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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 23/03/2010 @ 13:56:37, in F) Questa è l'Italia, cliccato 692 volte)
SPENDIAMO MENO… GRAZIE A INTERNET !
 
Era da poco entrato in vigore l’Euro nel 2002 e in vari paesi europei corsero subito le notizie che acquistare un’automobile in uno stato diverso dal proprio conveniva perché i prezzi all’acquirente finale di uno stesso modello erano diversi per oscure – ma mica tanto - strategie di marketing all’esportazione.
Tutti dissero, vedrai che l’Euro riuscirà a far calmierare i prezzi di molti beni di consumo grazie alla concorrenza …..poi pian piano ci siamo dimenticati di questa bella notizia e i consumatori hanno continuato a combattere con l’inflazione più o meno accelerata del paese dove vivevano perché non valeva la pena di spendere soldi per andare a comprare cose lontane dalla propria residenza, a prezzi decisamente inferiori.
Da un po’ di tempo però le cose stanno cambiando in meglio per una concomitanza di cause positive.
Ve le spiego con due esempi significativi raccontatimi da un vecchio amico che usa Internet più di quanto non faccia io, che già uso Internet per acquisti di biglietti aerei e di treno, ricerca di luoghi e viaggi di vacanze, mobili, ecc..
Leggetevi dunque questi racconti e sorprendetevi, se già non ne siete a conoscenza!
1)     Acquisto di lampada da lettura con base a terra e asta mobile adattabile alla poltrona o al fianco di un divano; marca ARTEMIDE. Prezzo al pubblico nel bellissimo negozio milanese in pieno centro: € 180; necessario il trasporto in taxi perché l’auto del mio amico paga pedaggio + il parcheggio perché c’è il divieto assoluto di fermata vicino al negozio. Totale andata con la metro e ritorno in taxi 26 Euro compreso la mancia; Prezzo globale € 206, l’amico (ingegnere) non acquista, torna a casa, naviga brevemente sul sito di Artemide e si accorge che in Germania il prezzo al pubblico della stessa lampada è € 90 + € 25 di trasporto a domicilio, Prezzo globale della lampada partita dall’Italia, arrivata in Germania e rispedita a casa del cliente: € 115  . Stavolta effettua l'acquisto
2)     Lo stesso amico ingegnere è un patito della musica e dell’audio dei film, così possiede apparecchiature sofisticatissime istallate in una camera con acustica particolare. Ha appreso che la marca THIEL ha lanciato sul mercato un nuovo tipo di casse. Telefona al rivenditore della marca che è fuori Milano e gli sparano il prezzo di € 18.900 + 40 per il trasporto a domicilio; va su Internet ed il prezzo, sempre in Germania, è di €13.000 + 40 di trasporto. Indovinate dove le ha acquistate!
 
In definitiva quando gli italiani che sono gli ultimi in classifica, con solo il 20%, ad essere collegati ad Internet con la banda larga, raggiungeranno le percentuali degli altri paesi europei (60-90%), potranno acquistare, resi a domicilio, prodotti e servizi, compresi gli alimentari non deperibili (ma anche qualche semi-deperibile: es. formaggio parmigiano DOP sotto vuoto, le paste italiane, ecc.) in tutta Europa navigando nei vari mercati e risparmiando molti soldi.
Arriveremo dunque alla vera concorrenza grazie a Internet. Intanto, noi che già l’abbiamo, approfittiamone.
Per non parlare degli acquisti di alimentari direttamente dal produttore a Km Zero, GAS, ecc., che scoviamo sempre grazie a Internet
 
 
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Di Gennaro Aprea (del 22/03/2010 @ 18:45:00, in C) Commenti e varie, cliccato 667 volte)
TERZO COMMENTO SULLA “SPARIZIONE” DEI QUOTIDIANI
 
Ho ricevuto da un caro amico un’altra lettera che vi propongo tal quale perché mi sembra che affronti temi interessanti i quali possono contribuire all’argomento trattato nell’articolo “I giornali quotidiani spariranno ?” del 16 marzo scorso
 
Caro Gennaro,
oggi l’evoluzione mondiale è talmente veloce che, credo, persone/gruppi in molti/differenti settori di attività non abbiano avuto il tempo di accorgersene o, se ne sono a conoscenza, restano immobili, impietriti.
Mi riferisco all’articolo da te scritto sulla “possibilità di scomparsa” dei giornali stampati!
Il “Corriere della Sera”, recentemente, visto il consistente calo delle vendite, ha trovato come rimedio l’aumento del prezzo di copertina che (è mia opinione) anche se non dovesse portare ad una ulteriore perdita di lettori (come credo) certamente non porterà ad un incremento degli stessi.
Bene!! Anzi male!! In questi casi occorre una “Killer Application”! Occorre cioè ragionare rivedendo/ribaltando completamente tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi, rivedendolo da angolazioni differenti e ripartendo da altre strade.
Non sto qui a voler verificare/suggerire quale possa essere la “Killer Application” necessaria ai giornali di carta stampata. ma invece ti scrivo su quanto di “getto” mi viene da dire sull’argomento e cioè:
Perché i Giornali devono trattare/scrivere solo (e troppo) di politica, di cronaca , di un po’ di economia, di tanto sport (calcio, in particolare il lunedì quando esistono già dei quotidiani specifici del settore), di quant’altro normalmente trattano?
Ritengo, invece, che oggi un “Quotidiano” moderno debba contenere al suo interno tutto ciò che può interessare noi lettori; debba cioè trattare anche di argomenti che sono trattati da settimanali e/o mensili lasciando invece a questi gli articoli di approfondimento.
Quindi dovrebbero ridurre drasticamente gli spazi oggi dedicati alla politica, alla cronaca , ecc. ed ampliare le notizie ed avvenimenti dell’Europa e del resto del mondo (vedi “Euronews”) inserendo rubriche di elettronica, di fotografia, di informatica, di scienza, di alta fedeltà, di moda, di auto ecc. ecc. argomenti da trattare in modo sintetico ma professionale, scritti da professionisti e non da inesperti che solitamente in quelle rare occasioni che viene trattato uno di questi campi, fanno sorridere (per non dire piangere) un lettore esperto.
Oggi le persone vogliono essere “informate” molto concretamente e velocemente ed in ogni ambito: dovrebbero, cioè, andare a cercare le informazioni che interessano trovando tutto sul loro beneamato “Quotidiano”.
Ciao
Silvio
 
Sono condivisibili le proposte di Silvio? Attendo ulteriori commenti, se qualcuno ha ancora voglia di farli
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Di Gennaro Aprea (del 22/03/2010 @ 18:33:29, in C) Commenti e varie, cliccato 1179 volte)
ANCORA GLI SCOMBINATI
 
Nel febbraio 2007 scrissi un articolo inserito in questa stessa Sezione, “Rodano” nel quale elogiavo questa Compagnia Teatrale Dilettantistica nata 10 anni fa.
Da allora ad oggi hanno fatto molta strada, hanno vinto numerosi premi, ma sono anche riusciti a fare uno scivolone.
Ieri sera per la prima volta si sono presentati a Rodano, dove non esiste una struttura che ormai tutti i comuni posseggono, cioè un teatro oppure un auditorium nei quali si possono rappresentare “piece” teatrali, aascoltare musica, e magari vedere qualche film, compreso quelli dei numerosi "registi rodanesi".
Chi gestisce l’”Ottagono” di Millepini, ha messo a disposizione il suo (piccolo) palco, così gli Scombinati si sono arrangiati a montare una scenografia per la commedia di questa stagione, “Chiamatemi pure Professore” di Luciano Lunghi. Vi assicuro che, nonostante le ristrettezze sceniche, hanno fatto miracoli.
Ma il miracolo maggiore è stato quello degli attori della compagnia, che hanno fatto a gara a chi era più bravo. La sceneggiatura era quasi prevedibile e scontata, seppur interessante per le situazioni  umane attuali, man mano che i vari personaggi prendevano la parola, ma il testo era estremamente difficile da interpretare perché era costituito da battute, controbattute ed azioni velocissime in cui gli interventi dei personaggi si incalzavano senza tregua in un continuo incessante.
A ciò si aggiungeva la caratteristica teatrale dell’unità di tempo, di luogo e di azione (il tutto si svolge nel giro di un paio d’ore in una sala d’aspetto di un medico psicologo) cosa che certamente non facilita l’attenzione dello spettatore.
È proprio questo insieme di situazioni di difficoltà che hanno messo in piena luce la bravura degli Scombinati e della Regista e Sceneggiatrice Enrica Bassi che ha trovato le soluzioni ideali per superare molte difficoltà, con la collaborazione dei suoi fidi costumisti e tecnici di luci e suoni.
Proprio perché era la prima volta che si rappresentava una commedia a Rodano, i cittadini incuriositi dalla novità erano intervenuti in gran numero rinunciando alle solite trasmissioni serali della televisione. Erano almeno 150 in una struttura piuttosto piccola, sia per la platea che per il palcoscenico dove gli attori facevano fatica a muoversi, un palcoscenico senza sipario, ma per fortuna l’acustica era buona. Così tutta la platea era in “trepida” attesa. In conclusione sala strapiena.
Poi è iniziata la commedia e dopo un inizio folgorante del medico e della sua segretaria, hanno cominciato ad entrare i vari “pazienti”, uno dopo l’altro, in rapida successione. Risate continue, molti applausi a scena aperta, con l’abbraccio finale fra la platea e gli attori che erano quasi meravigliati dal lungo applauso che ha chiuso la piacevolissima serata.
Intenzionalmente non ho menzionato alcuno degli attori. Perché dovrei farlo dato che non saprei a chi dare la mia personale preferenza? Ripeto, tutti bravissimi, tutti entrati perfettamente nella parte, come spesso pochi professionisti sanno fare, anche quelli con piccole parti.
Se non c’eravate, cercate di non perdervi la prossima rappresentazione, l’ultima di questa stagione (salvo richieste imprevedibili di altri teatri) che sarà a Gessate il 17 di aprile.
Se ieri sera eravate uno degli spettatori, ditelo ai vostri amici !
 
 
PS – Sembra che il Gestore dell’Ottagono stia pensando di allargare il palcoscenico e dotarlo delle necessarie strutture collaterali: Sarebbe un’ottima soluzione se  questa idea si materializzasse: Rodano potrebbe avere una struttura, seppur piccola, per le rappresentazioni teatrali, nonostante la ELLE che è stata un’occasione perduta da parte di chi ha gestito mediocremente per molti anni la cosa comune, e con essa i nostri soldi.
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