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DONNE DONNE
Di Gennaro Aprea (del 05/11/2009 @ 15:55:17, in F) Questa è l'Italia, cliccato 811 volte)
DONNE, DONNE
 
È certo che, a partire dal 1968, le donne hanno fatto grandi passi in avanti. Ed ho l’impressione che invece gli uomini ne abbiano fatti molti indietro, scendendo verso la mediocrità. Lo si vede in tutto il mondo e l’Italia è un esempio illuminante.
In questi ultimi giorni ho avuto l’occasione ed il piacere di vedere in TV o sentire alla radio o leggere scritti di donne eccezionali; perciò mi è venuto in mente di fare un’analisi della situazione, analisi che ovviamente è molto personale, quindi soggetta a critica, anche perché non è il risultato di una completa indagine scientifica.
Bene, cominciamo con un elenco di settori ove le donne hanno conquistato, certamente con fatica e duro impegno, delle posizioni che fino a pochi anni fa erano impensabili per l’altra metà del cielo.
ECCELLENZE: ne menziono solo due, la nostra apprezzatissima in tutto il mondo Rita Levi Montalcini  che è una delle colonne della nostra Ricerca Avanzata.
Per non parlare di Alda Merini, una dei maggiori poeti italiani del secolo XX
GIORNALISMO: sono ancora poche le direttrici (o le donne direttore?) nella stampa italiana, però ritengo che alcune siano migliori dei loro predecessori maschi; Concita De Gregorio dell’Unità, Daniela Hamaui de L’espresso, Bianca Berlinguer del TG3, Flavia Perina del Secolo d’Italia, Lilli Gruber di TV7; so che vi sono alcune direttrici di riviste femminili e non, che non leggo e di cui non conosco i nomi. Anche se non è direttrice di giornale, cosa dire della colonna del giornalismo Miriam Mafai di Repubblica?
STUDENTESSE: ormai le statistiche sono chiare: nelle strutture scolastiche che vanno dalla scuola primaria fino al termine della cultura universitaria, la percentuale di donne con i migliori voti supera quella degli uomini; in alcune facoltà le donne superano per numero gli uomini (medicina, giurisprudenza), senza considerare le facoltà di lettere e lingue, dove queste maggioranze sono consolidate da prima del 1968.
INSEGNANTI UNIVERSITARI: anche qui il numero delle donne sta aumentando velocemente nonostante i professori maschi – i famosi “baroni” – cerchino di mettere i bastoni fra le ruote delle loro carriere; ma soprattutto, quando le donne arrivano ad avere la loro cattedra, danno molti punti ai maschi per capacità e dedizione alla ricerca e all’insegnamento. Qualche giorno fa ho ascoltato la Professoressa di Etica Claudia Mancina che mi ha impressionato per il suo equilibrio, la competenza e la capacità di esame sulla diatriba sorta dalla sentenza della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo che ha “invitato” l’Italia a togliere il crocifisso dalle aule scolastiche. (La Francia, la Germania e la Gran Bretagna e molti altri paesi hanno già da tempo una legge in tal senso). Ma conosco personalmente (da quando eravamo colleghi all’università) un’altra “Prof”, ora in pensione perché di pochi anni più giovane di me, la quale è Presidente attiva dell’Osservatorio Permanente sul Franchising[1], che è stata una delle più apprezzate insegnanti di Marketing a Pisa e in Sapienza a Roma, e che ha scritto numerosi e ottimi libri su questo ed altri argomenti. E, visto che siamo in vena di  Franchising, ho conosciuto anche Madame Chantal Zimmer, Segretaria della Federazione francese del Fr.: Legion d’Honneur, e Donna dell’anno (non ricordo la data). Ed in Francia ancora ho una carissima amica insegnante di Sociologia in varie importanti università, M.me Catherine Paradeise, che è stata fra l’altro responsabile del Dipartimento di Sociologia del CNRS (come il nostro CNR) e che quest'anno è stata nominata anche lei Chevalier de la Legion d’Honneur.
Poi sono molto amico di una ex collega Consulente di management certificata a livello internazionale (CMC), Daniela Gilardelli, che ha insegnato a molti imprenditori il loro mestiere e li ha fatti diventare di successo.
POLITICI: le donne politiche che hanno raggiunto l’eccellenza sono ancora poche, ma cosa dire di Angela Merkel, la Cancelliera tedesca che ha dimostrato finora di essere una delle più importanti donne politiche al mondo e che rafforza la sua eccellenza di “Premier” in uno stato come la Germania che è lo stato guida fra i 27 della U.E.? Ma di statisti come la Merkel, anche se di un livello leggermente inferiore, li troviamo negli USA (Hillary Clinton) e in Francia (Ségolène Royal e Aubry). I primi ministri nel mondo sono: Hellen Clark in Nuova Zelanda, Begum Khaled Zia in Bangladesh, Luisa Dogo in Mozambico; i capi di stato sono Tarja Halonen in Finlandia, Gloria Arroyo nelle Filippine, Mary McAleese in Irlanda, ed anche in Liberia e in Lettonia. A livello Unione Europea vi sono delle ottime donne Commissario. E in Italia?...ancora siamo lontani dalle alte cariche salvo, mi sembra, un giudice della Corte Costituzionale. Quelle che oggi ricoprono alcuni posti di responsabilità difficilmente sono all’altezza del loro compito perché messe al loro posto, diciamo così,  per simpatia da parte di uomini che hanno maggior potere.
SPORT in Italia: ormai tutti hanno preso conoscenza del fatto indiscutibile che negli sport le donne superano le prestazioni e i risultati degli uomini: palla a volo, nuoto, palla-canestro, tennis, sci, scherma, e chi più ne ha più ne metta.
Sicuramente tralascio qualche settore importante, come per esempio la magistratura ed altri come l’imprenditoria  la dirigenza e la sanità dove le donne – ancora poche – prevalgono sugli uomini per capacità. Ma penso che, dopo questa breve carrellata, ci saremo resi conto che il cosiddetto sesso debole non lo è più per niente .
 
Allora, quale conclusione? Guardandoci intorno in questo breve scorcio del terzo millennio, specialmente in Italia, ci cadono le braccia se pensiamo agli uomini che gestiscono il potere nella maggior parte dei settori politici e sociali.
La maggioranza delle donne sono migliori degli uomini, e sono anche in maggioranza numerica (52% della popolazione). Quindi lancio un appello:
Donne! Cosa aspettate a conquistare il potere? datevi da fare!
Ve lo dice un vecchio signore che vi ha sempre stimato e apprezzato nel lavoro, spesso discutendo e addirittura litigando con altri uomini che non volevano assegnare loro posti di responsabilità come invece io proponevo.
Spero di vedervi presto in Italia nelle più alte posizioni nella politica, dell’economia, delle responsabilità sociali.
Spingete sull’acceleratore perché noi uomini abbiamo bisogno di voi ....più di sempre!
E le elettrici votino per le donne, beninteso dopo aver conosciuto bene chi sono!


[1] Fornisce servizi ad Università, Assofranchising, Camere di Commercio ed altri enti interessati al Franchising

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