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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 23/05/2022 @ 10:43:00, in D) Guerre, cliccato 103 volte)

GUERRE INFINITE ?

 

Chi mi conosce da tempo - ed alcuni mi hanno seguito fin dall'inizio di questo sito - sanno che sono un convinto pacifista.

 

Non so quanto pesano in percentuale le ragioni delle guerre, ma certamente è molto più del 60% il solo il consumo degli armamenti provocato e facilitato dai loro fabbricanti i quali sono quindi la causa delle centinaia, migliaia, milioni di morti; fabbricanti che sono semplicemente assassini.

 

Il saldo a 100% sono la politica, le piccole rivoluzioni e soprattutto i dittatori.

 

Ho la netta impressione che la guerra Ucraina-Russia che da tempo ha coinvolto europei e USA stia per finire; e spero di non sbagliarmi.

 

Le ragioni?

 

Su La Repubblica del 20 e 21 maggio, vi sono alcun notizie importanti:

 

- è ormai pronta ed è stata messa a punto una nuova arma di  guerra, il terribile raggio killer la cui potenza può facilmente distruggere tutti  gli armamenti più moderni finora usati, fa esplodere carri armati, droni, aerei da battaglia, anche senza pilota, ecc.

 - i responsabili degli eserciti americano e russo hanno parlato al telefono e continuano  a farlo senza che nessuno possa essere al corrente dei contenuti delle loro conversazioni; io suppongo che stiano concordando che il consumo degli armamenti finora usati russi, americano ed europei abbia risolto buona parte dei surplus dei depositi di armi finora usate e continuano a disfarsene (per es.vendite ai colombiani finora riforniti in maggioranza dai russi; India, da tempo rifornita di armamenti al 70%, riceve ora aerei da  trasporto e missili da USA, Droni e cyber security da Israele e jet "Rafale" da Francia).

In conclusione i due maggiori paesi Russia e USA stanno svuotando i magazzini dei vecchi armamenti per affidarsi al nuovo raggio killer.

Quindi penso che vi potrà essere a breve una tregua e la soluzione di questa guerra che ha fatto tanti morti.

Mi auguro di non sbagliare.

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Di Gennaro Aprea (del 05/12/2021 @ 19:07:22, in L) Zero-carbonio, cliccato 143 volte)

MIGLIORARE I NOSTRI COMPORTAMENTI PER AIUTARE IL PIANETA

 

Desidero premettere che questo lungo articolo può sicuramente lasciar pensare a chi lo leggerà fino in fondo che io sono una persona che ama molto parlare di sé e che si vanta di essere una persona bravissima e senza difetti. State tranquilli ché nella lunga vita di lavoro e di relazione con le persone, compreso me stesso, ho collezionato numerosi e gravi errori. Però nell'argomento difesa ed aiuto alla natura posso affermare di aver fatto meno errori.

Vorrei aggiungere che la vita mi ha offerto numerose occasioni e fortunate opportunità che mi hanno dato lo spunto e facilitato l'approccio ai problemi riguardanti i pericoli per l'ambiente, pericoli che riguardano la natura tutta, cioè la flora e la fauna, compresa la vita di noi umani.

Infatti il primo approccio è avvenuto nel 1971.

E' per questa ragione che ho esaminato, anche dettagliatamente, le numerose azioni che nel nostro piccolo possono essere utili a noi tutti, quelle riguardanti l'aiuto all'ambiente.

Non sono un tecnico quindi ho cercato di capire le ragioni per cui i pericoli aumentano all'inizio impercettibilmente e poi condividerle con gli altri.

Chi sono le persone che potrebbero usufruire del racconto? Certamente i nuovi pensionati che spesso si trovano un po' spaesati dopo l'interruzione della loro vita dedicata al lavoro. Alcuni di essi hanno passioni, per esempio il gioco delle carte, di continuare a fare giardinaggio o sport; e chi più ne ha più continui.

Alcuni invece non sanno proprio cosa fare; quindi suggerisco di dedicarsi a migliorare i propri comportamenti in tutte le maniere possibili, fra le tante, quelle in favore del nostro pianeta ché ormai molte persone hanno cominciato a capire i pericoli che nascono per numerose ragioni, come l'aumento delle temperature dei territori, dei mari e lo scioglimento dei ghiacci. Però molti di noi, anche i più giovani, ancora non hanno un'idea di cosa potremmo fare perché abbiamo abitudini non ottimali, ormai divenute innate, che a loro volta potrebbero essere modificate in meglio.

 

E' da poco tempo, cioè da non più di 3 anni, che si parla ovunque di gravi problemi ambientali e tutti noi ne siamo colpiti e spesso increduli sulla gravità della situazione. Quest'anno con il G20 in Italia e il COP26 in Scozia da poco completato con l'importante co-direzione del nostro Presidente del Consiglio Draghi, abbiamo ascoltato TV e radio, letto ovunque su ogni tipo di stampa ciò che gli Stati nel mondo devono fare per salvare il Pianeta. E ci auguriamo che realizzino i programmi che hanno stabilito senza ulteriori ritardi anche perché molti giovani e meno giovani hanno criticato i risultati troppo timidi e incompleti.

Personalmente sono però convinto che anche noi cittadini comuni possiamo dare una "grande mano" migliorando i comportamenti personali e cercando di condividere con altri questi passi in avanti con la possibilità di migliorare la nostra cultura ecologica con lo scopo ultimo di poter premere sui "decisori" non ancora convinti (alcuni di sicuro volutamente per motivi di interesse).

 

E' per questo che vi racconterò ciò che ho cercato di fare durante una buona parte della vita a partire dagli anni 70. Non sono state unicamente iniziative personali perché si sono presentate fortunate circostanze da me vissute le quali mi hanno aiutato o che ho costruito durante e grazie al lavoro. Ve ne elenco alcune:

- durante la guerra 1940-45 avevamo sofferto una fame nera quindi imparato a non gettare nei rifiuti i rimasugli dei pasti e quelli delle verdure e simili della loro preparazione (es: il verde esterno delle carote come insalata dato che quella vera non era spesso disponibile); ci eravamo nutriti con poca carne bovina, suina, pollame e pesce per la loro limitata disponibilità e prezzi elevati (la famosa borsa nera)

- più tardi l'amore per il verde mi ha permesso di aspirare e realizzare l'abitazione con un giardino ed imparare a curarlo, piantarvi numerosi alberi, anche da frutta, fare un piccolo orto, seguire le evoluzioni del tempo atmosferico per risparmiare acqua degli

innaffiamenti manuali.

- nel 1980 mia moglie ed io collaborammo con un amico architetto per coibentare la casa molto più delle tecniche costruttive di quel periodo con un progetto che comprendeva anche l'istallazione di pannelli solari termici (alla prima misurazione la classe abitativa è risultata "E" mentre tutte le costruzioni del 1980 erano tutte in classe G).

 

E continuo a raccontare.

Nel gennaio 1969 sono venuto ad abitare a Rodano, piccolo comune agricolo di circa 1800 abitanti. Il comune cominciò ad ingrandirsi in un nuovo quartiere-frazione chiamato Millepini. Dopo molti anni di sindaci e giunte democristiane, le elezioni del 1970 furono vinte da una coalizione PCI-PSI ed il nuovo sindaco comunista (fervente cattolico!) trovò molta "confusione e ambiguità" nella documentazione degli accordi con alcune imprese industriali che si erano istallate negli anni precedenti nel territorio comunale (il più tardi chiamato polo chimico di Rodano). Eravamo ancora pochi ed il sindaco chiese ad alcuni cittadini volenterosi, fra i quali il sottoscritto di aiutarlo a fare chiarezza. Lo spunto per queste ricerche nacque in effetti dal fatto che, anche durante l'inizio della primavera/estate aleggiava, unicamente sul nostro Comune, una nebbiolina puzzolente. Fu così che mi avvicinai per la prima volta ai problemi ambientali.

 

Del progetto della nuova casa unifamiliare ho appena detto ed ho continuato ad occupami di problemi di risparmio energetico anche nel lavoro perché avevo fondato un'impresa di consulenza aziendale e successivamente (a cavallo fra gli anni 80 e 90) anche un gruppo europeo di consulenza (GEIE) in 10 stati dell'Unione. E questo gruppo iniziò ad occuparsi sempre più di problemi di risparmio energetico come conseguenza dell'inquinamento grazie agli ingegneri e chimici del gruppo. Fra le consulenze più significative vi furono 3 progetti di 18 mesi ciascuno assegnati al gruppo dalla Commissione Europea ed un'altro dal Comune di Milano. Questo progetto prevedeva la sostituzione del carburante da gasolio a GPL o Metano nei motori di tutti gli autobus del servizio pubblico cittadino e i camion per la raccolta dei rifiuti (con velocità media ancora più bassa di quella degli autobus). Vorrei sottolineare che il gasolio prodotto e usato nei motori diesel di allora era molto più inquinante di quello attuale e conteneva anche molto zolfo. Potete immaginare la qualità degli scarichi di quegli automezzi !

La prima azione fu quella di organizzare a fine novembre 1969 una dimostrazione cittadina facendo venire un autobus della intera flotta di autobus a GPL di Vienna, un piccolo autobus GPL da Sorrento e un autobus misto gasolio/metano da Padova. I tre autobus meno inquinanti sostarono in alcuni punti strategici della città (davanti alla sede del Comune e alla Scala), di fianco al Duomo di fronte alla Rinascente e a Piazzale Lotto (San Siro) accanto alla stazione della metropolitana.

All'interno di quello austriaco feci istallare un pannello con filmato continuativo che illustrava e spiegava i vantaggi (ormai superati) per l'ambiente e la salute derivanti dall'uso di motori a gas. Questa dimostrazione durò 6 giorni ed ebbe molto successo

Mentre mi accingevo a mettere in atto la seconda azione, cioè collaborare con il Comune alla preparazione del decreto attuativo comunale sul programma di conversione dei motori dei bus della flotta ATM e dei camion per la raccolta dei rifiuti da diesel a gas, ci fu una crisi politica che interruppe questo processo.

Passò qualche mese e ripresi i contatti ma l'Assessore con il quale avevo collaborato fino allora era stato sostituito e la nuova giunta che comprendeva gli "Anziani" lo aveva escluso. Dopo una serie di ripetuti incontri in cui spiegai i contenuti del progetto questi nuovi responsabili non mi degnarono di concreta attenzione. Quindi abbandonai per non perdere tempo.

In quegli anni - ripeto - i problemi ambientali, del clima e della salute che ne derivavano quasi non esistevano nella cultura generale sia a livello politico che popolare, quindi non mi meravigliai molto perché le loro priorità erano altre. Tuttavia, quando nei primi anni 80 vi fu la famosa azione "Mani Pulite" a livello Paese, si scoprirono numerose magagne. Per esempio alcuni responsabili tecnici dell'ATM furono accusati e condannati di aver continuamente intascato laute mance dai fornitori del carburante gasolio. Infatti il nostro studio/progetto nelle loro mani era sparito.

 

Il lavoro di consulenza su questi problemi durò fino al mio auto-pensionamento nel 2006 a 75 anni.

Smisi di fare il consulente ma continuai per passione ad occuparmi sempre più di problemi legati al clima perché mi ero reso conto che solo i pochi addetti ai lavori, le cui attività e risultati di studiosi (università e aziende di ricercatori scientifici) continuavano ad essere spesso sconosciuti alla gente comune.

 

Divenni socio della famosa Casa della Cultura di Milano che non si era mai occupata di problemi ambientali e delle loro cause. Ottenni ascolto quindi organizzai incontri ed eventi con corsi di formazione, tavole rotonde con scienziati e specialisti provenienti da tutta Italia (Kyoto Club, QualEnergia, Legambiente, Aequilibria e altri specialisti). Naturalmente non vi era alcuna remunerazione per questa attività che fu estesa anche ad altri Comuni della Provincia (non era stata ancora creata il "fantasma" Città Metropolitana che solo da poco comincia a concretizzarsi realmente).

Ebbi l'idea di scrivere queste mie attività di acculturamento includendo una strategia di marketing (sottolineo che non si tratta di pubblicità con la quale molti la confondono) per aiutare le persone a capire meglio l'importanza. Ne parlai con un'amica di vecchia data eccellente prof ordinaria di Economia e Gestione delle Imprese, chiamata dall'Università di Roma ed insegnante in altre università. Anche lei non si era mai occupata di problemi di ambiente ma aderì con interesse alla mia idea. Così nel 2011 lo completammo ed io lo affidai all'Editore Franco Angeli che aveva già pubblicato precedentemente due miei libri di strategia di marketing. Però la persona Franco Angeli con il quale avevo sempre parlato direttamente, era mancato; e chi prendeva le decisioni di editare un nuovo libro non capì o si spaventò del titolo "Possiamo salvare l'Ambiente e la nostra Vita?" Mi fece intendere che eravamo esagerati e fuori di testa mettendo in campo persino la vita delle persone legate ai problemi ambientali.... Tutto ciò per ribadire che ancora all'inizio degli anni 10 troppe persone non avevano percepito la reale grave situazione del Pianeta. Così, dopo lunghe discussioni non andate a buon fine, lo facemmo pubblicare a nostre spese dal Gruppo Editoriale L'Espresso nel 2012 con buoni risultati da parte dei lettori nonostante nessuno dei due fossimo iscritti ad alcun "social".

Oltre a riferire le situazioni dell'ambiente e le prime decisioni per migliorarlo in una cinquantina di paesi nel continente americano, europeo, asiatico, mediorientale e africano, elencammo tutte le nuove tecniche di produzione di energie alternative non inquinanti e rinnovabili che si oppongono alla produzione di energia dalle tre fonti minerali produttrici di forti inquinanti (carbone, petrolio e gas naturale/metano) e CO2.

In quegli anni iniziò la disponibilità di pannelli fotovoltaici, allora a prezzi decisamente elevati. Nel corso della prima decade i prezzi diminuirono e fu offerta la possibilità di aggiungere il cosiddetto accumulo, cioè le batterie. Così nel 2017 feci istallare il tutto sul tetto della casa insieme e nuovi più efficaci pannelli solari termici; il complesso funziona molto bene con consistente risparmio della spesa di gas ed energia elettrica. La classe energetica è passata da "E" a "C" con i numeri dei consumi annuali molto vicini alla classe B.

 

In questi ultimi due tre anni i problemi ambientali sono divenuti per fortuna meglio conosciuti dal pubblico che si sta rendendo conto dei danni che le fonti fossili stanno facendo al pianeta, flora fauna, acque, e perfino alla vita di noi umani che siamo diventati a rischio. Tutto ciò grazie a scienziati, appassionati competenti, associazioni ambientaliste italiane e internazionali e a tutti i mezzi di seria comunicazione che ci martellano in ogni maniera.

A ciò si è aggiunta una mia grave limitazione uditiva dovuta all'età. Quindi ho dovuto decidere di interrompere o almeno di diminuire quasi del tutto la mia attività pubblica.

 

Come già detto all'inizio di questo lungo scritto, ritengo che i nostri comportamenti abituali, quelli del giorno per giorno, potrebbero ancora essere, se migliorati, un po' utili a molte persone. Mi riferisco a noi tutti in quanto consumatori di prodotti alimentari e di tutto ciò che riguarda i loro imballaggi e quelli di ogni oggetto necessario, l'uso di energie e dell'acqua, nonché l'uso dei mezzi di trasporto.

 

Alle già menzionate situazioni positive devo aggiungere un'altra fortuna. Il Comune di Rodano è tuttora piccolo (4600 abitanti). Ciò ha facilitato la creazione nei primissimi anni 80 un buon sistema di raccolta differenziata che al momento supera il 90% e che già ha un impatto positivo sui nostri comportamenti. L'elenco che segue non è assolutamente in ordine di importanza: tutti sono più o meno utili.

 

USI E RISPARMI DELLE ACQUE E DELLA CORRENTE ELETTRICA

Premessa: l'acqua di Rodano è ottima, appena calcarea, e non amiamo la frizzante.

·         in uno dei due balconi vi è una tettoietta para-pioggia dalla quale raccolgo l'acqua piovana con un paio di secchi che, quando sono pieni riempiono a loro volta numerose bottiglie di 1,5 e 2 litri monouso che invece sono divenute pluriuso proprio perché continuano a bagnare i vasi da fiori esterni ed interni alla casa. Si possono usare maniere simili in qualsiasi balcone o terrazza

·         quando mi lavo faccia, mani o denti, o quando lavo bicchieri e piccole stoviglie, l'apertura del getto d'acqua del rubinetto è sempre minima. E mentre mi insapono chiudo il rubinetto. Se si apre il rubinetto al massimo o forte, almeno il 70% di acqua è sprecato. E interrompo il getto mentre mi spazzolo i denti. Idem per la doccia.

·         è molto raro l'uso della vasca da bagno, forse un volta l'anno o anche meno. Uso solo doccia. Ciò significa una consistente diminuzione del consumo

·         le luci di casa non restano mai accese quando non servono, salvo qualche dimenticanza non voluta, e comunque stiamo molto attenti. Fin da quando sono apparse le lampadine a basso consumo esse hanno sostituito le vecchie, interne ed esterne; alcune delle nuove sono già state sostituite per aver completato la vita temporale prevista.

·         Da notare che tutte le attrezzature domestiche, compresi il piano cottura ed il forno, sono elettriche

 

 

RIFIUTI

 

L'impresa che gestisce la raccolta differenziata a Rodano ritira porta a porta i rifiuti domestici in giorni prefissati e con contenitori adatti a ciascun tipo di rifiuto forniti dal Comune. Questo è l'elenco: la frequenza di ritiri è una volta a settimana salvo pioggia per carta e cartoni e non disponibile in inverno per i vegetali

 

vegetali residui giardini

grandi bidoni o fascine

frazione secca non riciclabile

sacco o bidone rossi in attesa di futura assegnazione di contenitore speciale personale per calcolo informatico della tassa rifiuti

carta e cartoni

scatole o legati (no quando piove)

organico o umido

sacco biodegradabile nel bidone marrone

plastica, polistirolo puliti

sacco giallo

metalli e alluminio

" "

bottiglie ed altri imballaggi in vetro

bidone verde

 

 

I ritiri di ogni tipo di rifiuti sono stabiliti in 1 volta a settimana salvo l'organico 2 volte la settimana e i vegetali che sono interrotti nei 3 mesi invernali.

 

Il Comune ha anche organizzato un ottimo deposito per imballaggi di grande dimensione che comprende anche residui edilizi o simili, oli minerali e alimentari usati, lampadine lampade al neon, radio, TV e altre attrezzature elettriche ed elettroniche, ecc. il tutto in buona parte riciclabile.

 

Ebbene le abitudini della nostra casa sono tali che renderebbero eccessivi i ritiri settimanali. In generale i nostri bidoni, bidoncini e sacchi sono sempre pieni al massimo per cui i contenitori esposti per la raccolta porta a porta sono in media:

 

vegetali

1 volta a settimana solo durante la stagione autunnale causa grande superficie giardino e foglie di grandi/medi alberi (12) e grandi cespugli (5) più residui dell'orto, soprattutto secco non riciclabile. Totale annuo 12 volte

invece di 40

frazione non riciclabile

Totale medio annuo 24 volte invece di 52 con tendenza a diminuire

organico

40 volte circa invece di 104 all'anno perché la maggior parte va in concimaia; eccetto ossa di carne e simili non facilmente triturabili

carta e cartoni

15 volte anno; non 52

plastica

15-17 volte anno compreso i metalli, sempre non 52

vetri

10-12 volte l'anno, non 52

 

 

Io ritengo che il numero delle frequenze annuali potrebbe diminuire notevolmente se tutti noi riempissimo i contenitori al massimo. Invece ho personalmente accertato che l'abitudine è di esporli per ogni ritiro temporale del programma anche se non si riempiono sacchi e bidoni.

I decisori comunali non mettono in atto alcuna azione educativa (come fecero quelli ai primi stadi della raccolta differenziata) per ottimizzare le frequenze, cosa che potrebbe diminuire il traffico dei camion/comioncini ed anche la tassa rifiuti. E naturalmente l'impresa incaricata è ben felice di lavorare e conservare i suoi introiti che potrebbero invece essere investiti in mezzi di trasporto non inquinanti. A quando i camion e camioncini 100% elettrici ?

In alcuni Comuni italiani attenti ai nostri problemi le frequenze dei ritiri della raccolta differenziata sono già da tempo inferiori. A questo proposito suggerisco di leggere "NON BRUCIAMO IL FUTURO - la mia battaglia per l'Ambiente - una nuova politica, il futuro dell'Italia" ediz. 2014 di Rossano Ercolini, fondatore di Ambiente e Futuro, che nel 2013 ottenne il premio mondiale Golden Environmental Prize e fu ricevuto dal Presidente Obama.

Infine sono lieto di dirvi che, secondo miei calcoli abbastanza accurati, che la percentuale della raccolta differenziata della mia famiglia è certamente non inferiore al 97%.

 

ALIMENTAZIONE

 

Durante la guerra la mia famiglia ha sofferto, vi assicuro, una fame nera ed ho imparato a mangiare di tutto, anche cose che oggi chiunque aborrirebbe.

Inoltre sia io che mia moglie siamo stati educati da ottimi genitori i quali ci hanno insegnato che tutto ciò che si cucina deve essere consumato interamente e i rimasugli, ancora validi, non devono finire nel bidone dell'umido.

A Napoli, fino alla prima metà del XX secolo la popolazione era composta da pochi nobili possidenti ricchi, una ancor più limitata ricca borghesia, ed il numeroso povero e poverissimo popolino. Per quest'ultimo conservare e riutilizzare ciò che poteva (raramente) restare alla fine di ogni pasto, era normale. E' la famosa "frittata di maccheroni" del giorno dopo, di solito la pasta lunga al pomodoro della domenica, unita a qualche uovo, aggiungendo forse qualche sapore, così creando un ottimo piatto. Talmente buono che è entrato nei pasti dei ricchi napoletani e persino a casa reale con Franceschiello, l'ultimo re di Napoli.

Insieme a questa frittata numerosi altri piatti del popolo sono entrati nei menu dell'alta borghesia.

Un esempio è la pasta e fagioli che non ha niente a che vedere con le ottime paste e fagioli venete e toscane. Non entro nei particolari ma se la cosa vi incuriosisce (si mangia con la forchetta) andate su questo stesso sito sempre alla pagina Discussioni e cercate "ricette": è una delle prime. Forse sarà una sorpresa.

In conclusione zero rimasugli di pasti vanno alla raccolta differenziata, anche se è ben noto che numerose persone lo fanno in Italia, anche nel sud povero.

 

IN MEDIO STAT VIRTUS è il proverbio latino al quale ho fatto sempre riferimento nella vita; e ciò vale anche per il cibo. La guerra 1939-45 unita alla curiosità nei viaggi in molti paesi del mondo mi hanno insegnato a mangiare di tutto. Non sono vegetariano e tanto meno vegano (sottolineo che ho il massimo rispetto e non critico quelli che lo sono).

E' però importante fare scelte etiche senza denigrare cibi poveri e soprattutto evitare quelli che hanno un forte impatto ambientale nella loro produzione.

 

TRASPORTI

 

In questo settore devo ammettere di non essere il risparmiatore ideale, anche se da qualche anno a questa parte sono migliorato.

La ragione principale di queste mancanze è dovuta alla mia passione per i motori, fin da quando ero bambino.

Sono stato un appassionato motociclista (Vespa e Guzzi Custom 350 cc potenziata da un eccellente preparatore) e ho sempre cercato automobili particolari. In passato ho fatto qualche corsa in salita e guidare veloce mi è sempre piaciuto, ma sempre prudente e corretto. Ora posseggo ancora un'auto di grossa cilindrata a benzina che però percorre fra 1500 e 3500 Km/anno. E' un Euro2 e posso tuttora guidarla in centro città fino all'ottobre 2022; dal 2020 è registrata ASI (Automoto Storiche Italiane) e pur avendo percorso poco meno di 200.000 Km, la mantengo, e deve esserlo, in perfette condizioni. Per i chilometri indispensabili alla famiglia abbiamo una medio-piccola.

 

Ho sempre usato la bicicletta ove possibile e quando era opportuno e permesso dal tempo atmosferico anche i piedi per lunghe e medie passeggiate. Ora l'età mi aiuta meno.

 

Ritengo di aver finito di raccontarvi i miei comportamenti sempre con lo scopo di fare qualcosa in favore del Pianeta e di noi umani. Sono certo che molti fra i lettori che hanno avuto la pazienza di arrivare fino in fondo, penseranno che in alcuni comportamenti sono, non solo pignolo, ma esagerato, dato che vivo nell'Italia settentrionale dove non vi è penuria d'acqua - ma fino a quando? - mentre in altri territori del nostro Paese sta incrementando il numero di zone con l'acqua razionata.

Risparmiare sul consumo di gas (usato unicamente per il riscaldamento degli ambienti), sostinuendolo con energia solare ed elettrica in parte prodotte da pannelli solari termici e fotovoltaici, è certamente utile, così come ottimizzare la coibentazione della casa.

E ricordo che dall'inizio del 2021 lo si può fare con un rimborso importante se si riesce a migliorare di 2 punti la classe dell'edificio.

 

Idem per l'energia elettrica per l'uso dei grandi elettrodomestici in inverno quando non c'è molto sole, quindi non vi è auto produzione, è utile usarli dopo le ore 19 e prima delle 8 di mattina e durante i giorni festivi perché il costo è decisamente inferiore. Se tutti consumassimo la maggior parte dell'energia elettrica casalinga fuori delle ore lavorative, si darebbe una buona mano alla diminuzione della domanda globale di energia a livello nazionale.

Infine ritengo che, se ciascuno di noi tutti migliorasse i propri comportamenti come ho suggerito, probabilmente si accentuerebbe la nostra spontanea domanda dal basso ai nostri politici locali, regionali e governativi per far loro migliorare i loro comportamenti di "decisori" e "cassieri" in tutti i territori.

 

L'ultimissimo intervento riguarda questo stesso scritto. Il mio caro amico che a suo tempo ha creato questo piccolo sito, quando gli ho detto che forse questo sarebbe stato l'ultimo articolo che avrei scritto, lo ha chiamato "articolo di congedo". Però mi ha incoraggiato a non farlo....

Sarà così?.......da buon napoletano: e chi 'o ssàpe?

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SCENARI E PROSPETTIVE  DELL'ELETTRIFICAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO SU STRADA

 

Buone notizie su questo importante argomento !

Stamattina ho avuto il piacere di seguire un seminario dell'Università Bocconi . Perché importante? Tutti sappiamo molto bene che attualmente in Italia  quasi il 100% degli autobus di trasporto urbano ed extraurbano  (salvo alcuni a GPL o metano o misti) sono mossi da motori diesel, ben conosciuti come altamente inquinanti (polveri, CO2, ecc.).  

Sono stati presentati i risultati di uno studio particolareggiato del Green Economy Observatory dell'Università coadiuvato da altri enti importanti in cui sono stati esaminati e messi a confronto i costi e i benefici dei vari tipi di trazione di ciascun modello di motore, cioè Diesel, CNG (compressed natural gas, cioè metano), LNG (n. g. liquefatto), elettrico con batterie, H2 (Idrogeno). In particolare sono stati esaminati i costi (problemi finanziari, acquisto, manutenzione, ricambi, durata ammortizzabile, batterie e nuovi depositi di produzione di energia per i bus elettrici). In particolare per i bus di 8, 12 e 18 metri di lunghezza.

Nell'esame dei costi non sono stati inclusi i risparmi negli anni a venire della diminuzione delle spese sanitarie nazionali per malattie polmonari e cardiache (ospedaliere, decessi, ecc.). Cosa molto importante che potrà dare certamente un impulso alla sostituzione dei bus diesel.

E' stato fatto anche un breve aggiornamento della situazione negli USA, Messico, Brasile, Cile, nonché delle azioni che la Commissione UE ha completato e sta facendo con nuove direttive e regolamenti; unite alle azioni di alcuni stati componenti. 

Alla discussione succeduta alla presentazione del progetto sui passi già fatti ed in corso in Italia hanno partecipato numerosi esperti e scienziati  e responsabili di enti ed aziende di trasporto urbano (coordinatore Bocconi , Ministero Infrastrutture e Trasporti, UITP (Unione Italiana Trasportatori Pubblici), ATM di Milano, ATI di Genova e e-City di ENEL.  

In conclusione dobbiamo essere grati a tutte le persone ed enti che stanno lavorando alacremente per diminuire l'inquinamento urbano ed extraurbano in Italia. Il Direttore Generale di ATM ha affermato che nel 2030 il 100% degli autobus milanesi saranno elettrici.

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