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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 11/11/2011 @ 18:45:00, in L) Zero-carbonio, cliccato 761 volte)
20 – 20 – 20   2020
 
Per caso si comincia con i numeri ripetuti: infatti la data di oggi è 11-11-11, e poi passiamo a quelli del titolo che forse alcuni di voi lettori – spero non tutti - non hanno bene in mente. Quindi per rinverdire la memoria ripeterò di cosa si tratta:
L’accordo fra gli stati europei del 20-20-20 stabilisce che al 2020 ciascuno stato deve raggiungere:
-          una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990
-          un aumento dell’efficienza energetica del 20%
-          il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative e rinnovabili rispetto al fabbisogno totale di ciascun paese.
Ma il dispiego di questo accordo europeo “numerico” è solo lo spunto per raccontarvi che mercoledì 9 ho partecipato ad un convegno interessantissimo organizzato dal Energy Efficiency Group (Gruppo per l’Efficienza Energetica) della Scuola di Management del Politecnico di Milano, Non vi tedio con tutti i dettagli che sono moltissimi, ma devo dichiarare che fra i tanti convegni ai quali ho assistito, pochi sono stati così ben organizzati
e con ottimi oratori.
Si è parlato soprattutto di efficienza energetica degli edifici (abitazioni, industrie, ospedali, scuole, alberghi, edifici pubblici, grande distribuzione organizzata, ecc.) che consumano in Italia circa il 36% di tutta l’energia per l’illuminazione, il riscaldamento, il rinfrescamento estivo, il cucinare, l’utilizzo di apparecchiature elettrodomestiche, ecc..
È stato presentato un consistente rapporto sull’efficienza energetica che ha stimato un risparmio di 44 milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio al 2016 se si mettessero in atto le provvidenze necessarie all’istallazione di tecnologie disponibili; in alternativa il risparmio può essere calcolato in 21,6 miliardi di Watt/ora di energia elettrica. Il risultato è che, se fosse fatta una adeguata legislazione (che non significa solo incentivi monetari) che favorisse queste iniziative, l’Italia potrebbe essere lo stato più virtuoso in Europa per il raggiungimento dell’aumento dell’efficienza energetica del 20% anche prima del 2020. Fra l'altro è  stato detto che nei prossimi 4-5 anni, se si realizzasse questo progetto, si creerebbero 1 milione di nuovi posti di lavoro. 
Oltre ai relatori del’Energy Efficiency Group che hanno illustrato il rapporto, vi è stata una tavola rotonda composta di rappresentanti di varie società che producono e vendono energia elettrica (Enel Green Power, Edison, Sorgenia, ACEA) e imprese che forniscono consulenza e materiali per aumentare l’efficienza energetica dei consumatori (ABB, Siemens, Sinergia Sistemi, YouSave) condotta perfettamente dalla Dr.ssa Laura La Posta del “Sole-24 Ore”. Ha chiuso il convegno (iniziato e concluso nei tempi previsti, cosa rara in Italia) Alberto Grossi, Direttore Consumatori e Qualità del Servizio dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Ovviamente le finalità del convegno erano puramente economiche, cioè quelle rappresentate dalle imprese presenti; quindi non si è neppure accennato al fatto che il risparmio energetico di tanti milioni di TEP derivante dal miglioramento dell’efficienza energetica, diminuisce concretamente anche l’emissioni di gas serra e di inquinanti delle centrali elettriche che bruciano, carbone, prodotti petroliferi e gas naturale. In definitiva non è stata preso in considerazione il vantaggio per i cittadini in termini di miglioramento dell’ambiente e della loro salute, cosa che costituisce ulteriore risparmio finanziario.
Per chi fosse particolarmente interessato a sapere di più sul convegno e su tutti gli studi sulle energie rinnovabili dell’Energy & Efficiency Group, consiglio di andare sul sito www.energystrategy.it
 
 
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Di Gennaro Aprea (del 31/10/2011 @ 11:45:29, in M) Satira e Umorismo, cliccato 817 volte)
 
RISUS ABUNDAT IN ORE STULTORUM
 
Da luglio fino ad oggi in tutto il mondo centinaia di giornalisti, politici, economisti, esperti più o meno veri, hanno scritto articoli, hanno parlato in TV e alla radio, scritto lettere sui vari piani finanziari, sul commissariamento del nostro governo da parte della BCE e del Consiglio Europeo.
Mi era dunque ben chiaro che, di fronte a tanta competenza, non mi era lecito intervenire sul mio piccolo blog che conta poco e che è seguito da relativamente poche persone.
Quindi mi sono dedicato (e divertito) a seguire le varie espressioni delle facce di tutte queste persone “importanti” di ambedue le parti, facce che ho visto sugli schermi delle varie TV, ma che ho immaginato senza tema di sbagliarmi leggendo il tono dei loro scritti o ascoltandoli alla radio: ironici, incazzati, commiserevoli, divertiti e sorridenti, ecc. In particolare ho seguito le facce di Berlusconi che durante la scorsa estate spesso erano buie, con qualche sprazzo di serenità quando le fiducie in Parlamento erano a suo favore, dopo i numerosi passi falsi di votazioni in cui il governo “era andato sotto”.
Da settembre in poi la frequenza dei sorrisi si è accentuata – e così quella dei suoi scagnozzi-cortigiani - perché l’Europa aveva accettato i suoi vari “compitini” portati dinanzi al Consiglio sui quali aveva avuto la sufficienza, salvo beninteso dimostrazione di applicazione con risultati profittevoli.
Però ci sono ancora alcune cose che non mi so spiegare, a parte le frasi dette sull’Euro, rimangiate dopo poche ore con la solita scusa della “cattiva interpretazione” o dall’aver “travisato” le sue parole; a parte le ultime prese di posizione contro Bini Smaghi il quale non “obbedisce” agli accordi Sarkozy-Berlusconi di dimettersi perché ci deve essere un francese nel Consiglio della BCE, accordo che non sta né in cielo né in terra dato che questo organismo europeo è da sempre indipendente da qualsiasi governo degli stati membri dell’UE.
La cosa che più di altre non mi so spiegare, è la ragione del perché il Nostro sorride con sempre maggior frequenza mentre tutti lo attaccano in tutto il mondo considerandolo uno scemo, incompetente come quasi tutti quelli di cui si è circondato, compreso il suo fidato, fino a qualche tempo fa, ministro del Economia che di economia ne sa poco..
Io mi sono occupato di problemi economici per una vita ed ho ascoltato con maggiore attenzione più di un economista italiano e straniero affermare che la famosa “lettera” di buone intenzioni presentata al Consiglio Europeo contiene delle azioni politiche per lo sviluppo economico che non fanno sviluppare un bel niente e che queste azioni invece dovrebbero essere esattamente il contrario perché, così come sono, favoriranno la recessione. Ed è questo che mi fa’ più paura, non tanto per me, ma per tutti gli italiani, specialmente i giovani.
Allora come la mettiamo? “Stultus” in latino significa “stolto”, cioè (dal dizionario degli omonimi di Zanichelli) : scemo, stupido, imbecille, idiota, cretino, deficiente, tonto, gonzo, babbeo.
Io ritengo che il continuo ridere con 64 denti, alzare la mano con il saluto fascista, intervallato da qualche lenta chiusura delle dita sul palmo a mo’ di saluto comunista col pugno chiuso, sempre circondato da 5 gorilla ben piazzati e attentissimi, questo ridere dunque sia dovuto a pura demenza, quella di quelle persone – anche di altri politici - che stanno andando o sono vicini ad essere fuori di testa per morbo di Alzheimer, specialmente quando affermano che la legislatura finirà regolarmente nel 2013. Ciò evidenzia il fatto che non capiscono niente, soprattutto che ora non dipende più unicamente dal Parlamento e da quelli che li hanno appoggiati finora.
Aveva ben ragione Veronica a dire che era un uomo malato, ma non solo di sesso!
-          Ci sarà pure qualcuno dei suoi che è un po’ meno fuori di testa e che possa aiutarci a mandarlo in pensione al più presto?
-          Oppure aspetta che intervengano pesantemente e direttamente l’Europa, gli USA e la Cina?
-          Si è forse dimenticato delle sue giovani “badanti” nelle serate ad Arcore e palazzo Grazioli?
Sono certo che lo curerebbero amorevolmente.
E non si preoccupi per noi italiani, quando afferma che non c’è nessuno al di fuori di lui che possa salvare l’ Italia, ……..ci sarebbe per esempio anche un Matteo Renzi, basterebbe e avanzerebbe!
 
PS – mettendo da parte la satira per una riflessione seria, considero che la grave crisi finanziaria ed economica che tocca non solo la Grecia, l’Italia, la Spagna, il Portogallo ed anche paesi apparentemente meno coinvolti, penso che essa potrà essere l’occasione per l’avvio di una politica economica comunitaria “super partes” la quale potrebbe essere la base per una decisione di effettivo orientamento verso un’unione politica.
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Di Gennaro Aprea (del 09/10/2011 @ 19:02:43, in C) Commenti e varie, cliccato 594 volte)
RICUCIAMO L’ITALIA
 
Il movimento Libertà e Giustizia aveva invitato col passaparola di internet i milanesi ed i cittadini lombardi e di altre Regioni a partecipare ad un incontro che si è svolto all’Arco della Pace a partire dalle 14.30 di ieri.  Il titolo dell’incontro era appunto “Ricucire l’Italia”
È iniziato quasi preciso in breve attesa del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che evidentemente ha molti appuntamenti che lo impegnano continuamente.
Io ed un mio amico carissimo, che non ne sapeva niente, eravamo due delle circa 25.000 persone che assistevano in una piacevolissima giornata di autunno piena di sole e di tiepido vento che faceva sventolare mille bandiere in un cielo di un azzurro profondo.
Perché il mio amico non ne sapeva niente, nonostante sia un uomo impegnato culturalmente e che si interessa di politica? Perché i media non ne avevano parlato come avrebbero dovuto. Libertà e Giustizia è considerata da molti un’accozzaglia di protestatari rompiscatole, dei radical-chic, dei filosofi, degli utopisti, e chi più ne ha più ne metta.
Oggi su La Repubblica è apparso un articolo di Roberto Saviano che non aveva potuto essere presente ma che aveva inviato un suo filmato in cui parlava dal grande schermo. Chi sono stati gli altri eccellenti “speakers”?
Una bravissima presentatrice Elisabetta Rubini, la Presidente del Movimento Sandra Bonsanti, e poi Lirio Abbate, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Claudio Fava, Paul Ginsborg, Paolo Limonta, Valerio Onida, Stefano Pareglio, Simona Peverelli, Dario Fo, Giuliano Pisapia, Marco Revelli, Onorio Rosati, Michele Serra, Franco Siddi, Carlo Smuraglia, Bruno Tinti, Marco Travaglio, Giuliano Turone, Salvatore Veca, Gustavo Zagrebelsky (spero di non aver fatto confusione o dimenticato qualcuno). Umberto Eco che era in Svezia ha inviato un messaggio che abbiamo ascoltato. 
Di cosa hanno parlato? Di tutto ciò che sta succedendo in questi giorni in Italia da qualche tempo a questa parte, della crisi, del governo, di Berlusconi, della maggioranza, dell’opposizione, di cosa fare per rimettere l’Italia in piedi, delle leggi ad personam, della legge bavaglio delle intercettazioni, del crollo della classe politica al potere, del perché dobbiamo e vogliamo ricucire l’Italia  che è svergognata in tutto il mondo. C’era uno slogan di un famoso vignettista di cui non ricordo il nome: “sarebbe opportuno un filo di decenza: c’è da ricucire la dignità di un intero paese!”.
Marco Travaglio ha spiegato bene cosa si intende per “ricucire”. Non si tratta di un paragone con un abito strappato, rotto e irrecuperabile, ma di un abito di ottima stoffa che si è “scucito” e si deve ricucire.
Ma uno delle tante frasi ascoltate che più mi è rimasta in mente è quella di Dario Fo, il quale ci ha fatto anche ridere molto, come solo lui sa fare; la frase è: “ci vogliono progetti, per realizzarli è necessario che ognuno di noi si interessi dei problemi degli altri; e per farlo ci vuole amore!”
Quanta verità è condensata in queste poche parole!
Ed ha proposito di progetti, si è parlato di molti argomenti, tutti validissimi, disoccupazione, difesa dei lavoratori, di guerra alla camorra e alla mafia che non è fatta come si dovrebbe, dei tagli che riguardano la salute, l’istruzione, gli enti locali anche loro tagliati nelle finanze, ecc.
Però – e ci risiamo - non si è parlato di ambiente, cioè del diritto alla nostra vita, che troppi dimenticano.
Vedremo se il testo sui problemi ambientali che sto scrivendo e terminando (vedi l’articolo “Verde in città” della Sezione Zero Carbonio del 25-3-2011)  insieme ad una cara ed esperta amica avrà successo, e così esso possa dare un contributo a questo importante bisogno e diritto alla nostra salute, e a quello dell’ambiente naturale in cui viviamo e del clima, per noi e le generazioni che seguiranno.
 
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