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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 01/10/2017 @ 13:19:18, in C) Commenti e varie, cliccato 795 volte)
MONTE FAITO



 
Non credo che tutti i miei lettori conoscano questo luogo, salvo naturalmente i napoletani e chi - non napoletano  o campano - ha deciso una volta per caso di andarci in cerca di aria buona e di relax.
 
1444 m s.l.m., è una montagna "sul mare" nella penisola sorrentina dalla quale si ha uno sguardo infinito sul golfo di Napoli, il Vesuvio, Capri, Ischia, Procida, e perfino la costiera amalfitana.
Quando ci sono andato - una sola volta tanti anni fa, ma il ricordo è indelebile - mi sono trovato in piena estate al fresco di boschi con alberi secolari di faggi, pini e abeti; e un'ottima ricezione turistica appena nascente. Oggi si può raggiungere questo paradiso in macchina, ma io consiglio di arrivarci con la funivia da Castellammare di Stabia.
Adesso starete pensando che Gennaro si sia messo a fare pubblicità ad un nuovo complesso alberghiero del Monte Faito, naturalmente ben remunerato.
Mi dispiace deludervi, non è così.
 
Le bellezze del Monte Faito che vi ho appena descritto non esistono più. A causa della siccità, di uno o più sconsiderati che hanno acceso un fuoco per un picnic, e forse anche di qualcuno che ha pensato di speculare sul terreno "liberato" dagli alberi, il 2 agosto (domenica) il Monte Faito è stato attaccato da numerosi fuochi che si sono propagati e trasformatisi in fortissimi incendi distruttivi. I boschi sono stati completamenti annientati e si è riusciti a fermarli completamente solo il 3 settembre!! Oggi è una montagna brulla e nera, piena di cenere. Gli ettari di bosco distrutti non sono stati ancora contati, ma sono migliaia.


 
I media ne hanno parlato poco, salvo i TG della Regione Campania che non tutti gli italiani possono seguire. Io stesso abbonato a Repubblica e all'Espresso e che seguo i vari TG, avevo solo sentito che i monti del Parco del Vesuvio e dei monti vicini erano stati attaccati a lungo dagli incendi.
 
Una mia cugina napoletana, Assessore del Comune di Vico Equense con delega al territorio di Monte Faito mi ha chiesto di interessarmi in qualche maniera. Ed eccomi qui a chiedervi di fare qualcosa per questa montagna ex bellissima affinché possa ritornare come era nel più breve tempo possibile. Pensate anche alle attività turistiche distrutte.
 
Lo chiedo a tutti i miei lettori, napoletani abitanti lontano dal Golfo, ma anche a quelli non napoletani che danno ogni tanto un'occhiata al blog. Ne hanno bisogno le persone della zona, nonostante i responsabili locali abbiano già fatto di tutto per poter ottenere gli aiuti necessari:
La Giunta di Vico E. ha deliberato ed ottenuto che la Regione Campania approvasse lo stato di calamità e che questo fosse dichiarato anche a livello nazionale. Sembra semplice, ma la famosa burocrazie italiana non perdona. La lunga trafila è necessaria per ottenere gli aiuti, anche sotto forma di personale, che vi esemplifico.
- il Genio Civile Campano per mettere in sicurezza i costoni investiti dal fuoco e a rischio
 frane
- bonifica del suolo
- rimozione massi
- eliminazione rischio idrogeologico
- rimboschimento in deroga
- detassazione attività esistenti
- incentivi nuove attività
 
Se volete darci una mano, firmate il seguente link di Avaaz: Grazie
 
Se volete anche saperne di più potete vedere la riunione del Consiglio Regionale e filmati dei risultati degli incendi, ecco il link:
 
 
Conto su di voi e vi ringrazio in anticipo per ciò che potrete fare, soprattutto passando l'indirizzo del blog ai vostri parenti, amici e conoscenti.
 
Di Gennaro Aprea (del 21/02/2018 @ 19:02:23, in C) Commenti e varie, cliccato 515 volte)
TELEGIORNALI, SEMPRE DI CORSA...CORRI  CORRI   CORRI...
 
Oggi 18 febbraio al telegiornale delle 13.30 di RAI 1 vi sono stati dei problemi tecnici per cui non sono apparsi i soliti numerosi filmati, più o meno brevi, quelli in cui appaiono persone e situazioni, con apparizioni sempre molto rapide, al punto di non riuscire a leggere e capire le scritte o i commenti.
Devo ammettere che mi riferisco soprattutto ai tre telegiornali della RAI  e non ad altre reti che di solito non seguo se non in casi eccezionali, come TV 7 o quelle di Mediaset.
 
Il giornalista che presentava oggi ha in pratica solo descritto - benissimo - ciò che era successo e le notizie non sono state avvalorate (?) da filmati.
Quindi il TG 1 di oggi è stato fatto solo di parole: sembrava di essere tornati ai primi TG degli anni 50 dove solo eccezionalmente la RAI, con un'unica rete, ci raccontava le notizie importanti del giorno senza quasi mostrare filmati i quali allora erano spesso solo fotografie.
 
E' un po' di tempo che pensavo di scrivere queste mie critiche che non sono molto gravi ma che a mio parere non permettono di seguire bene tutti i fili dei discorsi. E con me credo anche numerose altre persone che ascoltano i TG.
Mi spiego meglio con 3 esempi.
 
1) Quando c'è un filmato che mostra un avvenimento accaduto in giornata o nei giorni prima se è molto importante e ha dato luogo ad ripetizioni perché ha avuto delle conseguenze importanti, spesso si vedono cartelli stampati a grosse lettere o copia di articoli di giornali su almeno 10 righe dove alcune frasi importanti sono perfino evidenziate con uno sfondo di colori vari.
Ebbene, dato che i TG sono sempre di corsa.... è impossibile leggere interamente lo scritto perché viene cancellato dopo 3 o 4 secondi; e mentre si legge, si è disturbati dalle parole del presentatore che più che altro fa un estratto del tutto.
Ugualmente quando i cartelli o gli articoli sono in lingua, per lo più - ma non solo: francese, tedesco, arabo spagnolo, ecc. - in inglese, l'apparizione dura non più di 2 secondi. Ormai una buona percentuale di italiani, specialmente i giovani. conoscono l'inglese e altre lingue.
Allora, perché ci mostrano queste lunghe frasi? Forse sarebbe meglio che ce li leggesse il giornalista che presenta il TG!
Che ne dite?
 
2) A proposito di avvenimenti le cui situazioni vengono mostrate e ripetute più volte nelle giornate successive all'avvenimento, perché vediamo sempre gli stessi filmati ripetuti all'infinito? Tre soli esempi.
- la scena della tragedia del deragliamento del treno a Pioltello: credo che tutti gli italiani abbiano imparato a memoria il pezzo di legno sotto la rotaia dopo averlo visto almeno 20 volte nei vari TG della RAI; idem per i vagoni deragliati e quello spezzato dove sono morte 3 signore che andavano al lavoro
- Matteo Renzi che esce da Palazzo Chigi per andare a prendere un caffè in Galleria Alberto Sordi con il codazzo di leccac...... che stringe la mano di un poliziotto. Almeno 30 volte
- Silvio Berlusconi, sempre in doppio petto, con un codazzo molto più numeroso di quello di Renzi, che sorride a tutti e fa il "salutino romanino"...anche lui almeno 40 volte.
 
Insomma non possono cambiare un po' più spesso la stessa scena? Uffaaa!
 
3) Quando si parla di un certo argomento il TG dà verbalmente il titolo che appare scritto in basso. Quasi sempre la presentazione è fatta da un personaggio esterno non sempre importante, cioè non conosciuto da tutti.
Allora giustamente appare in basso il nome e il titolo del personaggio il quale spesso continua a parlare per un certo tempo.
Questa scritta dura non più di 2 secondi, perché si deve correre; spesso non si riesce a leggere tutto e non si sa cosa faccia il personaggio perché ha molti titoli e mestieri.
Poi riappare in basso il nome del soggetto di cui si parla e mai più il nome e i titoli di chi parla. Ma non riappare mai più il nome del personaggio.
Supponiamo che si segua il TG mentre si pranza o si cena: si può essere distratti per qualche attimo per molte ragioni, quindi si perde il nome di chi parla:
Oppure che un ascoltatore accenda la TV mentre questo signore sta già parlando: non sa chi sia, cosa faccia, ecc.
 
Perché non si ripete ogni tanto il nome ed il titolo del parlatore? Perché si deve sempre correre, correre, correre?
 
E datevi una calmata cari giornalisti e autori delle "sceneggiatura e scenografia"!...rischiate di venire a noia o di farvi venire un infarto, anche quando parlate talmente in fretta che vi mangiate le parole! (ciò vale anche per la radio).
 
 
Di Gennaro Aprea (del 04/03/2018 @ 20:15:06, in C) Commenti e varie, cliccato 492 volte)
PER CHI HO VOTATO
 
Quando si è saputo che il centro-destra avrebbe favorito Tajani come candidato alla  presidenza del Consiglio dei Ministri in caso di vittoria della coalizione FI - Lega - FdI, Salvini ha detto: "...la mia idea dell'Italia è completamente diversa da quella del leader del PD. Nel centro-destra abbiamo deciso di far scegliere gli italiani, non i partiti..."
 
Da questa affermazione mi è venuto lo spunto di scrivere per chi ho votato, perché da sempre, cioè da quando ho votato per la prima volta nel 1953 /(avevo 22 anni), ho pensato, su suggerimento di mio padre, che per votare bene, si doveva scegliere in primis da che parte si sta (sinistra, centro, liberali, destra, ecc).; poi si doveva conoscere e seguire durante le campagne elettorali le persone all'interno della propria area politica, conoscerle, cioè sapere chi erano, cosa avevano fatto, quale era il loro programma, ecc. Infine seguirle nel loro percorso di parlamentare; e così via.
 
Successivamente questo percorso politico di elettore comune come sono io, è diventato la caratteristica di base al momento delle elezioni perché ho avuto anche la fortuna di iniziare il mio percorso di lavoro in un ambiente britannico dove gli elettori fanno esattamente quanto ho appena descritto. E ciò vale anche in altri stati di grande tradizione democratica.
In altre parole ho avuto "un imprinting anglosassone" che non ho mai più abbandonato.
 
Col passar degli anni invece in Italia gli elettori non sono maturati in pratica verso questa caratteristica democratica, salvo una minoranza non elevata;  si sono disinteressati alla politica; hanno cercato solamente di "stare meglio", di guadagnare di più, ecc. (comunque giusto). Però si sono disinteressati alla POLITICA; e si sono affidati a quei partiti/governi che avevano una grande capacità di comunicazione per vantarsi di ciò che avevano fatto se al potere, e alle promesse di fare molto meglio dei precedenti se all'opposizione .
 
L'elettore comune ha iniziato e continuato a fare solo chiacchiere da bar, al bar, dal barbiere o dal parrucchiere, al mercato, ai vari the o aperitivi, ecc. con amici, conoscenti e sconosciuti, senza interessarsi alla/e persona/e che avrebbero votato. E tanto meno hanno seguito da vicino il percorso dei parlamentari eletti della maggioranza e della minoranza/opposizione.
 
Così i partiti hanno chiesto sempre di più  di votare il partito, o al massimo il candidato Presidente del Consiglio di Ministri del loro partito. E così è stato.
 
Da parte mia invece il comportamento è stato sempre quello che ho appena descritto.
Ricordo che una volta, dopo aver cercato, trovato e sentito, qualche volta anche conosciuto e parlato, una persona degna di fiducia per la Camera dei deputati di un certo partito di cui condividevo le idee politiche di base, lo votai con conoscenza di causa; e lo seguii durante la legislatura. Nella stessa votazione per il Senato, l'unico candidato uninominale mi era stato completamente sconosciuto durante la campagna elettorale per una serie di situazioni concomitanti fra le quali il fatto che non si era mai fatto vedere nella zona dove abitavo perché evidentemente pensava, e così la maggioranza dei colleghi, che bastava chiedere il voto al partito. Non solo non lo votai ma sulla scheda elettorale scrissi: "non ti conosco, non ti sei mai fatto vedere da queste parti, quindi hai perso un voto".
 
Nei paesi di lunga tradizione democratica i candidati, non solo si fanno vedere molto in giro, compreso in TV (da noi lo fanno solo i capi) ma girano per le case, visitano le famiglie, e parlano con loro.
 
Devo dire con piacere che in questa campagna elettorale qualcuno dei candidati minori è stato più presente sul mio territorio rispetto al passato, ma non mi risulta che abbiano bussato alle porte nelle strade dell'abitato o delle aziende per salutare gli elettori chiedendo di fare una chiacchiera.
 
Quindi ho avuto la fortuna ci conoscere le persone che ho votato nelle 3 schede elettorali (Camera, Senato e Regione Lombardia) qualche volta non votando per il partito principale ma uno collegato della coalizione.
 
Per concludere, se avessi potuto rispondere a Salvini (è impossibile via e-mail o telefono se non vai ad un suo comizio sgomitando per avvicinarlo...sempre che ce la fai e ti ascolta se non per un selfie) gli avrei consigliato di correggersi così:
"....abbiamo deciso di far scegliere agli italiani le persone valide del nostro partito e non i partiti"
 
E ora attendo di vedere chi nelle istituzioni sarà designato a rappresentarmi, cioè fare i miei/nostri interessi.
 

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