Omografi? Contatti
Il Blog: discussioni, articoli, pensieri e scambio di idee
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 02/04/2013 @ 18:15:46, in L) Zero-carbonio, cliccato 707 volte)
ANCORA IL LIBRO SUI PROBLEMI AMBIENTALI
 
“LA VOCE DELL’ESPERIENZA” sono incontri informativi di un paio d’ore con consulenti e professionisti che raccontano la propria esperienza, il proprio modo di fare/essere consulenti prendendo spunto da una pubblicazione.
 
Il consulente: ambientalista consapevole
Lunedì, 15 Aprile 2013 dalle 18 alle 20
Milano, Corso Venezia 49
 
Come i Consulenti di Management possono trasformare le minacce esterne in nuove opportunità nel settore della Green Economy e del Green Marketing?
L’incontro prende spunto dal libro di Marisa Amoroso e Gennaro Aprea
 
POSSIAMO SALVARE L’AMBIENTE E LA NOSTRA VITA?
Una proposta di marketing che ha lo scopo di trasformare i
cittadini-consumatori di energie in ambientalisti consapevoli
(ed. ilmiolibro.it)
 
In genere chi si interessa di questi temi si focalizza sul “cosa” fare, tralasciando ”come” farlo.Le “linee guida” proposte dagli autori si avvalgono degli strumenti di marketing per cercare di risolvere i problemi che riguardano i comportamenti sostenibili dei consumatori e delle aziende, così da trasformare i consumatori in ambientalisti consapevoli. Un accenno finale sarà dedicato alle occasioni di consulenza nel Green Marketing rispetto alla normativa sul “carbon foot-print” e “water foot-print”.
Se sei interessato a contribuire a questo dibattito, saremo lieti di averti tra noi Lunedì sera in APCO.
 
I relatori
Marisa Amoroso, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese - Università La Sapienza di Roma, Gennaro Aprea, Ambientalista, former CMC APCO, entrambi autori di numerose pubblicazioni; modera Giancarlo Nadin, Consulente di Management e docente di Marketing – Università Cattolica.
 
 
 
Quota di iscrizione: 25 € compresa Iva.
La partecipazione è gratuita per gli iscritti Apco.
Dato il numero limitato dei posti, è necessaria la prenotazione.
 
Informazioni ed iscrizioni presso Segreteria APCO - Corso Venezia 49 - 20121 Milano
Mail:
segreteria@apcoitalia.it Web:apcoitalia.it Tel. 02 7750.449
 
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Di Gennaro Aprea (del 27/03/2013 @ 17:22:34, in C) Commenti e varie, cliccato 574 volte)
PROPOSTA PROVOCATORIA AL PRESIDENTE NAPOLITANO
 
Mi sono messo a scrivere questo articolo questa mattina del 27 marzo mentre Bersani sta per incontrare i rappresentanti del Movimento 5 Stelle ed altri successivamente.
 
Domani si saprà se andrà avanti e tenterà di (o riuscirà ad) ottenere la fiducia del suo governo, che non si conosce ancora, con un’intricata raccolta di Senatori in cui ci saranno i Montiani, qualche rappresentante del Gruppo Misto, dei GAL (fuoriusciti dal PDL), ecc.
 
Personalmente, nonostante il mio usuale e inveterato ottimismo, ritengo difficile che l’Italia possa avere presto un governo accettabile, anche perché gli appelli di Napolitano sono caduti del vuoto e i partiti/movimenti non hanno capito quanto ciò sia importante avere un governo subitissimo per una valanga di ragioni che molti italiani credo abbiano capito.
 
Stamattina presto, ascoltando come al solito “Prima pagina” di Radio 3, ho sentito, fra le tante domande al giornalista che settimanalmente conduce questa importante trasmissione, due che mi sono rimaste impresse. I due ascoltatori dicevano più o meno così.
1° ascoltatore (per il M5S): “non c’è niente da fare; i partiti non hanno ancora capito che devono sparire e noi li manderemo tutti a casa, così governeremo, come ha detto a tutti Grillo che ha chiesto che sia affidato al Movimento la formazione del Governo, l’unico che deve governare l’Italia”
2° ascoltatore: (contro il M5S): “tutto ciò che dice Grillo sono nient’altro che baggianate, cose che non stanno né in cielo né in terra; non sa nemmeno la base di qualsiasi legge; per esempio afferma che bisogna fare un referendum per uscire dall’Euro: non si può fare un referendum in favore o sfavore di qualsiasi accordo internazionale! Dare 1000 Euro al mese a tutti i disoccupati: con la mancanza di cassa che abbiamo in Italia…? che fa? ce li mette lui?...Baggianate, nient’altro che baggianate!.... “.
 
Sappiamo che Bersani non ammette di fare una “grosse Koalition” con il PDL mentre Berlusconi lo desidera ardentemente “per il bene dell’Italia”.
Sappiamo che Beppe Grillo vuole formare un governo e che non vuole allearsi con nessuno dei partiti/coalizioni.
 
Allora, caro Presidente, Se Bersani non ce la fa, prima di dare l’incarico ad altra persona di tutto rispetto (ce ne sono numerose disponibili) per un governo tecnico o “del Presidente” che faccia subito una nuova legge elettorale e tutte quelle urgenti e positive che conosciamo a memoria…la prego, perché non dà l’incarico e la possibilità al M5S (Grillo Presidente del Consiglio?) di formare un governo (come chiede da tempo) e presentarsi alle Camere per la fiducia? Ovviamente dopo aver fatto le regolari consultazioni e “investigazioni” egli incontri con i rappresentanti degli altri partiti/coalizioni che lo dovrebbero sostenere e le parti sociali. In fondo ne ha diritto dato che il M5S è il 2° partito dopo il PD e con più voti del PDL. In fondo si tratta di perdere 5 giorni in più…
 
Questa procedura aiuterebbe Grillo e tutti gli altri dell’arco costituzionale a chiarirsi le idee.
Attendo da parte sua conferma del ricevimento di questa baggianata…. Tanto, una più una meno!
 
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Di Gennaro Aprea (del 19/03/2013 @ 16:29:48, in C) Commenti e varie, cliccato 758 volte)
IL NUOVO PAPA
 
In questi ultimi giorni tutti i media ci hanno offerto commenti di persone importanti del mondo del giornalismo e della cultura, cominciando da due grandi teologi, Vito Mancuso e Hans Kueng.
Tuttavia ho deciso, da piccolo commentatore quale sono, di dire alcune parole su un fatto quasi banale che ho notato e che ho criticato dentro di me quando il Papa emerito Benedetto XVI ha lasciato il Vaticano per trasferirsi provvisoriamente a Castel Gandolfo. Le televisioni italiane hanno magnificato pressappoco così: “…. ammirate il volo del grande elicottero bianco che si è levato dalla Città del Vaticano per librarsi sulla città di Roma in un spettacolo bellissimo….”.
Nel vedere quell’elicottero (mi sembra che fosse dello Stato italiano) avevo pensato che quel Papa avrebbe fatto bene a rifiutare questo mezzo di trasporto usando una semplice automobile per farsi accompagnare a destinazione, sia che il costo fosse a carico dello Stato italiano che a carico dello Stato del Vaticano. L’alto costo di questo trasporto avrebbe potuto essere destinato ad altri utili fini ed avrebbe dimostrato una giusta presa di coscienza per evitare spreco di denaro.
 
Come molti sanno, io sono da decine d’anni un non credente convinto che però rispetta la fede che hanno tutte le persone di qualsiasi religione; tantomeno mi permetto di criticarle, a meno che alcune di esse - e purtroppo non sono poche - criticano altre fedi e cercano di imporre la loro persino brutalmente.
 
Quando poi ho visto il nuovo Papa Francesco indossare un normale paio di scarpe ed una croce di metallo, e non d’oro, il trasporto in pulmino con gli altri cardinali, il pagamento dell’hotel con soldi propri, ecc. ho pensato che forse sta cambiando qualcosa in meglio.
Alla luce di questi comportamenti (che sono esempi anche per i nostri politici) voglio proprio vedere se Benedetto XVI userà ancora l’elicottero per tornare in Vaticano quando i suoi appartamenti saranno pronti.
 
Quasi nessuno fra la gente comune aveva mai sentito parlare dell’Arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio; subito si sono levate alcune voci di critica sul suo comportamento durante la dittatura militare dei generali in Argentina degli anni 70-80.
Allora, visto che ho un cugino argentino a Buenos Aires 86enne che stimo moltissimo, ex famoso avvocato, intellettuale e scrittore, l’ho chiamato via Skype ed ho parlato con lui per più di un’ora (naturalmente gratis) cosa che faccio spesso anche con molti altri amici e parenti residenti all’estero in Europa e negli USA.
Gli ho chiesto informazioni sul comportamento del nuovo Papa in quel disgraziato periodo, quando non era ancora Vescovo, né Arcivescovo, ma solo “preposito” dei gesuiti argentini. La sua risposta è stata più o meno così:  nel periodo della dittatura militare la maggior parte della gente comune aveva scelto di appoggiare quel governo (o di non prendere posizione contraria per paura) piuttosto che favorire le due fazioni estremiste di sinistra che gli si opponevano; esse avevano realizzato numerosi attentati uccidendo molti civili, anche loro innocenti ma sospettati di appoggiare i generali; il governo riusciva a nascondere i rapimenti, le torture e le uccisioni di persone anche loro solo sospettate, spesso senza fondamento, di essere contrarie al regime. Questo era il clima di quei brutti anni.
Fra le persone imprigionate erano capitati persino due preti gesuiti ma, nonostante la sua posizione, Bergoglio non aveva alcun potere di intercedere per la loro liberazione e salvezza. Però mio cugino mi ha assicurato che lui aveva salvato molte persone accompagnandole, anche personalmente con la sua automobile, fino alle frontiere per farle passare oltre confine. Ciò mi ha rassicurato e sono lieto che i sospetti negativi su di lui siano infondati.
In effetti fin dai primi giorni di pontificato il Papa Francesco sta dimostrando di voler cambiare il conservatorismo e molti comportamenti negativi della Chiesa cattolica ai quali assistiamo da tempo.
 
Tuttavia c’è un punto importante sul quale il nuovo Papa sembra non voler transigere in alcun modo sbagliando, quello che riguarda i gay e la loro aspirazione a voler formare una famiglia.
Personalmente non ho niente contro i gay anzi, fra i molti che ho avuto occasione di incontrare in passato, ho potuto spesso apprezzare le loro doti nell’espletare le proprie attività professionali e la loro serietà.
Ritengo dunque che sia un loro diritto poter formare una famiglia e quindi usufruire di tutti i diritti che sono riservati normalmente alle famiglie di coppie eterosessuali, compreso quello di sposarsi. Il loro matrimonio non sarebbe un matrimonio religioso e la Chiesa cattolica può solo rifiutare il rito cattolico per loro, ma non può e non deve prendere posizione su un matrimonio civile che esula dalla sua competenza, come già hanno fatto altre chiese ed altri stati.
 
In fondo non si deve dimenticare che le unioni di gay sono il risultato naturale di un amore fra persone, ma molti continuano a rifiutarlo anche contraddicendo alcuni importanti dettami religiosi della cristianità che predicano l’amore fra le persone e la misericordia.
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