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CONTINUO A SOGNARE
Di Gennaro Aprea (del 25/01/2008 @ 16:49:05, in M) Satira e Umorismo, cliccato 962 volte)
CONTINUO A SOGNARE
 
La notte scorsa il mio sonno è stato agitato dopo aver ascoltato e visto in televisione ciò che era successo in Senato. Qualcuno ha suggerito che le decisioni del segretario dell’UDEUR erano state suggerite o dettate da qualche cardinale. Sarà vero? Forse no, dato che ormai in Italia chiunque apre bocca, le dà fiato, e si mette a dire qualsiasi cosa, verosimile od inverosimile, tanto è la stessa cosa.
Comunque il risultato di questa nottata è che mi sono messo a sognare le cose più inverosimili che vi voglio raccontare perché quando mi sono svegliato (a parte la puzza di cui vi dirò più avanti) sono scoppiato in una risata pensando alle assurdità che i sogni riescono a creare.
Non ricordo bene dove fossi, forse una sagrestia di una chiesa, ma a tratti in Piazza S. Pietro, a volte nella cappella del Senato. Certo è che, passando davanti a un grande specchio, mi sono visto vestito da prete, anzi da cardinale, con la “scazzetta” rosso vermiglio sulla pelata.
Poi ho visto della gente in fila indiana che mi aspettava in trepida attesa. Ho riconosciuto subito il primo della fila, era il Professor Prodi, seguito da Padoa Schioppa, Visco, D’Alema, Giordano, Diliberto, Mussi, Pecoraro Scanio, Fisichella, Veltroni, Mastella (con tutti i 20 iscritti al suo partito compreso lo sputacchiatore), Dini, Fini, Bossi, Cuffaro ed altri meno evidenti dato la lontananza (sono ipermetrope), salvo qualcuno come Casini Mister Italia che ho riconosciuto per la sua corta capigliatura sale e pepe, più sale che pepe.
Qualcuno mi ha chiesto se avevo visto Berlusconi; ho risposto di no ma ho sentito delle voci che dicevano in coro: “ma non c’è perché non esiste più, è stato sostituito da "Casfini!”.
Ed è stato naturale sedermi dentro un confessionale tutto dorato al quale si è avvicinato subito Il nostro esimio Professore.
Dopo le prime formule di rito (da quanto tempo non ti confessi, ecc.), alla mia domanda di quali peccati si era macchiato e doveva confessare, mi ha detto subito che aveva pensato con tutto il cuore di aver desiderato di uccidere con 20 pugnalate (i mesi del suo governo), dopo una lunga seduta di torture di scuola nazifascista e argentina, alcune persone delle quali non aveva il coraggio di fare i nomi che, nonostante le mie insistenze, non ha pronunciato.
Poi ha continuato leggendo una lunga lista di peccati mortali e veniali di cui ricordo solo alcuni che vi elenco più o meno brevemente:
-         non aver nominato un Ministro in più (con relativi sottosegretari rappresentanti di tutti i partiti della coalizione di centro sinistra) per la comunicazione agli italiani di tutte le cose che man mano il governo faceva in ottemperanza al grave peccato di aver creato un programma di 281 pagine
-         di aver nascosto agli italiani i contenuti dell’ultima finanziaria parlando invece solo del miglioramento dei conti pubblici, della diminuzione del rapporto deficit/PIL, della diminuzione del rapporto percentuale debito/PIL, del successo di aver raggiunto di nuovo un avanzo di gestione, ed altre amenità, di cui gli italiani non sanno che farsene, che non capiscono, e di cui non gliene frega un tubo. Quindi di non aver spiegato affatto:
-         la detrazione ICI, la detrazione sui canoni di locazione per la prima casa, l’aumento della detrazione dei (4 o +) figli a carico, le detrazioni del 38% per le ristrutturazioni edilizie, quella del 55% per il risparmio energetico per 3 anni a partire dal 2008, le detrazioni dell’IRPEF per le spese degli asili nido, per gli abbonamenti del servizio pubblico, l’aumento della detrazione degli interessi passivi sugli acquisti della prima casa, gli aiuti per l’acquisto della prima casa, l’astensione dal lavoro obbligatoria ed i congedi parentali anche per le adozioni e gli affidamenti, l’esenzione dal pagamento del canone RAI per gli anziani con reddito basso, ecc., tutte cose che interessavano invece la maggioranza degli italiani, i quali ancora oggi sembra che ne sappiano poco e niente
-         per non aver detto cosa e come intendeva continuare ad aiutare gli italiani nella diminuzione delle imposte ed in altri provvedimenti che avrebbero migliorato il livello dei loro redditi nel 2008 e successivi.
-         per non aver comunicato con una forte campagna informativa le aziende sul miglioramento dei redditi d’impresa, grazie al trattamento delle perdite, riduzione delle aliquote IRES (imposta sui redditi delle società), riduzione dell’aliquota IRAP….finché l’ho interrotto (interrotto a sua volta da sue interruzioni per dirmi che voleva finire di dire tutti  questi numerosi ulteriori peccati) perché tutti questi provvedimenti positivi per le aziende mi confondevano le idee e non interessavano un povero pensionato come me.
 
Quindi gli ho detto che i suoi peccati erano troppo gravi per una assoluzione, che l’impopolarità del suo governo presso gli italiani e la sfiducia del Senato erano già una grossa punizione, ma che a mio parere io pensavo che da tutto ciò che mi aveva detto traspariva un'altra cosa gravissima, cioè che il suo comportamento non stato di eccessiva modestia e di sopra-sottovalutazione di se stesso.
Pertanto, nel momento in cui usciva da piazza S. Pietro per avviarsi verso il Colle, per penitenza doveva cercare sulla strada una grosso mastello dove avrebbe trovato delle feci di vario genere (stitiche e diarreali umane e di un Dinosauro di 150 milioni di anni fa, più i resti di qualche cannolo mal digerito) che avrebbe dovuto portare a casa e, prendendo tutto con le mani fino alla pulizia completa del mastello, avrebbe dovuto buttarle nella tazza del cesso tirando la catena.
Per l’assoluzione sarebbe dovuto tornare fra qualche giorno dopo il colloquio con Il Presidente Napolitano.
Mogio mogio, il Professore si è avviato subito ma dopo pochi secondi è tornato indietro per dirmi che aveva trovato subito il mastello sul quale c’era scritto ”feci maschili e femminili”, e per chiedermi se era quello il recipiente al quale mi riferivo. Stufo di questo andirivieni che mi faceva ritardare le confessioni degli altri penitenti e dopo aver dato un’occhiata, gli ho detto subito di si e per la puzza mi sono svegliato…me l’ero fatta addosso nel letto?
No, avevo fatto semplicemente un gran “pernacchio” (alla maniera di Eduardo nel fil  “L’oro di Napoli” tratto dal libro di Giuseppe Marotta) all’indirizzo della maggior parte dei politici di oggi, cioè a quelli che pensano solo a se stessi, alla cadrega, e non si curano degli italiani….uno sberleffo in più, tanto ormai va di moda l’antipolitica ed il grillismo!
 

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