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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 15/03/2007 @ 11:50:34, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 1020 volte)
RISPARMIARE ACQUA, ENERGIA, ECC.
 
Da qualche mese scienziati ed esperti ci hanno presentato un quadro terribile di ciò che potrebbe accadere al nostro pianeta se non cambieremo le nostre abitudini di consumo che contribuiscono in maniera pesante alla sua distruzione per un cumulo di motivi. I politici si sono giustamente accodati; perfino uno come George W. Bush che ha sempre rifiutato di firmare gli accordi di Kioto ci sta ripensando. Recentemente la Signora Angela Merkel, Premier tedesco, ha detto che si farà promotrice del piano per diminuire del 20% i gas serra, così come indicato a livello centrale europeo, entro il 2020. Insomma siamo bombardati da queste notizie….
Ma noi cosa facciamo?
Da lunghi anni io mi interesso di ambiente, di risparmio energetico, di selezione dei rifiuti solidi urbani, di risparmio di acqua. Ho cercato di trasmettere questo mio interesse alle persone che frequento e che incontro, e finora la reazione quasi sempre è stata di disinteresse o di alzata di spalle o addirittura contraria….”ma non rompere!..”. Eppure ciò che ho fatto ha mi dato il risultato di spendere meno, anche nelle piccole cose; e negli anni queste piccole somme addizionate le une alle altre, sono diventate grandi somme.
Quando feci costruire nel 1981-82  la casa dove abito, era da poco (1979) uscita una legge che imponeva dei parametri minimi di coibentazione per le nuove costruzioni (ciò che comportava fra l’altro per esempio l’obbligatorietà dei doppi vetri). Parlando con l’architetto che mi doveva fare il progetto gli dissi: “Cerca di non prevedere aperture sul lato nord e quelle che sarà necessario creare dovranno avere dimensioni minori (le finestre) rispetto a quelle del lato sud. Prendi i parametri di coibentazione di legge e raddoppiali, ecc.”
Il risultato è stato che il consumo di gas per il riscaldamento invernale della mia casa è sempre stato inferiore di un terzo rispetto a quello delle case di due miei amici e vicini che hanno costruito insieme a me, nonostante la volumetria della loro casa sia inferiore a quella della mia di un buon 15-20%. In definitiva ho risparmiato fior di quattrini nel consumo di gas, anche perché feci istallare dei pannelli solari per l’acqua calda.
Nell’articolo che ho scritto sulla Sezione “Rodano” sui rifiuti e la raccolta differenziata, ho già raccontato il risparmio del 40% sulla tassa RSU. E’ istruttivo e vi consiglio di dargli un’occhiata.
Da anni ho istallato a casa molte lampade a risparmio energetico; da più di un anno, dato che l’ENEL mi ha messo il contatore elettronico, ho il nuovo contratto bi-orario che mi permette di risparmiare dal 3 all’8% sui consumi elettrici totali utilizzando le apparecchiature ad alto consumo dalle 20 alle 7 e durante gli interi fine settimana e le feste comandate. Infatti la lavatrice è usata solo la domenica, la lavastoviglie (che come è noto fa’ risparmiare il 50% di acqua ed il 40 % di energia rispetto al lavaggio a mano) è messa in funzione solo la sera dopo cena, ecc.
Cerco di non lasciare mai le luci accese nei vani vuoti di persone.
In giardino feci istallare un serbatoio interrato di 4 mc. che raccoglie le acque piovane del tetto. Quest’acqua mi serve (in parte) per innaffiare, così risparmio acqua per l’ambiente risparmiando al contempo sul consumo.
Per il riscaldamento, da quando ho messo un termostato programmato per tutti i giorni della settimana (limito il calore a 15 gradi per la notte, 20,5° dalla ore 6 alle 9, 19 gradi dalle 9 alle 18, poi ancora 20,5 gradi fino alle 24) il risultato è che, nonostante l’aumento del prezzo del metano del 14% negli anni 2005-2006, la fattura è diminuita del 10%!
Ho anche 2 camini in casa di cui uno è un camino-caldaia nel senso che fa’ riscaldare i radiatori.
E infine vi racconto un’ultima cosa sulla quale forse vi farete un sorriso di compatimento… ma è anche possibile che la leggiate con interesse!. Da molto tempo ciò che vi sto per dire è diventato un mio comportamento abituale.
In Italia siamo più di 57 milioni di abitanti. A parte i neonati, tutti ci laviamo i denti due volte al giorno salvo pochissime eccezioni. Credo che, escludendo alcuni “matti” come me, tutti aprono il rubinetto e lo tengono aperto durante il tempo del lavaggio che non è inferiore a 3 minuti. Le mamme che fanno lavare i denti ai loro bambini li tengono certamente più di 3 minuti anche perché per tenerli buoni spesso li fanno giocare con l’acqua.
Sapete quanta acqua scorre in 3 minuti? In media 3 litri.
Se supponiamo quindi che gli italiani si lavino i denti 2 volte al giorno (la mattina e la sera) il consumo di acqua è di 6 litri che moltiplicato per 55 milioni fa’ 330 milioni di litri.
Se tutti si comportassero come me e pochi altri, potremmo diminuire questo consumo del quantitativo irrisorio per bagnare lo spazzolino inizialmente; poi si chiude subito il rubinetto riaprendolo solo a fine operazione per sciacquare la bocca e lo spazzolino; in tutto diciamo che il consumo totale è di ½ litro invece di 3 litri: Totale consumo corretto 55 milioni (2 volte al giorno quindi 1litro) cioè il 17% del consumo calcolato se si lascia sempre aperto il rubinetto!
Questi risparmi di acqua possono essere fatti anche facendo più docce e meno bagni, lavando con la lavastoviglie invece che a mano, ecc.
Ed il risultato finale è che risparmiamo anche sulla spesa!
Dovremmo meditare seriamente su queste cose, seppure apparentemente insignificanti, e cambiare approccio e comportamenti. Aiuteremo noi stessi, i nostri figli e nipoti.
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Di Gennaro Aprea (del 13/03/2007 @ 12:19:20, in C) Commenti e varie, cliccato 722 volte)
RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE
 
“Questa è una priorità!”, ha sentenziato il Presidente del Consiglio Prodi e l’ha inserita nei 12 punti per ottenere la fiducia. Io sono d’accordo e sono certo che tutti abbiano capito perché. Infatti se n’è parlato e se ne parla tantissimo in questi giorni.
Le difficoltà per rifare una legge elettorale decente sono troppe. La ragione principale – non la sola naturalmente – sta nel fatto che in generale è difficile trovare un accordo fra le varie parti politiche presenti in Parlamento, non solo nelle contrapposizioni fra le due alleanze pluripartitiche, ma anche all’interno di ciascun “polo”.
Io vedo soprattutto molte difficoltà nel far accettare ai piccoli partiti una qualsiasi soluzione che li elimini dalla corsa perché nei sistemi elettorali adottati da tempo in Germania, Francia e Spagna – per non parlare della Gran Bretagna - sistemi che funzionano bene da anni, i piccoli partiti non accedono al Parlamento, ciò che rende più facile la governabilità.
C’è anche un’altra cosa che in Italia non esiste nella cultura dei nostri politici: la possibilità e la capacità di governare di un governo in minoranza, situazione che in Danimarca e Svezia, ed anche in altri paesi, è prassi comune (più del 70% dei loro governi hanno governato così) perché l’opposizione non è sempre contraria per principio preso.
Comunque ho paura che in Italia si arriverà ad un compromesso, come spesso succede, cioè che, per esempio, se si arriva ad un accordo della maggioranza allargato ad alcune frange dell’opposizione sul metodo tedesco, lo sbarramento scenda dal 5 ad una cifra inferiore.
Sia il metodo francese che quello tedesco hanno i loro pregi ed i loro difetti ma favoriscono i grandi partiti per la loro alternanza al governo, ma penso che in Italia dovremmo copiare le cose che funzionano invece di rielaborare sempre le cose rendendole complicate e strane – e a volte strampalate - come sono state spesso le creazioni delle nostre leggi elettorali e non. Mi auguro che a nessuno venga in mente di modificare “leggermente” l’attuale proporzionale, nella maniera in cui suggerisce il nostro ineffabile Berlusconi che dimostra ancora una volta la sua leggerezza – per evitare di essere più cattivi nel definirlo - quando apre bocca. Un esperto ha dimostrato che se la legge fosse stata come lui propone di modificarla, il risultato delle ultime elezioni ci avrebbe dato un Senato a maggioranza di centro-destra ed una Camera una maggioranza di centro-sinistra. Bella governabilità!
C’è una cosa infine, anzi due, che non capisco, sicuramente perché non sono un costituzionalista ed un esperto di legislazione. Però, visto che dobbiamo cambiare la legge elettorale, perché non si potrebbe con la stessa legge:
-         Dimezzare il numero dei Deputati e dei Senatori?
-         Diminuire sostanzialmente i privilegi di questi nostri rappresentanti che guadagnano molto di più di tutti i loro colleghi europei?
Sono certo che tutti gli italiani sarebbero soddisfatti e ridarebbero un po’ più di fiducia ai politici!…però questi non lo capiscono perché sono troppo distanti dagli italiani.
Sono un ingenuo utopista? forse si, ma l’attuale legge prevede che fra qualche anno, mi sembra nel 2013, sia prevista una diminuzione del numero, e l’Onorevole Cesare Salvi ed un collega di cui non ricordo il nome, hanno presentato un disegno di legge in questo senso.
Staremo a vedere!
 
PS – Ho scritto queste parole la sera dell’8 marzo. Ho l’abitudine di non pubblicare subito i miei articoletti sul sito perché voglio rileggerli il giorno dopo in quanto hanno sempre bisogno di qualche limatura. Il giorno dopo ho visto in TV la solita trasmissione di Corrado Augias, “Le Storie - Diario italiano” con un importante ospite, il politologo Giovanni Sartori. Hanno parlato proprio della riforma della legge elettorale e con piacere ho notato che le mie idee collimano con quelle di questo importante personaggio che scrive sul Corriere della Sera. Fra l’altro ha coniato una frase significativa che in due parole esprime la situazione e che dice più o meno così: Un nuova legge elettorale che non piace ai piccoli partiti (che lui chiama i nanetti) è una buona legge per la governabilità dell’Italia.
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Di Gennaro Aprea (del 06/03/2007 @ 19:28:29, in I) Sport e Calcio, cliccato 951 volte)
GIORNALISMO SPORTIVO
 
Domenica 25 febbraio ho avuto una lieta sorpresa: su La Repubblica, giornale cui sono abbonato, le prime tre pagine dedicate allo Sport non parlavano di calcio; nella prima si elogiava la vittoria della nazionale italiana di Rugby ad Edimburgo sulla Scozia, vittoria non risicata cioè 37 a 17. Non è la prima vittoria contro squadre considerate forti in Europa, salvo naturalmente i francesi che in genere battono tutti sonoramente, compreso noi. Questo sport rude ma con un’etica di gioco ammirevole, non ha molto seguito in Italia – mentre invece lo è in altri paesi, in alcuni casi alla pari del calcio – sta prendendo piede lentamente ma in maniera consistente, anche perché – dico io – i vecchi tifosi del calcio stanno dando chiari segni di stanchezza.
Nella seconda pagina oltre al seguito della prima sul rugby, si mette in evidenza la medaglia di bronzo di un altoatesino, Pietro Piller Cottrer nello sci di fondo in Giappone.
Nella stessa pagina c’è un articolo di Gianni Mura intitolato “Le scene da stadio in senato”, per dire che i senatori non si sono comportati da galantuomini.
Nella terza pagina si annuncia la vittoria di Biaggi in una gara del mondiale superbike a Doha. Segue un piccolo trafiletto su un bambino argentino di 11anni che vuole diventare calciatore e giocare in Spagna ed infine un altro che dà notizie sul Tennis, lo Sci a Garmisch, il Basket anticipi di A1 ed il Volley, sempre anticipi di A1.
In quarta pagina arriva il calcio che parla della prossima patita dell’Inter con il Catania in campo neutro, dei due anticipi di serie A , che a Bari i teppisti entrano in campo e picchiano un giovane dell’Avellino….tanto per cambiare. Infine c’era anche la serie B.
Allora è stato un caso o una svista dei giornalisti che hanno tralasciato il calcio per dei veri Sport? Ho paura di si, però se questi sport aumentano la loro popolarità, forse vedremo il calcio relegato in pagine staccate. Io me lo auguro.
Vorrei avere qualche riscontro da quelli che la pensano come me. E’ possibile che tutti siano diventati drogati del calcio?
 
PS – Nei giorni successivi il calcio è tornato in prima pagina, però ogni tanto qualcosa di più serio riesce ad infilarsi nell’apertura delle pagine dedicate agli sport
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