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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 05/07/2011 @ 16:38:44, in H) Rodano, cliccato 802 volte)
PILLOLE RODANESI 4
 
1) Anche quest’anno abbiamo ricevuto l’invito al pagamento della TARSU. Di solito si pagava a fine settembre e c’era l’opzione di pagarla in 4 rate ogni due mesi. Stavolta invece :
-          (per me) è aumentata di 37 €
-          si può pagare solo in due rate
-          è apparsa una voce che si chiama tassa “ex ECA”
-          Invece di Equitalia è il Comune direttamente che riceverà l’importo; di solito ciò comporta il risparmio della provvigione destinata all’esattore quindi in teoria il Comune avrebbe dovuto incassare di più; la differenza però non ce l’ha scalata
 
2) Non si capisce perché l’attraversamento della strada per il ricongiungimento della recente pista ciclo pedonale di Millepini con la vecchia pista per Lucino in corrispondenza della rotonda che porta anche a Cassignaniga è stato dipinto di azzurro come gli altri attraversamenti pedonali. Le piste ciclabili o ciclopedonali a Rodano sono tutte rosse o semplicemente asfaltate come la vecchia. Forse in quel punto la pista è solo pedonale, quindi i ciclisti non hanno la precedenza? Vorrei i vostri lumi, grazie.
 
3) Sempre a proposito di piste ciclabili: sulla stessa recente pista ciclabile di via delle Querce-via Palermo, in corrispondenza degli ingressi veicolari alle abitazioni sono stati istallati due cartelli per ogni verso in cui si avvisa che in quel tratto di 3-4 metri la pista è interrotta e poi un secondo cartello che informa che il divieto di circolazione è terminato. Quanto costano questi cartelli inutili?....e noi paghiamo!
 
4) Nonostante le estirpazioni di molti alberi fra i quali numerosi tigli in anni recenti, alcuni di questi sono ancora vivi e vegeti (ne è rimasto uno solo a via Palermo e si vede benissimo. L’allora sindaco Marazzi mi disse che era necessario sostituire gli alberi con altri che avevano bisogno di minore manutenzione. A parte il fatto che tutti indistintamente gli alberi hanno sempre bisogno di essere curati, i tigli in particolare hanno la nota caratteristica che alla loro base crescono dei rigetti, chiamati polloni. Li si eliminano (manutenzione) perché essi tolgono forza alla crescita dell’albero, ed è necessario farlo se i tigli sono stati piantati sui marciapiedi perché darebbero fastidio al passaggio dei pedoni.; ma se essi sono in aree erbose, come in numerosi siti a Rodano, li si potrebbero lasciare con i seguenti risultati:
     -     i polloni crescono e si uniscono alla chioma formando un piacevole muro verde che
           fa’ più ombra, e d’estate è un vantaggio
-          minor lavoro di manutenzione 3-4 volte l’anno = maggior risparmio per l’amministrazione comunale che noi paghiamo
-          minore altezza dell’albero nel tempo, quindi ancora minor lavoro di manutenzione che noi paghiamo
Piuttosto chi fa’ la manutenzione dovrebbe eliminare i polloni di altri alberi innestati come p.e. i ciliegi da fiore (con le foglie rosse) che sono stati piantati sui marciapiedi. Questi polloni sono brutti perché crescono lungo tutto il tronco, hanno le foglie verdi e danno fastidio ai passanti
 
5) Non so se succede in altre località di Rodano, ma vicino a dove abito (via delle Querce) hanno costruito quattro complessi di appartamenti per un totale di circa 96 famiglie. Prima del loro arrivo la mattina si dormiva bene; poi troppo spesso, cioè in pratica tutti i giorni, dalle 6.30 in poi suonano numerose sirene antifurto che francamente danno fastidio ai vicini, me compreso. Qualche volta sono stato attento e le ho contate: fra le 6.30 e le 8, hanno suonato ciascuna per almeno 15 secondi o più: erano 6.. Successivamente durante il corso di tutta la giornata, con punte la sera al ritorno dal lavoro, suonano ancora per la nostra delizia. Non so come si può rimediare, ma qualcuno del Comune se ne dovrebbe occupare e avvisare i “suonatori” di evitare queste noie recate ai vicini.
 
6) Sull’ultimo InformaRodano c’era un articoletto con una raccomandazione dell’amministrazione comunale indirizzata ai proprietari di cani portati dai loro padroni a passeggiare lungo la pista (rossa) ciclo-pedonale di Millepini lungo la roggia Calchera, quella lungo la strada provinciale che porta a Cassignaniga. La raccomandazione era di non portarli là perché le parti erbose ai fianchi della pista sono pieni di escrementi; ed in quelle stesse parti erbose camminano e corrono bambini. La raccomandazione vale anche per tutti i marciapiedi dell’intera Rodano dove occorre fare lo slalom per evitare i regali più o meno grandi dei nostri amici a 4 zampe?
Non basta raccomandare, come previsto dalla legge e dai regolamenti di raccogliere gli escrementi? E poi perché non fare controlli e multare chi non fa il suo dovere di cittadino civile? Mi potete rispondere – giustamente - che i vigili sono pochi e hanno ben altro da fare. Ebbene, perché non nominare dei cittadini controllori che almeno contestino l’infrazione? Quando abitavo a Milano da 1958 al 1961 esistevano i “probi viri” che prestavano giuramento e avevano il potere di contestare infrazioni di molti generi, compreso i divieti di sosta o simili.
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Di Gennaro Aprea (del 26/06/2011 @ 17:09:34, in L) Zero-carbonio, cliccato 717 volte)
ANCORA RIFIUTI A NAPOLI
 
Qualche giorno fa un mo cugino napoletano mi ha inviato un video che è un esempio ed una dimostrazione di cosa stanno facendo numerose persone (ricordo la frase del Presidente del Consiglio dei Ministri dopo la perdita alle elezioni amministrative: “napoletani la pagherete cara!” o giù di lì) per boicottare il nuovo Sindaco Luigi De Magistris, ai quali si è aggiunta la Lega Nord, come ben sapete..
Abbiamo sentito e visto in televisione i distruttori di sacchi e piromani coperti da cappucci per non farsi riconoscere, pagati da politici e/o mafiosi, ai quali si sono aggiunti  numerosi cittadini esasperati.
Perciò vi racconto cosa si vede in quel video (se qualcuno lo vuole - circa 6 minuti - lo posso mandare via e-mail). La ripresa è stata realizzata dall’alto, probabilmente da una finestra di una casa privata.
-          località: una strada non identificata di Napoli con un mucchio di rifiuti urbani in parte sul marciapiedi intorno a dei cassonetti pieni e in parte sulla strada stessa
-          ore di notte profonda, senza passaggio di pedoni o veicoli
-          arriva un carrello con benna di carico seguito da un camion che dovrebbe ricevere i rifiuti raccolti dal carrello
-          il camion si ferma ed il carrello inizia ad operare: raccoglie i rifiuti sulla strada e, invece di versarli nel cassone del camion, li ammonticchia sopra il mucchio del marciapiede; questa operazione continua per vari minuti; poi il carrello solleva i cassonetti (5 o 6) e li svuota sullo stesso mucchio che aumenta di volume; il camion è sempre fermo e vuoto
-          dopo qualche minuto l’operazione boicottaggio è terminata ed i due automezzi si allontanano
A seguito di alcune conversazioni telefoniche con le quali ho commentato il fatto con mio cugino ed un’altra cugina, quest’ultima mi ha invitato a scrivere una lettera a De Magistris i cui vi allego copia qui di seguito:
 
Rodano, 25 giugno 2011
 
Egregio Signor
Dr. Luigi De Magistris
Sindaco di Napoli
 
 
Egregio Signor Sindaco,
sono un napoletano emigrato al Nord da molto tempo che si occupa di energia da 55 anni e di ambiente da più di 30. Sono stato Assessore all’Ecologia nel mio piccolo Comune in Provincia di Milano (4500 abitanti) che ha raggiunto il 75% di raccolta differenziata (per noi sono stati necessari 10 anni per arrivare al 50% partendo da zero), come d’altra parte sono riusciti a fare – anche meglio - numerosi altri Comuni del napoletano e della Campania.
Ho molto a cuore la situazione di Napoli e sono toccato penosamente dalla situazione attuale e per tutte le conseguenze negative perché amo la nostra città pur vivendo lontano.
Mi permetto quindi di fare alcuni commenti, anche critici, su ciò che si potrebbe e dovrebbe fare.
1)      mi rendo perfettamente conto che ella è pesantemente boicottato da più parti per ragioni politiche e dalla camorra e suoi accoliti
2)      sono stato sorpreso dalla sua iniziale dichiarazione dei 5 giorni; non avrebbe dovuto dire niente: penso che in questi casi non si può più parlare di cifre perché sembra che si continui a fare politica elettoralistica alla Berlusconi. Invece occorre parlare di cose concrete, perché togliere i rifiuti è impossibile da realizzare in pochi giorni…e doveva immaginarselo. Forse è stato mal consigliato
3)      La mia esperienza nel campo mi porta a dire che in Italia la maggior parte delle persone che si occupano direttamente o indirettamente di questo settore, cominciando dai dirigenti collaboratori dei Sindaci all’interno di ogni Comune, conosca poco, anche per provincialismo  – o per mancanza di voglia di conoscere – le realtà virtuose che hanno risolto il problema dell’aumento dei rifiuti in molti posti nel mondo, dovuto all’eccesso dei consumi provocato dalla comunicazione di marketing che ha spinto e spinge il consumatore ad acquistare e a sprecare.
4)      Pochi esempi europei. In Italia la grande maggioranza dei rifiuti è smaltito in discariche. In Svizzera non esistono discariche; il 100% del “secco”, cioè della parte non riciclabile, è un ottimo combustibile per produrre energia calorica per il riscaldamento o la produzione di energia elettrica nei numerosi termovalorizzatori senza che ciò provochi alcun inquinamento perché la tecnologia avanzata ha risolto questi problemi; naturalmente ciò si può fare se la indispensabile raccolta differenziata è attivata al meglio con alte percentuali; il pagamento della TARSU è commisurata alla quantità di rifiuti conferita dai cittadini ai raccoglitori, i quali considerano anche la frequenza ed il volume dei rifiuti ritirati. Situazioni simili esistono anche in Germania, Svezia ed in altri paesi virtuosi. Quindi quei cittadini hanno tutto l’intereresse a diminuire i rifiuti (al limite numerose persone creano il “compost” sui balconi con i loro rifiuti organici/umido” per concimare i propri fiori); per non parlare degli imballaggi (quanti sono quelli inutili nei nostri acquisti!). I risultati sono una netta diminuzione dei volumi e del peso dei rifiuti e quindi dei costi per le aziende di raccolta che significa diminuzione di quelli comunali.
5)      Nel mio Comune, dove si paga secondo la legge italiana dei mq, quando fu raggiunta la quota del 50% di differenziata, la TARSU fu diminuita del 40% ed oggi, pur essendo aumentata, pago 567 Euro l’anno contro 1,5 milioni di lire di 15 anni fa per 400 mq di abitazione e box con 800 di giardino. La ragione è che il Comune vende le materie seconde della differenziata e incassa denaro per le casse comunali.
È chiaro che per fare questo è necessaria la cultura che nessuno dei suoi predecessori ha avuto e riversato sui cittadini, quei napoletani che l’hanno giustamente votato e che ora hanno cominciato anche a criticarla. Mi rendo conto che un progetto del genere non sia facile da realizzare, però è assolutamente necessario pensare in grande, subito. E lo si può fare a Napoli.
Se fossi più giovane – ho 80 anni – le proporrei di darle un mio contributo gratis.
Le auguro tutto il bene ed il successo possibile e la saluto cordialmente.
                                                                                 
Gennaro Aprea
 
Per concludere ho due sottolineature da fare:
1)     i miei due cugini napoletan i che si occupano e si preoccupano di questa situazione nella città dove vivono, non sapevano niente della Svizzera, Germania, ecc. e nessuno dei loro conoscenti ne sa niente
2)     se avessi la possibilità, soprattutto finanziaria, noleggerei alcuni grossi camion per riempirli dei rifiuti industriali nocivi e pericolosi che gli industriali della Padania hanno trasportato e abbandonato sui terreni agricoli campani avvelenandoli, terreni dove si coltivano frutta, verdura, erba che è il foraggio dei bovini (compresi i bufali) che producono latte con i quali si fanno formaggi, compresa la mozzarella che poi viene acquistata e gustata anche dai padani
 
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Di Gennaro Aprea (del 19/06/2011 @ 19:36:30, in L) Zero-carbonio, cliccato 673 volte)
CHI SA QUALCOSA DI ENERGIA?
 
Stamattina a Radio 3 ho sentito, come quasi ogni giorno riesco a fare, Prima Pagina con il giornalista di turno settimanale Gianni Barbaceto del Fatto Quotidiano. Dopo la consueta rassegna si sono avvicendati gli ascoltatori che pongono domande o commentano i fatti de giorno.
 Uno di essi (non ho afferrato il suo nome) ha affermato che a partire da domani a Vienna numerosi rappresentanti dei governi europei ed extraeuropei, discuteranno per 4 giorni i problemi del futuro dell’energia nel mondo dopo che numerosi stati hanno deciso direttamente o su “istanza dei cittadini”, che il nucleare non sarà la fonte energetica che farà diminuire l’uso delle altre fonti inquinanti (carbone, petrolio e gas) e quindi l’aumento delle malattie mortali e del grave deterioramento del clima con l’aumento della temperatura terrestre. L’ascoltatore ha affermato che i giornali e gli altri media non ne avevano parlato ed anche Barbaceto ha confermato di non aver notato sui giornali odierni alcun accenno. Ma la cosa più grave – ha detto l’ascoltatore - è che nessun rappresentante del governo italiano sarà presente; solo un ricercatore dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) che sicuramente non può sostituire né intervenire al posto di alcun rappresentante dell’Esecutivo.
Si vedrà se i media domani diranno qualcosa ma, così come lo abbiamo appreso, è manifestamente un’assenza grave di una maggioranza di governo che discuta su ministeri al nord oppure no…..e di altre cose meno importanti per tutti noi..
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