Omografi? Contatti
Il Blog: discussioni, articoli, pensieri e scambio di idee
\\ Home Page : Storico : M) Satira e Umorismo (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 28/12/2013 @ 12:55:07, in M) Satira e Umorismo, cliccato 995 volte)
HO SOGNATO ANCORA
 
Non sogno spesso e quasi sempre mi dimentico subito i brevi sogni. Stanotte però, dopo aver avuto la chiara sensazione di essermi svegliato, mi è sembrato di aver vissuto veramente ciò che sto per raccontarvi.
Avevo appena letto un invito a partecipare per oggi stesso all’incontro della “Consulta dei Professori Universitari” (CPU), così mi sono svegliato e preparato in fretta, incuriosito per l’invito perché non sono mai stato professore universitario, anche se mi è capitato alcune volte di tenere delle lezioni in vari Atenei.
 
Appena arrivato, mi precipito al tavolo della Presidenza dove vedo il mio vecchio Prof di Diritto Privato, Giuseppe Ferri, ancora in ottima forma, nonostante mi avesse dato il voto per questo esame (solo 24) nell’anno 1954….
Gli ho subito chiesto come mai mi avevano invitato, che era per me un grande onore e… non mi ha lasciato finire dicendo. “Lei ha sempre avuto a che fare con numerosi professori di varie Università e tuttora ne frequenta un certo numero che sono divenuti suoi amici…. a proposito, fra questi anche una sua ex-collega, mia ottima allieva, migliore di lei – le diedi 30 e lode -  che è diventata una sua cara amica…proprio ieri è stato con sua moglie in visita alla Prof. Inoltre lei si interessa di politica ed oggi dobbiamo prendere una decisione che riguarda un politico che è stato un professore universitario ma che, con il suo comportamento, ha dato e continua a dare discredito alla nostra “casta” (notando subito la mia espressione di meraviglia sulla parola)….”si, non si meravigli, siamo proprio una casta, soprattutto noi della vecchia guardia. Dobbiamo discutere dunque di un professore in pensione, autopropostosi per il Premio Nobel, ex deputato europeo, ex ministro, ora capogruppo alla Camera dei Deputati; sappiamo bene che lei va su tutte le furie quando lo sente parlare in televisione, vedrà che lo riconoscerà subito quando lo chiameremo alla “sbarra”. Ora si accomodi pure e segua il nostro dibattito perché abbiamo intenzione di interpellarla, se lo riterremo opportuno.”
 
Dopo la nomina di prammatica del Segretario della riunione nella persona di un giovane Prof della Bocconi, viene data al parola ad un famoso ex professore dell’Università di Venezia e di Milano-Segrate il quale inizia una sua dotta prolusione con molte dottissime circonlocuzioni, spesso di oscuro significato, tanto che numerosi ascoltatori bisbigliano chiedendo al vicino cosa voglia dire l’ultima frase; altri si sono addormentati.
A questo punto si apre la porta e viene annunciato ed introdotto l’imputato che è accompagnato da due Commessi della CdD. Io li vedo ma non vedo il presunto reo…allora capisco e mi alzo in piedi dal banco per riuscire a vederlo, così che ho la conferma della sua identità.. .
Continua poi un altro esimio e chiarissimo Prof, questa volta di Roma, che insegna Politica Economica e Finanziaria, il quale ha molto a che fare con i politici in qualità di consulente. Quest’ ultimo fa la parte del Pubblico Ministero e non ricordo le troppe, innumerevoli e fortissime frasi che lancia nei confronti dell’imputato e le accuse con le quali dimostra la sua colpevolezza. Chiede infine di cacciare l’imputato dal consesso dei Professori Universitari, proibendogli di auto-chiamarsi professore, anche se “ex”, e togliendo da tutti i suoi CV disponibili su Google, Yahoo, ecc. questa carica, anche se “ex”.
 
Mentre attendo invano che mi chiamino, rifletto sulla proposta di condanna del PM che si estrinseca in una pena perpetua nell’VIII Cerchio, 2a Bolgia dell’Inferno dantesco, dove  “convivono” gli Adulatori ed i Lusingatori (detti dal PM con dotta espressione anche “leccaculo”).
 
Tutti gli astanti si chiedono l’un l’altro quale sia in concreto la pena, finché si sente la voce di un famoso professore di letteratura italiana che dice …: ma è nient’altro che vivere in eterno nella MERDA !
Vi sono anche delle aggravanti espresse dal PM: quelle di aver reiterato il reato più volte in TV, in aula a Montecitorio, in interviste, a partire da quella con Fabio Fazio di novembre scorso in avanti, continuando a dire “cazzate” (ancora dotta espressione del PM). Le aggravanti sono penalizzate nel non utilizzo, come da normale prassi, di Caronte, il traghettatore del fiume Ade, e poi dei diavoli per arrivare all’VIII Girone. La proposta è di farlo arrivare alla corrispondente 2° Bolgia direttamente attraverso una normale tazza di gabinetto.
A questo punto si alza il Segretario bocconiano ed esclama: “ma questa modalità non è prevista in Dottrina!”. L’avvocato d’ufficio dell’imputato, che fino allora era rimasto silenzioso, appoggia l’osservazione del Segretario…ma nell’aula scoppiano tumulti e discussioni subito interrotti dalla voce imperiosa del Presidente Ferri. Il quale dice: “Si chieda al nostro Aprea, esperto di attrezzature per la casa, arredi ed elettrodomestici, se l’imputato può entrare e passare attraverso il “water”. Così sono costretto a prendere le misure che confermano la facile possibilità dell’attraversamento.
L’ultimo passaggio della riunione è la domanda del Presidente all’imputato: “Se non ha qualcosa da dire a sua discolpa, cosa che non le è permesso, dica come si ritiene: innocente o colpevole?”.
Il Nostro, con un’espressione compunta, a bassa voce, ma bene udibile da tutti, si dichiara colpevole, colpevole, colpevole, colpevole…e continua, come è suo uso, finché un Commesso non gli tappa la bocca. Ma poi riprende e continua alzando il tono della voce: “visto che sono stato condannato con pena più che giusta, e dato che nella mia destinazione conosco numerose persone che nella loro vita si sono comportate come me, costituirò un nuovo partito “Forza Merda” e chiederemo tutti insieme al Gran Capo che il nostro adorato Boss sia chiamato, senza ulteriori ritardi della esecuzione della sentenza che lo riguarda, in fondo all’Inferno, nel IX Cerchio, 4° zona dove vi sono i Grandi Peccatori, i quali sono maciullati continuamente dai denti di Lucifero….
A questo punto sento un digrignare di denti e vedo la faccia orribile d Lucifero che sta stritolando le ossa di un tipo dal quale ha sfilato un paio di scarpe elegantissime da 900 Euro con il tacco interno ed esterno, e strappato una parrucchetta rossiccia. La scena è talmente orribile che mi sono preso un tale spavento, che mi sono svegliato di colpo, tutto sudato (eppure siamo in pieno inverno) senza aspettare la dichiarazione di condanna da parte del Giudice supremo della CPU…
 
Di Gennaro Aprea (del 03/10/2013 @ 15:10:21, in M) Satira e Umorismo, cliccato 635 volte)
TRADITORE DI SE STESSO…E ALTRE ESIBIZIONI SENATORIALI
 
 
Sono stato incerto se inserire questo articolo nella Sezione “Satira e Umorismo” oppure in “Questa è l’Italia”; poi ho deciso per la prima perché l’umorismo è abbondantemente presente, anche se la parte seria è molto seria.
 
Non mi permetto di mettermi in concorrenza con i migliori editorialisti-commentatori su ciò che è successo in questi ultimi giorni, particolarmente ieri mattina in Senato.
Ho seguito l’evento dall’inizio alla fine e non posso fare a meno di dirvi che la conclusione è stata un eccelso spettacolo teatrale con un primo attore che, fra mimica (di bronzo, o meglio di “tola” alla milanese) e toni di battute ben studiate, ha superato le nostre migliori star teatrali passate (Vittorio Gassman) e presenti (Giorgio Albertazzi) sia in campo drammatico che comico.
Anche il nostro Presidente del Consiglio e numerosi Ministri non sono riusciti a nascondere il loro divertimento con malcelati sorrisi e scuotimenti di testa  di fronte a questo ultimo colpo di coda del Nostro.
Devo dire che il Senatore, alle ultime giornate ufficiali della sua vita di parlamentare, ha superato se stesso. Dopo aver chiamato la sera prima “traditori” i Ministri del suo Partito ed il gruppo che aveva deciso di seguirli, si è accodato a loro “per salvare il Partito” poche ore dopo.
In un certo senso si è autodefinito traditore. Stamattina un commentatore alla radio ha ricordato una frase di Luigi Einaudi, nostro secondo Presidente della Repubblica, che aveva dichiarato che “i traditori sono quelli che hanno perduto”.
 
Ma veniamo al punto del titolo, quello delle esibizioni senatoriali.
Durante il discorso di Enrico Letta la macchina da presa vagava nell’aula e ha ripreso numerosi “onorevoli” (?) senatori che:
-          telefonavano
-          smanettavano sul loro smartphone
-          chiacchieravano fra di loro
-          leggevano
-          lasciavano il loro scranno e si avvicinavano al Senatore Berlusconi parlandogli all’orecchio
-          altri comportamenti non degni della loro carica
Quando poi il Presidente del Senato Grasso ha dato avvio alle dichiarazioni di voto (alcune delle quali non degne di un senatore/senatrice) numerosi senatori si sono allontanati dall’aula oppure – peggio - hanno formato piccoli capannelli di due-tre persone di cui alcuni davano le spalle al tavolo della presidenza chiacchierando con gli altri interlocutori seduti. Altri continuavano a comportarsi come appena su-elencato.
 
Devo esprimere francamente il mio punto di vista, cioè che mi sono sentito offeso e umiliato da questi comportamenti in quelle circostanze. I nostri rappresentanti - tutti superiori ai 40 anni per legge, che dovrebbero essere i più posati e seri, hanno anche loro dato uno spettacolo penoso che, secondo me, è peggiore di quando, in alcune occasioni, i parlamentari italiani si sono accapigliati arrivando alle mani...che significa eccesso di partecipazione, ma almeno è partecipazione!.
 
Secondo me, i parlamentari eletti delle due Camere dovrebbero comportarsi sempre da persone di normale educazione, seguendo attentamente i discorsi di tutti senza intervenire con interruzioni, risatine rumorose o frasette di dissenso. Io credo che tutti i nuovi eletti in futuro dovrebbero fare un corso preventivo di buona educazione e comportamento in aula, fornendoli di un codice di etica scritto. Ed il Presidente dell’aula dovrebbe poter toglier loro la parola interrompendo la funzionalità del microfono in quei casi, oppure invitandoli a lasciare l’aula immediatamente; forse così i nostri rappresentanti eletti risulterebbero più seri agli occhi di noi elettori e anche di quelli di altri Stati.
 
PS – Fra pochi giorni il Senatore condannato dalla legge italiana non sarà, in ogni caso, più parlamentare, dovrà restare agli arresti domiciliari in un’unica abitazione. Non potrà uscire se non dopo richiesta ufficiale che potrebbe anche non essere accordata, a meno che non sia per motivi di salute; in quest’ultimo caso dovrebbe essere guardato a vista da agenti di pubblica sicurezza. Non potrà ricevere alcuno, salvo i familiari. Se non ottempererà a queste disposizioni, soprattutto quella di uscire senza permesso si potrà applicargli il braccialetto elettronico.
 
In alternativa potrebbe essere assegnato ai servizi sociali con le stesse limitazioni e doveri appena detti. Resta il dubbio circa la possibilità di questa alternativa, come ho già scritto il 19 settembre scorso nell’articolo intitolato “Berlusconi, ultima volta?” nel paragrafo 2. Infatti i servizi sociali possono essere accordati ad un condannato, solo se riconosce la propria colpevolezza, cosa che il Senatore non ha mai fatto, anzi si è dichiarato sempre innocente. Lo farà adesso dato che si è pentito delle sue azioni di far cadere il Governo in carica che cerca difficilmente e con risultati mediocri, proprio a causa di una maggioranza anomala e litigiosa, di fare qualcosa per il Paese?
 
 
 
 
Di Gennaro Aprea (del 05/08/2013 @ 18:48:42, in M) Satira e Umorismo, cliccato 719 volte)
CORSI E RICORSI STORICI (di Tomaso Campanella)
ovvero
LA STORIA SIAMO NOI
 
Sono molti mesi che non scrivo un articolo di “Satira e umorismo”, forse più di un anno; non me lo ricordo più e me lo spiego solo perché sono ormai gli stessi mesi che ciò che è accaduto e sta tuttora accadendo in Italia non porta ad essere allegri o a divertirsi. Ci sono eccezioni di ottimi giornalisti satirici che riescono a creare vignette e soprattutto a scrivere cose che, nonostante tutto e meno spesso di prima, ci spingono al sorriso; però io mi sento un povero tapino che non riesce ovviamente a mettersi al loro livello.
 
Questa volta mi è venuto in mente di dire qualcosa facendo ricorso al doppio titolo: l’occasione è il discorso di ieri dell’ex premier davanti a palazzo Grazioli a Milano. Lo stile, la voluta lentezza, le smorfie e gli atteggiamenti del corpo mi hanno ricordato vari discorsi di Benito Mussolini che ho ascoltato e ai quali ho assistito da bambino “balilla moschettiere” (col "moschetto 91" in dimensione bambino) di 10-11 anni plagiato dal fascismo durante i “sabato fascista” quando quelli che ci gestivano ci facevano sentire importanti, soldati in erba pronti ad andare al fronte contro i nemici di allora, inglesi e americani (zitto, il nemico ti ascolta…e ancora oggi lo fanno con mezzi tecnologici avanzatissimi rispetto ad allora).
Avrete certamente notato l’abitudine ormai invalsa da tempo di questo condannato a 4 anni di prigione da 3 gradi di giudizio da parte di tre altrettante corti di giudici comunisti (gli ultimi sembravano proprio vecchietti dei tempi del Fronte di Liberazione); abitudine di salutare con la mano destra con gesto identico a quelli mussoliniano e hitleriano (in tempi recenti varie stazioni televisive hanno trasmesso filmati e racconti, per es. la Storia siamo noi, in cui si vedeva ripetutamente questo tipo di saluto).
Tuttavia, a parte questo dettaglio, è il discorso di ieri davanti a un limitato numero di persone che ha provocato in me la stessa reazione di quello di Mussolini ascoltato – ormai dodicenne dubbioso - in ottobre del 1942 quando Hitler lo aveva rimesso in piedi liberandolo dalla prigione del Gran Sasso. In quel discorso il duce aveva confermato la vittoria a fianco dell’alleato tedesco, con i soldati della nuova Forza Italia... scusate, nuova Repubblica Sociale Italiana.
Quel discorso, visto anche al cinema negli abituali “cinegiornali” prima dell’inizio di ogni film, mi è tornato immediatamente in mente. Una delle cose che più mi ha impressionato è stata l’espressione facciale identica delle due persone che dicevano delle cose talmente assurde che erano volutamente espresse mostrando di non crederci affatto. Perciò mi è venuto tanto da ridere!
Poi sappiamo come è andata a finire, né lui né i suoi sostenitori gerarchi hanno vinto la guerra (nello scambio di lettere nel 1945 con Claretta Petacci lui rispondeva agli incitamenti di lei ad andare avanti, con frasi dubbiose ma realistiche e le chiedeva perché insistere a fare altri discorsi in pubblico). Oggi al suo posto ci sono la Biancofiore e la Santanché ed altri che insistono a considerarlo uno grande statista mentre De Gasperi, Togliatti, Nenni e Moro e pochi altri dei primi tempi della democrazia italiana si rivoltano nella tomba.
Non arriveremo mai più, per fortuna e grazie alla nostra democrazia, a un piazzale Loreto e cose simili, ma mi sembra proprio che il declino del “nostro” sia già arrivato in fondo.
E’ proprio vero che in Italia vi succedono i famosi corsi e ricorsi storici – in questo caso dei periodi d ventennio o giù di lì - del filosofo Campanella.
Con l’occasione desidero ribadire quanto avevo scritto in un articolo nella Sezione “Commenti e varie” intitolato “Terza repubblica?” del 24 dicembre 2012 nella quale affermavo che i capi di governo degli ultimi 40 anni saranno ricordati fra 50-60 anni nella storia come dei normali Presidenti del Consiglio che si sono avvicendati agendo quasi tutti e quasi sempre male con qualche “breve” eccezione, per la nostra Repubblica.
Giuseppe Mazzini, costretto continuamente a nascondersi e temendo di sparire dai pensieri della gente, diceva: "parlate bene di me, parlate male di me, ma parlate di me".
Da qui la mia proposta: d'ora in poi, vogliamo smetterla di parlare tanto e troppo di questo ex premier? Questo è un forte suggerimento anche ai giornalisti.
 
Ed il PD e gli altri non si lascino influenzare troppo dalle uscite di questo poveraccio.
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22

Cerca per parola chiave
 

Ci sono 218 persone collegate

Titolo
A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc. (32)
B) Belle Immagini (4)
C) Commenti e varie (144)
COMMENTI E VARIE (2)
D) Guerre (13)
E) Omografi (1)
F) Questa è l'Italia (109)
G) Ricette (8)
H) Rodano (42)
I) Sport e Calcio (16)
L) Zero-carbonio (99)
M) Satira e Umorismo (64)

Catalogati per mese:

Gli interventi più cliccati

< ottobre 2023 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Titolo
Ti piace questo sito?

 Eccellente
 Buono
 Così e così
 No.

powered by dBlog CMS ® Open Source 

footer

 

Aggiungi Gennaro Aprea a "Preferiti"

 

HomeChi Sono | Rodano | Discussioni | Omografo? | Contatti

 

Sito ottimizzato in 800x600