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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 31/12/2008 @ 14:57:27, in D) Guerre, cliccato 901 volte)
CONTINUA IL BRUTTO VIZIO DI SOGNARE COSE ASSURDE…
 
In questi ultimi giorni sono rimasto tristemente impressionato, come tutti, dai terribili avvenimenti del Vicino Oriente: la decisione di Hamas di interrompere la tregua, quella di Israele di punire i Palestinesi con una reazione che ritengo assurda. Risultato, centinaia di morti a Gaza, soldati e obiettivi militari, ma anche civili e molti bambini.
Così la notte scorsa, l’ultima prima di quella di fine anno, ho sognato più o meno confusamente queste cose e mi sono svegliato più volte per gli incubi che si accavallavano; però ogni volta il sogno continuava dopo essermi riaddormentato, e cercherò di raccontarlo.
C’erano due persone che mi accompagnavano a vedere le distruzioni, i feriti, gli ospedali pieni, le barelle fatte con mezzi di fortuna, alcune con persone che non si muovevano e non si lamentavano più……erano due politici italiani, l’attuale Ministro degli Esteri Frattini ed il suo omologo del governo ombra all’opposizione Fassino.
Ambedue cercavano di spiegarmi le ragioni di questa carneficina. Da buoni ed esperti politici mi raccontavano che le elezioni in Palestina ed Israele sono imminenti, che Olmert e Livni dovevano mostrare il pugno duro di fronte all’opposizione che rischia di avere più consensi del loro partito…che la stessa cosa vale per Hamas che vuole far leva sui palestinesi più poveri per dimostrare che sono i loro “difensori”, tutte cose sentite sulla stampa, TV , radio di tutto il mondo con prese di posizione in favore o contrarie dell’una e dell’altra parte negli USA, in Europa, sui media dei paesi Arabi (al Jazira e simili) ecc.
Dopo uno dei risvegli e nella successiva ricaduta nel sonno agitato, i due amici politici mi hanno invitato ad andare al cinema; così mi sono detto che forse era meglio cambiare argomento perché ne avevo di troppo di scene orribili. Davano un vecchio film del 1974 ed il titolo era “Finché c’è guerra c’è speranza” il cui personaggio principale era Alberto Sordi, soprannominato “il mercante della morte”.
Devo dire che ci siamo fatti molte risate ma alla fine ci è rimasto l’amaro in bocca. Appena ci siamo alzati per uscire ci è venuto incontro una maschera del cinema, vestito da maggiordomo, il quale ci ha porto un biglietto da visita con su scritto “Alberto Sordi, Salesman – Galleria del Corso, Roma. Ed un invito, scritto di suo pugno “Vi aspetto in camerino”. Per nulla meravigliati, ci siamo avviati accompagnati dal maggiordomo, che ci ha introdotto senza mancare di augurarci un cordiale “buon anno!”.
Appena entrati, l’Albertone ci ha fatto un gran sorriso e ci ha offerto subito un bicchiere di spumante Ferrari, “in ricordo – ha detto - del grande Enzo”. Poi ci ha fatto accomodare sul divano, ha finito di togliersi il trucco rapidamente e ci ha raggiunto accomodandosi sulla poltrona.
“Vi ho convocato qui, cari amici perché ho sentito dall’alto le vostre conversazioni ed i commenti che avete fatto sugli avvenimenti del Vicino Oriente. Ecco, io vorrei aggiungere qualcosa perché mi sono sentito coinvolto e non posso fare a meno di mettervi al corrente di quanto succede…e mi è successo.
“Ebbene, i miei amici americani, russi, cinesi, inglesi, tedeschi, e alcuni altri, compresi gli italiani, mi hanno convocato poco prima di Natale e detto subito, senza inutili preamboli: “Siamo molto preoccupati per la crisi economica mondiale, i consumatori hanno diminuito i loro acquisti e dobbiamo risolvere la situazione: lei è un ottimo venditore ma vogliamo facilitarle il compito: su tutti gli articoli concediamo il 50% di sconto sui prodotti con scadenza a breve termine ed il 40% su tutti gli altri. Quindi si affretti e vada al più presto possibile da tutti gli ottimi clienti che lei ci ha procurato finora, e se ne trova altri meglio ancora!”
“Così mi sono affrettato ed ho preso immediatamente contatto, proprio in vista delle elezioni previste nel Vicino Oriente, con i responsabili degli acquisti della Siria, Iran, Egitto, Israele, Sudan, ma anche Hamas e Abu Mazen, e ho chiesto loro a che punto erano con il consumo di armamenti e munizioni.
In effetti, mi hanno risposto con dettagli di particolari, i magazzini sono pieni e non possiamo comprare altre cose anche perché i nostri amici finanziatori hanno mostrato il braccio corto nell’ultimo periodo.
Ma quando gli ho parlato degli sconti offerti dai produttori, non hanno posto tempo in mezzo: “Organizziamo subito delle offerte speciali per le feste di fine anno - paghi 1 e prendi 3” più un concorso con i bollini che offre grandi premi”
“Il più organizzato e pronto – ha continuato il grande salesman - è stato Hamas che, grazie alla collaborazione egiziana, di Ahmadinejad e dei siriani, ha scavato altri cunicoli per far passare i prodotti dall’Egitto verso Gaza. Ma gli israeliani non si sono fatti battere sul tempo. I loro magazzini erano extra pieni ed hanno risposto con grande prontezza e, devo dire, con una notevole dose di megalomania…..ecco, quindi, quali sono le ragioni principali di queste “feste” di fine anno; mi dispiace per i bambini, ma io devo pur vivere perché .…tengo famiglia….”
Poi si è messo a ridere, e con lui anche Fassino e Frattini, così fragorosamente che mi sono svegliato incazzato come non mai, anche perché erano ormai le 8 passate ed ero in ritardo per i miei impegni culinari di fine anno.
Sogni assurdi… ma sarà proprio così?
PS per tutti i miei lettori - che il 2009 sia per voi pieno di serenità
       (se stai bene in salute, sei sereno/a
        se i tuoi cari stanno bene sei serena/o       
        se i tuoi introiti economici sono buoni, sei sereno/a
        se tutti ti vogliono bene e tu vuoi bene a tutti, sei serena/o
        se infine ci sono meno guerre e più pace nel mondo, sei sereno/a)
      
 
Di Gennaro Aprea (del 08/11/2007 @ 11:25:23, in D) Guerre, cliccato 950 volte)
UN SORRISO OGNI TANTO PER RILASSARCI
 
In questi ultimi giorni siamo stati mitragliati da una serie di cattive notizie, odiose, terribili, tristi come la morte di Enzo Biagi e della Signora Reggiani. Di fronte a queste notizie e alle decine di cronache e commenti scritti da importanti giornalisti, non ho avuto il coraggio di farlo anch’io che, non solo non sono l’ultima ruota del carro, ma che non faccio nemmeno in piccola parte del carro.
 
Quindi ho deciso di farvi leggere qualcosa che mi è venuto da un collaboratore francese del sito, mio nipote, il quale mi ha inviato ciò che leggerete che spero vi strapperà un sorriso e che forse vi farà anche meditare sulla stupidità di molti “soldati” del più grande paese armato del mondo.
 
STORIA VERA (nel suo decimo anniversario)
 
Questa è la copia della conversazione captata sul canale 106, frequenza usata per i soccorsi marittimi sulla costa atlantica (del Capo) Finistère in Galizia, conversazione fra galiziani e nord americani il 16 ottobre 1997.
 
Galiziani:
Qui è A-853. grazie per voler gentilmente deviare la vostra rotta di 15 ° a sud per evitare una collisione con noi. State arrivando dritti su di noi e siete a una distanza di 25 miglia (marine, cioè 1853,18 m)
 
Americani :
Siamo noi che vi raccomandiamo di deviare la vostra rotta di 15° a nord per evitare la collisione
 
Galiziani:
Negativo! Vi ripetiamo, deviate la vostra rotta di 15° a sud per evitare la collisione
 
Americani: (una voce differente dalla precedente)
Qui il Capitano, il Capitano di una nave degli Stati Uniti di America. Insistiamo, deviate la vostra rotta di 15° a nord per evitare la collisione!
 
Galiziani:
Negativo! Noi non pensiamo che questa alternativa possa andar bene. Vi suggeriamo dunque di deviare la vostra rotta di 15° a sud per evitare la collisione.
 
Americani : (con voce irritata)
Qui il Capitano Richard James Howard, al comando della portaerei “USS Lincoln”della Marina Nazionale degli Stati Uniti di America, la seconda più grande nave da guerra della flotta americana. Siamo scortati da 2 corazzate, 6 cacciatorpediniere, 5 incrociatori, 4 sommergibili e numerose imbarcazioni di appoggio. Ci stiamo dirigendo verso le acque del Golfo Persico in vista delle manovre navali e in previsione di una eventuale offensiva irachena (sic nel 1997!). Noi non vi suggeriamo, noi vi ordiniamo di deviare la vostra rotta di 15° a nord. In caso contrario ci vedremo costretti a prendere le misure che si impongono per garantire la sicurezza di questa squadra e della forza della nostra coalizione. Voi appartenete ad un Paese alleato, membro della NATO e di questa coalizione: per favore obbedite e uscite immediatamente dalla nostra rotta
 
GALIZIANI:
Qui vi parla Juan Manuel Salas Alcàntara. Noi siamo 2 persone; siamo scortati dal nostro cane, dalla nostra cena che è pronta perché è ora di mangiare, da 2 birre e da un canarino che in questo momento sta dormendo. Abbiamo l’appoggio della Stazione Radio de La Coruña e del Canale 106 per le urgenze marittime..
Non ci dirigiamo da nessuna parte e siamo fermi nel posto da dove vi parliamo, cioè la terra ferma. Siamo all’interno del faro A-853 al Capo Finistère della costa della Galizia.
Non abbiamo il minimo cazzo di idea della posizione che noi occupiamo nella classifica dei fari spagnoli.
Potete prendere tutte le misure che considerate opportune perché lasciamo a voi quel cazzo di cura per garantire la sicurezza della vostra flotta di merda che si romperà la faccia contro le nostre rocce.
E’ per questo che noi insistiamo di nuovo e vi ricordiamo che la cosa migliore da fare, la più logica e la più ragionevole sarebbe di deviare la vostra rotta di 15° verso sud per evitare di sbattere contro di noi!
 
AMERICANI:
Ricevuto bene. Grazie….
 
 
Commento: dato che queste conversazioni si svolgono in inglese, probabilmente qualche incomprensione deriva dall’uso impreciso di alcuni termini inglesi (es. collisione) che non hanno permesso di chiarire la situazione all’inizio. Resta comunque l’ignoranza degli americani sulla situazione delle coste europee e dei relativi fari, e soprattutto la loro protervia nel sentirsi al di sopra di tutto e di tutti.
 
Sorpresa: Sono andato su Google ed ho trovato una dichiarazione, convalidata da una smetita degli americani, che questa storia è interamente inventata. Comunque una risata ce la siamo fatta!
 
 
Di Gennaro Aprea (del 21/06/2007 @ 16:12:21, in D) Guerre, cliccato 943 volte)
LE GUERRE: PENSIAMO UN PO’ DI PIU’ A COME SI POSSONO EVITARE E PERCHE’
 
E’ più di un mese che non scrivo una parola sul sito: in parte è dovuto al fatto che sono stato disconnesso da Internet per una diecina di giorni ed in parte ad altri numerosi impegni. L’articolo che segue era stato scritto p rima dell’interruzione della connessione ad Internet.
 
In una delle ultime puntate di “Chetempochefà” della stagione autunno-inverno 2006-07, la trasmissione di Fabio Fazio del sabato e domenica sera, vi è stato un ospite molto importante: l’autore di un libro autobiografico che ha passato la sua infanzia e la prima giovinezza a fare la guerra, sparando con il kalashnikov e uccidendo a sangue freddo persone di tutte le età. Era stato l’unico superstite di una famiglia distrutta dai guerriglieri della Sierra Leone, mandato a scuola di guerra nella quale gli avevano insegnato ogni sorta di efferatezze.
Poi aveva capito ed era riuscito a fuggire. Dopo varie peripezie ha raggiunto gli Stati Uniti dove vive attualmente.
La guerra civile in Sierra Leone è finita da un pezzo ma le nefandezze che si sono svolte in quel paese sono dovute al traffico di diamanti e di armi (come oggi nel Darfur del Sudan al petrolio e alle armi), armi e munizioni che devono essere consumate…..
Ishmael Beah, questo è il nome dell’ospite che ha scritto il libro che si intitola “Memorie di un soldato bambino”, è oggi una persona normale.
Credo che farebbe bene a tutti leggerlo e meditare. Poi fare qualcosa affinché il traffico di armi cominci a diminuire, un po’ come si parla ora della iniziativa per realizzare la moratoria della pena di morte in ambito Nazioni Unite.
Vi sarà qualcuno che ha un po’ di potere che prenda un’iniziativa del genere? Che so? Creare un movimento popolare che porti delle istanze a livello politico in Europa e nel mondo? Il Web, cioè la RETE, può fare molto.
Attendo reazioni dai più volenterosi.
 
 
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