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I NUOVI DIRIGENTI DELLE SOCIETA' STATALI
Di Gennaro Aprea (del 16/05/2014 @ 15:18:50, in C) Commenti e varie, cliccato 731 volte)
I NUOVI ALTI DIRIGENTI DELLE AZIENDE PUBBLICHE STATALI O CONTROLLATE DALLO STATO
 
E’ abbastanza recente la decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri di rinnovare le alte direzioni delle numerose società statali, miste e controllate dallo Stato.
Dopo l’accordo del Consiglio dei Ministri, per pochi giorni vi sono stati un certo numero di commenti sui media, alcuni positivi sulle singole persone, altri negativi, i quali non hanno avuto molti riscontri da parte del grande pubblico perché per esso vi sono tanti altri problemi di cui parlare e discutere. Infatti dopo pochi giorni non se n’è parlato più.
Eppure si tratta di decisioni importanti che sono legati alle politiche economiche e finanziarie dello Stato.
Io non sono esperto per poter dare un giudizio su tutte le nuove situazioni e nomine, e comunque non vorrei annoiarvi troppo, però vorrei parlare di solo due società e tre sostituzioni che conosco bene perché me ne interesso nei miei studi sui problemi delle fonti di energia e delle conseguenze delle loro utilizzo sull’ambiente e sul clima, e quindi sulla nostra salute.
 
1)     ENI - E’ accertato (5° Rapporto IPCC) che in tutto il mondo le emissioni di gas serra (CO2, metano ed altri) e i numerosi e pericolosi inquinanti abbiano pericolosamente degradato il clima, con aumento delle temperature terrestri e gravi danni per la salute.             
      La nostra più importante società alla quale i nostri governi dovrebbero dare delle
      direttive basate su un Programma di Politica Energetica Nazionale che dovrebbe
      avere scopo di sostituire man mano le energie fossili (carbone, petrolio e gas
      naturale-metano) con altre fonti alternative non inquinanti o molto meno inquinanti.
      Il precedente Amministratore Delegato Paolo Scaroni aveva dichiarato più volte e
      attuato una politica con la quale affermava l’importanza delle fonti fossili e la
      necessità di aumentare sia la produzione in Italia di petrolio e gas (gli esperti
      stanno accertando la possibilità che la loro estrazione possa provocare terremoti)
      sia di ricerche in altri aree mondiali, compreso l’oceano artico dove il ghiaccio finora
      si è sciolto per più del 30% da 15 anni a questa parte e continua perdere larghe
      superfici di banchisa.
      Ebbene il nuovo A.D. è Descalzi, ex responsabile supremo e di successo di tutte le
      attività che riguardano la ricerca e l’estrazione degli idrocarburi in Italia e nel
      mondo, mentre le altre attività di raffinazione e distribuzione sono in perdita.
      NO COMMENT!
      E’ stata invece nominata Presidente la ex Presidente della Confindustria, Emma
      Marcegaglia, che non ha molti poteri perché quelli importanti li ha invece l’AD;
      comunque non ha molta esperienza e familiarità con le energie rinnovabili
           perché la sua recente società creata ad hoc per la costruzione di pannelli
           fotovoltaici non ha nemmeno iniziato la produzione ed è stata chiusa perché non
           competitiva con i cinesi. Peccato però che numerosi imprenditori privati italiani
           costruiscono questi pannelli con successo e sono competitivi perché i loro prodotti
           sono innovativi. NO COMMENT !
 
2)     ENEL -  l nuovo Presidente (con pieni poteri come il precedente) è Francesco
Storace il quale, prima di questa nomina, era Presidente di ENEL Green Power, cioè della società che si occupa di istallare solo produzioni di elettricità con fonti rinnovabili  o alternative in Italia e all’estero, società di molto successo ed innovativa.
Speriamo che Storace riuscirà a sostituire il carbone (per altro con prezzi molto competitivi per la sua abbondanza) con il gas naturale, per la produzione di energia elettrica nelle centrali ENEL tenendo presente che il primo è l’energia fossile più inquinante di tutte le altre, petrolio e gas naturale.
 
E’ proprio necessario che il Governo si dia una mossa per formulare un Programma Energetico Nazionale che sia di guida per tutte le attività industriali, così come hanno fatto o stanno facendo altri governi nel mondo come per esempio, in Europa, quello danese che ha fissato per il 2040 la data in cui lo stato sarà indipendente dalle energie fossili e autosufficiente per tutti suoi fabbisogni di energia. Altri stati europei sono sulla stessa strada, Norvegia, Germania e Finlandia. I più virtuosi in Europa
     
 

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