli indirizzi in colore celeste sono vari, fra i quali:
- un hacker/cracker che ti vuole inserire un virus o simili nel PC
- una tentata vendita di droga
- un’offerta di sesso
- un’offerta di vendita di medicinali fasulli, per esempio imitazione di Viagra
- ecc.
 
Ne ho ricevuti molti in passato e continuano a inviarli ma li ho sempre cancellati immediatamente, quindi consiglio tutti quelli che li ricevono per la prima volta di non essere curiosi.
Una volta ho provato a rispondere usando solo il “rispondi”, ma internet ha respinto il mio messaggio perché l’indirizzo del mittente era protetto. E’ per questo che provo a rispondere inserendo il messaggio ricevuto nel blog così forse lo leggeranno, anche se dubito che i/le mittenti siano italiani/e. La mia risposta è sotto il messaggio e la scrivo anche in inglese
 
 
Questi i dati inseriti nel modulo presente alla pagina http://www.gennaro-aprea.it/contatti.asp da utente con indirizzo IP 188.143.232.111  browser e sistema operativo Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1)

nome = Alyssa
cognome = QrWKhAXrUgX
tel = 33095673791
email = lightsoul@gmail.com

provenienza = lbltIvsPbWnM
messaggio = Your cash is being counted <a href=" http://www.aidindia.in/about/
">nexium 10</a>  Page 7 of 25
 <a href=" http://www.santuariodeicetacei.it/c/professionisti
">naprosyn prices</a>  Address Line 1: IU House PO Box 4606
 <a href=" http://www.kidstudio.it/studio/
">is generic nolvadex as good</a>  gain ongoing support from the Government of Kenya, international donors and granting
 <a href=" http://www.nuffield.ie/sponsors/aurivo
">motilium price</a>  identify and report medication adherence. contraindications that may be
 
Messaggio
Per Alyssa e tutti quelli che scrivono questo tipo di messaggi che non contengono chiaramente
-          nome e cognome completo
-          numero di telefono vero
-          un indirizzo vero di e-mail
-          un’esatta e completa provenienza
-          un messaggio comprensibile e ragionevole che contiene commenti sugli articoli del blog
confermo che non aprirò mai alcun contatto o link, quindi evitate di perdere il vostro tempo.
 
 
 
Message
To Alyssa and any person who writes such type of message which does not contain:
-          complete name and surname
-          a real phone number
-          a real e-mail address
-          a real sender full postal address
-          a full understandable and reasonable message which contains comments on my blog’s articles
I confirm that I shall never open any contact or link. Therefore avoid to lose your time any more
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Di Gennaro Aprea (del 30/01/2014 @ 15:31:13, in L) Zero-carbonio, cliccato 554 volte)
 
ASSOCIAZIONE CASA DELLA CULTURA
 
 
CONVERSAZIONI SU AMBIENTE, SALUTE, ENERGIE
 
L’ambiente e le energie sono un mondo in grande fermento che hanno un pesante impatto su di noi per il clima e la salute
 
 
Ciclo di incontri ogni martedì ore 21.00
 
a cura di Gennaro Aprea e Ignazio Dolce
 
 
4 febbraio :                    “I problemi sul clima e la salute derivanti dalle fonti di energia”
 
 
11 febbraio :                  “La situazione dell’ambiente nel mondo ed il controllo sul clima”
 
 
18 febbraio :                  “La situazione italiana ed europea”
 
 
25 febbraio :                  Proiezione del documentario “Home” della Fondation Good Planet (in italiano – 120 minuti)
 
 
 
Presentazione del ciclo di Ferruccio Capelli
 
Saranno distribuite alcune dispense integrative.
 
 
 
Associazione Casa della Cultura – Via Borgogna 3 – 20122 Milano
(MM1 SanBabila) 02 795567 – 02 76005383 – fax 02 76008247
 
 
Come sicuramente alcuni di voi già sanno, quando ho deciso di ritirarmi in pensione nel 2006,
non ho iniziato a frequentare solo i giardinetti, o il bar per giocare a carte, o cose simili. Però ho continuato a occuparmi di un argomento che è stato una parte importante della mia vita di lavoro, cioè di energie, di inquinamento e dei danni che esso provoca all’ambiente e alla salute.
 
L’ho fatto perché mi sono reso conto che, anche se recentemente si comincia a parlare un po' di questi problemi, moltissime persone non ne sanno molto e non si rendono conto dell’urgenza di cambiare i nostri comportamenti e l’atteggiamento nei confronti della situazione pericolosa cui stiamo andando incontro.

Quindi faccio opera di diffusione di questa cultura perché le persone competenti si parlano fra di loro (addosso) ma le informazioni di base non arrivano al grande pubblico. Negli ultimi anni ho fatto un ciclo di lezioni, qualche conferenza, ho scritto un libro, scrivo anche qualche articolo sull’ambiente su questo piccolo blog, ma i risultati non sono incoraggianti perché le potenti lobby delle fonti di energia tradizionali vanno avanti con i loro progetti di continuare ad usare le fonti di energia inquinanti che stanno distruggendo il pianeta.

Grazie alla Casa della Cultura di Milano, fondata 66 anni fa, un’associazione che è una delle più importanti istituzioni culturali milanesi, potrò fare un ulteriore piccolo passo per continuare questa mia passione per il salvataggio dell’ambiente.
Ho mostrato quindi l’invito a queste 4 “conversazioni” alle quali parteciperò come coordinatore fra pochi giorni  presso la Casa della Cultura. Come vedete, ho coinvolto un altro – questa volta
giovane - ambientalista che è stato molto prezioso nella preparazione delle presentazioni e lo sarà per chi parteciperà.,
Ci tenevo comunque a comunicarlo ai lettori del blog.

Nella preparazione di queste “conversazioni” ho attinto numerose informazioni di molte società del settore, associazioni, istituzioni, gruppi di studio, editorialisti che mi hanno fornito, direttamente o indirettamente, dati aggiornati sulla situazione. Fra i più importanti desidero menzionare la BP britannica con il suo “Statistical Review of World Energy”, Giorgio Carlevaro della Staffetta Quotidiana, QualEnergia, Antonio Cianciullo de La Repubblica,  Laura Celani di Greenpeace Italia, Stefano Ciafani di Legambiente, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)
con il suo 5° Rapporto sul cambiamento climatico nel mondo, la Fondation
Good Planet di Parigi per il suo documentario “Home”, e molti altri.
Un caro saluto a tutti


PS – per chi abita a Milano o vicino, mi farebbe piacere vedervi e conoscervi
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