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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 22/01/2011 @ 18:08:19, in F) Questa è l'Italia, cliccato 1044 volte)
COME SONO BRAVI I NOSTRI LEGISLATORI !
 
 
Oggi mi hanno rinnovato il permesso di guidare automobile e moto, cioè la patente.
Voi direte: e cosa c’è di strano?
Poco o nulla in fondo però..…però…
Salvo errore, in agosto del 2010 i nostri legislatori hanno fatto un’ennesima modifica del Codice della Strada – tante in questi ultimi anni – che riguarda il rinnovo della patente di guida alle persone più anziane.
Io sono pressoché ottantenne e, per quelli come me per i quali finora il rinnovo era triennale, si sono inventati un’altro grande esempio di burocrazia che mette, fra l’altro, le mani nelle tasche degli italiani, la maggior parte dei quali in questo caso sono pensionati.
Se ci pensate un momento, le pensioni aumentano, non tutti gli anni, di pochi Euro al mese, mentre i prezzi dei beni alimentari e non, e le tariffe dei prestatori di servizi (trasporti pubblici, idraulici, falegnami, elettricisti, avvocati, commercialisti e altri professionisti, ecc.) non tengono conto di questa “nostra” situazione.
Ma veniamo al punto. La mia patente scadeva il 14 gennaio di quest’anno. Nonostante io mi tenga abitualmente al corrente di ciò che accade, non avevo visto sui vari giornali questa ennesima modifica del Codice della Strada, probabilmente perché quelli non specializzati non sono interessati a riportare questo tipo di notizie, dato che le modifiche sono diventate un’abitudine corrente, cioè non vale la pena di comunicarle alla gente.
Sono quindi andato alla solita Agenzia di pratiche automobilistiche ai primissimi di dicembre 2010, cioè circa un mese e mezzo prima della scadenza. Sono stato accolto come sempre con gentilezza, ma: “Siamo spiacenti; questa volta non potrà fare la visita presso di noi perché lei è ormai ottantenne e la visita deve essere fatta dalla ‘Commissione Medica’ presso la ASL di Milano….” . “presso la Asl? - rispondo io – ma allora posso andare presso quella di Pioltello da dove dipende il mio Comune…”Non so, veda lei, ma le dico subito che non riuscirà ad avere la visita a breve termine…..”
Vado alla ASL di Pioltello, naturalmente in auto quindi inquino di più, faccio la fila e allo sportello, gentilissimi, mi dicono che loro non sono autorizzati e che devo andare alla ASL di Milano, Quindi sono costretto a ritornare alla Agenzia, sempre in auto, per pagare (€80,00 tutto compreso) e dare le fotocopie della Patente e del Codice Fiscale, così ottengo, grazie ai loro buoni auspici, la visita per oggi 22 gennaio. Scopro anche che a Milano ci sono solo 2 ASL che operano per queste visite, una per i milanesi e la seconda per quelli della Provincia, che è il mio caso.
Dopo qualche giorno vado all’agenzia per ritirare un mucchio di documenti e attestati di pagamento più una marca da bollo da presentare alla Commissione Medica.
Nei settimana di fermo, ho avuto un’autista molto brava che è mia moglie.
Finalmente arriva il giorno della visita. Dopo una fila abbastanza breve (3/4 d’ora) vengo chiamato, non senza aver compilato precedentemente un questionario in cui dichiaro che non ho malattie gravi tipo diabete, pazzia, precedente infarto, operazione cardochirurgica, angina, aneurisma, malattie alla tiroide e altre, tipo alcolismo, assunzione di droghe, e ancora 7 domande di cui vi faccio grazia . Ovviamente ci sono quelle sui disturbi alla vista e all’udito, e la pressione del sangue, cosa più che abituale per le persone che hanno passato i 50-60 anni.
La Commissione Medica è formata da 5 persone:
-          un medico militare Ten. Colonnello in Servizio Permanente Effettivo
-          un medico Dirigente della ASL
-          un secondo Dirigente della ASL
-          un medico Geriatra
-          un Ingegnere della Motorizzazione
Mi sottopongono ad alcuni esami (vista con senso cromatico, campo visivo e senso stereoscopico, e udito), ma non al controllo dei riflessi che mi sembrerebbe importante.
Non mi hanno chiesto se mi avevano mai tolto dei punti dalla patente, né l’Attestato dello Stato di Rischio rilasciato dalla mia assicurazione nel quale si evidenzia se ho avuto incidenti negli ultimi 6 anni (che avevo portato con me) dicendo che loro sono solo medici (non è vero perché c’è anche l’ingegnere della Motorizzazione) e non gli interessano le assicurazioni o altre informazioni.
Morale e conclusioni.
a)     questa visita è più o meno come quella cui ero sottoposto negli anni passati presso l’Agenzia; potevano semplicemente aumentare i controlli, compreso quelli che a loro non interessavano perché erano solo medici. Oppure non si fidano di eventuali inciuci dei medici delle Agenzie? Oppure dovevano dare del lavoro a più medici ed affini?
b)     la patente agli ottantenni viene rinnovata per non più di due anni quindi fanno spendere di più a noi per “inventare” una nuova entità e “mantenere” così più medici e ingegneri della motorizzazione
c)      non conoscono le statistiche che dicono che la grande maggioranza degli incidenti (mortali e non) avvengono a causa di giovani che non sanno guidare o non hanno sufficiente esperienza e responsabilità come noi; i quali giovani sono talmente fuori di testa che bevono, si drogano, corrono velocissimi e, se hanno un disturbo come l’epilessia o altre patologie che potrebbero influenzare la loro capacità di guida, non lo vengono a dire alla Commissione Medica, anche perché in molti casi non sanno di avere queste patologie o non si sono mai accorti di averle 
d)     Infine, perché non spendono meglio i nostri denari per aumentare i controlli ?
e)     Quante altre Commissioni mediche creeranno visto che la percentuale di anziani aumenta in Italia ed in altri paesi europei?sulle strade come succede in tutti gli altri paesi del mondo?
 
Allora, come la mettiamo? Io suggerisco che facciano al più presto un'altra modifica al Codice della Strada, tanto, una più una meno, non costa niente. Questa modifica dovrebbe stabilire controlli ai giovani ogni anno, soprattutto ai neo patentati, anche per accertare se non hanno avuto incidenti, ed almeno fino ad una anzianità di patente di 5 anni, poi ogni 5 anni fino ai 60 anni. E i controlli dovrebbero comprendere la storia dei punti della patente e quella dell’assicurazione del veicolo/i che guidano. E questi controllori dovrebbero essere distaccati presso le Agenzie
A questo punto lasciatemi dire che i nostri legislatori sono proprio degli incompetenti....però la maggior parte degli italiani li ha votati su “imposizione” dei partiti.
 
Italiani! Imparate a conoscere chi votate (cioè il loro programma preciso) prima di votare, e di seguire la loro attività mentre stanno e lavorano (?) in Parlamento pagati bene, anzi troppo ben pagati, sperando che siano presto anche molti di meno.
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Di Gennaro Aprea (del 19/01/2011 @ 10:58:23, in F) Questa è l'Italia, cliccato 632 volte)
BUROCRAZIA GENTILE DEL SSN
 
Qualche giorno fa, scivolando malamente, sono caduto con tutto il peso del corpo sul pollice sinistro e ciò mi ha dato molto fastidio perché sono mancino. Di conseguenza, dopo pochi minuti è diventato come un peperone, prima rosso. poi viola, senza poterlo più utilizzare.
Il medico di base che ho avuto la fortuna di vedere quasi subito dopo, mi ha consigliato di andare al Pronto Soccorso del più vicino ospedale.
Ci sono andato la mattina dopo perché ormai era buio e c’era nebbia fitta dalle mie parti.
Appena arrivato mi sono avvicinato allo sportello che ha voluto la tessera del Servizio Sanitario Nazionale e l’infermiere al di là del vetro mi ha detto di accomodarmi ché mi avrebbe chiamato.
Dopo circa un quarto d’ora mi ha chiamato e mi ha ridetto di accomodarmi nel suo ufficio (quello al di là del vetro dello sportello) ed ho atteso un altro quarto d’ora.
Poi è venuto e mi ha chiesto tutte le generalità che ha scritto sul PC e mi ha detto di rimanere seduto finché non mi avesse chiamato il dottore che stava nella stanza adiacente, impegnato con altri infortunati.
Dopo un altro quarto d’ora il medico mi ha chiamato ed ha osservato il ditone chiedendomi di muovere le falangi, cosa che io ho tentato di fare invano perché era gonfio e dolorante, nonostante la sera prima avessi raffreddato il dito con le comode buste che contengono un liquido che si raffredda nel congelatore. Sentenza: forse è rotto.  Ed ha compilato un altro modulo intitolato “Riage di Pronto Soccorso” in cui sono stato “classificato” di colore verde perché avevo diritto alle cure prestate dopo i casi più urgenti - il rosso ha priorità assoluta e per il giallo c’è il massimo impegno per ridurre l’attesa.
Poiè arrivata una gentilissima infermiera che mi ha indicato un slargo in fondo a un corridoio dove c’erano delle poltroncine, invitandomi ad accomodarmi
Mi hanno raggiunto altri due infortunati ai quali era stata somministrata la stessa gentile procedura ed abbiamo aspettato: mezz’ora.
Poi è ritornata e ci detto di seguirla in un’altra sala a circa 15 metri di cammino dal punto di partenza dove c’erano altre poltroncine dove naturalmente ci ha detto di accomodarci, ché saremmo stati chiamati.
Dopo poco si unita a noi una quarta persona infortunata.
Ho notato che c’era un solo infortunato rosso su una barella che ha aspettato più di noi nonostante fosse arrivato prima.
Dopo altri 20 minuti è uscita un’altra infermiera chiedendo se venivamo dal Pronto Soccorso o dalla ASL. Alla nostra risposta “Pronto Soccorso” uno di noi ha chiesto le ragioni di questa domanda. Risposta: “siamo in due a fare le radiografie; uno è addetto al P. S., il secondo alla ASL”. Mio commento: “se ci sono due persone della ASL e dieci del P.S.,  le radiografie sono eseguite solo dalla persona che si occupa del P.S. oppure ambedue fanno le radiografie per il P.S.?....un breve segno di assenso ma nessuna risposta verbale ed è rientrata.
Poi ci ha chiamato uno per volta (ovviamente) io per primo, e ci ha fatto le radiografie.
Infine – ma mica tanto alla fine – ci ha riaccompagnato alla precedente area di sosta e ci ha detto di accomodarci e di attendere.
Dato che la cosa si faceva lunga, abbiamo cominciato a parlare fra di noi e, a furia di raccontarci le disgrazie che ci erano capitate, siamo diventati quasi amici
Dopo altri buoni 40 minuti, un nuovo medico ci ha chiamato uno per volta nello stesso ordine, cioè io per primo, e ci ha dato il referto verbale.
Per quanto mi riguardava, per fortuna il pollice non era rotto. Gli altri, tutti “verdi” come me, si sono riaccomodati in attesa di ulteriore chiamata che finalmente è arrivata. Però questa volta sono stato l’ultimo ad essere chiamato e finalmente un terzo medico mi ha consegnato altri tre fogli che costituiscono il “Verbale di P. S.” ed il “Referto di consulenza” con le cose da fare (medicine e raffreddamento del dito) il tutto per 5 giorni. Poi mi ha fatto una splendida fasciatura da conservare per gli stessi 5 giorni. “Alla fine – mi ha detto - il dito sarà ancora blu, ma non ci faccia caso; faccia un po’ di esercizi…ha avuto comunque una bella botta”. Finalmente sono uscito con una cartellina contenente 6 fogli, compreso quello della privacy)
Erano passate 4 ore abbondanti ed eravamo 4 verdi e 1 rosso.
Hanno partecipato 3 infermieri e 3 medici, quasi tutti gentilissimi.
Abbiamo un Servizio Sanitario Nazionale eccellente.
Se mi dovesse capitare una cosa simile, mi procurerò prima un apparecchio portatile
per le radiografie, chissà se questa soluzione non farebbe risparmiare tempo, medici infermieri e denaro al SSN ….
A proposito: non ho pagato niente, neanche il ticket !
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Di Gennaro Aprea (del 15/01/2011 @ 23:22:18, in L) Zero-carbonio, cliccato 580 volte)
LA COMPAGNIA DEGLI UOMINI
 
Durante questa settimana che sta per finire ho avuto l’opportunità di imparare qualcosa in più, prima assistendo ad un incontro pubblico e poi al dramma teatrale di cui si era discusso nell’incontro.
Si è trattato della “commedia”, così la chiama l’autore inglese vivente Edward Bond che ha scritto questa opera teatrale, intitolata appunto “La compagnia degli uomini”. Non è uno spettacolo divertente, anche se in alcune scene le battute degli attori – tutti indistintamente bravissimi -  spingono ad una risata. È qualcosa di veramente drammatico perché descrive la crisi del capitalismo utilizzando dei personaggi che tramano fra di loro e gli uni contro gli altri, fino a rendersi i peggiori aguzzini di se stessi, in un ambiente scuro e pieno di dolorosa durezza. Questo dramma è stato scritto nel 1989 (in piena età Thatcher) ma è di un’attualità sorprendente.
In uno scritto che Bond ha preparato per Il Piccolo Teatro Grassi di Milano dove è stata rappresentata la prima di questa opera, l’autore dice fra l’altro:
 
<……È uno shock riscontrare come l’attuale crisi del capitalismo non sia stata prodotta dai suoi nemici ”ufficiali”, la classe operaia, i poveri, gli anarchici, “le classi sovversive”. È stata causata dai capitalisti stessi. I banchieri si sono comportati come un’infiltrazione mafiosa ai danni di quella democrazia che la proteggeva. Tale cancro ha ricattato la gente, quasi avesse sequestrato intere comunità.
Ciò è già sufficientemente sgradevole. Ma lo shock ancora maggiore è riscontrare come i capitalisti siano i peggiori vandali che abbiano mai saccheggiato terra e oceani. Si sono dati alla razzia per ottenere le materie prime che hanno poi trasformato in quei prodotti responsabili dell’inquinamento ai loro stessi danni.
Hanno contaminato persino i cieli, trasformando gli elementi in una furia di tempeste, alluvioni e uragani.
Come può sopravvivere una società che si fondi su una distruzione simile?.....>
 
All’incontro di lunedì 10 gennaio sono intervenuti 6 personaggi i quali hanno ragionato su come il teatro possa influire e dare spunto a qualcosa di molto importante alla quale pensare. Il titolo provocatorio dell’incontro era infatti “L’industria al tramonto? Economia, etica, teatro”
Il primo a parlare è stato Sergio Escobar Direttore del Piccolo Teatro; poi è intervenuto Luca Ronconi il Regista che si è assentato presto perché aveva la prova generale. Gianni Riotta, Direttore del Sole-24 Ore ha in un certo senso condotto l’incontro e, dopo di lui, Corrado Passera Consigliere Delegato di Banca Intesa, Ivan Lo Bello Presidente della Confindustria Sicilia (fra i migliori) ed infine Marco Vitale Economista.
Dentro di me li ho ringraziati molto per quanto hanno detto di istruttivo, stimolante ed estremamente interessante. Dopo aver esaminato ampiamente la situazione, per esempio il rimpicciolimento quantitativo del ceto medio e l’aumento dei poveri, il benessere decrescente soprattutto per i giovani, la corruzione ormai globale, hanno “azzardato” alcune soluzioni, cioè la necessità di una responsabilità sociale che si è ormai persa, l’urgente esigenza di nuovi valori che siano collettivi, sottolineando i consumi eccessivi e gli sprechi, ribadendo il bisogno di una riforma del mercato dove sono assolutamente necessari regole e controlli, l’urgente necessità di salvaguardare l’ambiente che ci circonda, ecc. insomma hanno messo in evidenza tutte le cose che dobbiamo fare per noi stessi e per gli altri. Il professor Vitale, parlando della correlazione col teatro, si è augurato che Ed Bond scriva ora una commedia in cui si veda un Obama che alza le braccia arrendendosi ai professionisti di Wall Street.
Peccato solo che non abbiano accennato a come si possono realizzare queste cose. Avrei voluto porre loro questa domanda ma purtroppo non erano previsti interventi del pubblico.
 
 
PS – Ho avuto tempo di leggere un solo giornale lunedì e martedì. C’erano sulla cronaca cittadina milanese gli annunci dell’incontro e del dramma, In televisione Lombardia era annunciato lo spettacolo teatrale, non l’incontro. Nei giorni successivi nessuna menzione.
Mah!
Però, se andate su Google e scrivete il titolo, trovate tutto
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