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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
FERROVIE DELLO STATO: DI MALE IN PEGGIO
 
Ieri sono andato a Verona per visitare l’esposizione di SOLAREXPO[1]  ed ascoltare alcuni convegni sulle nuove tecnologie dei pannelli solari e affini.
Ho prenotato una “Freccia Bianca” anche per il ritorno in giornata ed ho passato delle ore interessanti e utili alla Fiera. Alla fine del pomeriggio, abbastanza stanco, sono andato alla stazione ferroviaria e mi sono accorto che c’era un treno “Freccia Bianca” che partiva mezzora prima del mio. Ho cercato l’ufficio informazioni anche leggendo attentamente tutti i numerosi cartelli per sapere se potevo farlo: nessuna traccia di questo servizio; e nemmeno un ferroviere in giro a cui porre la domanda.
Ho deciso di salire sul treno sul quale non avevo la prenotazione.
Quando è passato il conduttore (la persona che erroneamente chiamiamo il controllore) ho mostrato il biglietto e mi ha detto che dovevo pagare 8 Euro per la prenotazione (in più dei 38 Euro del biglietto A/R compreso le due prenotazioni)
Gli ho fatto notare che la poltrona dove mi ero seduto non era stata richiesta da nessuno perché evidentemente non era prenotata e che io avevo pagato la prenotazione per il treno successivo lasciando quindi libero il posto sul treno successivo.
Ovviamente mi ha risposto che questo era il regolamento. Non ho discusso, però, anche se non sono un esperto giuridico, ho l’impressione che si tratti di appropriazione indebita.
Se nella stazione di Verona avessi trovato qualcuno che mi potesse dare informazioni, avrei potuto anche decidere di non pagare una seconda prenotazione, ma non ho potuto farlo. Insomma – come già vi ho raccontato nel mio precedente (e divertente) racconto dell’11 ottobre 2010 “Grandi Stazioni delle FS”) questa azienda continua ad aumentare i prezzi dei servizi prestati ai viaggiatori e si comporta di male in peggio con i proprio clienti. Viva la concorrenza!.
 
PS – ovviamente non sono gli 8 Euro che mi hanno spinto a raccontarvi questo episodio, ma il principio di vedere “estorcere” sempre più denaro ai viaggiatori dandogli un servizio peggiore.


[1] Terza più importante esposizione internazionale a livello mondiale e prima in Europa
 
Di Gennaro Aprea (del 13/05/2011 @ 16:32:28, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 787 volte)
LA PASTIERA
 
Anche questa volta parlo di qualcosa che mi è successa ma che penso sia utile far sapere ai miei lettori.
Come forse ricordate, una delle mie passioni è quella di cucinare, così ogni anno per Pasqua preparo un certo numero di pastiere, il dolce tipico napoletano la cui ricetta originale rimonta alla Magna Grecia; in questo periodo i greci che avevano colonizzato numerose coste (Nea Polis) ed isole del nostro sud Italia, preparavano il dolce per la festa della primavera.
Molti amici e parenti ormai da molti anni sono abituati a ricevere una pastiera da me, così anche quest’anno mi sono messo al tavolo per prepararne 8.
Una di queste, come sempre, parte per Londra dove un amico fraterno, napoletano come me, la riceve in quella occasione.
Non ho potuto prepararle prima del venerdì così solo sabato mattina presto sono andato alla Posta per spedirla con procedura d’urgenza.
Appena arrivato l’impiegato addetto mi avvisa che “la direzione ha deciso, a partire da quest’anno che i pacchi consegnati il sabato mattina non partono prima del lunedì…..e lunedì dopo Pasqua è il 25 aprile, Festa della Liberazione, quindi non partirà prima di martedì” . Ma non basta: il costo della spedizione, già abbastanza alto, è aumentato dell’8%.
Per fortuna la pastiera è un dolce che dura almeno 15 giorni fuori dal frigorifero senza assolutamente guastarsi, quindi il mio amico ha ricevuto il pacchetto il giovedì e l’unico difetto è stato che la Pasqua era già passata da qualche giorno..…però è stata apprezzata da più persone. Se fosse partita sabato, sarebbe arrivata lunedì di Pasquetta che in Gran Bretagna non è festivo
Prima di scrivere questa nota mi sono informato cosa succede in altri tre paesi:
-          Gran Bretagna, nessuna partenza il sabato:le poste italiane lo hanno saputo e si sono adeguate ma hanno aumentato il costo
-          Germania, i pacchetti partono il sabato stesso se consegnati entro le 11
-          Francia, i pacchetti partono il giorno stesso se consegnati entro le 10
Commenti: fateli voi stessi.
 
Di Gennaro Aprea (del 09/06/2011 @ 18:11:29, in A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc., cliccato 760 volte)
ANCORA SULLE POSTE ITALIANE: È UNA CONFERMA !
 
Lunedì scorso 6 giugno, dopo qualche giorno di assenza, mi sono recato all’Ufficio postale del nostro piccolo Comune perché c’era una raccomandata in giacenza in quanto il Postino non aveva trovato nessuno in casa nei giorni precedenti. Avevo preparato anche una mia raccomandata per spedire ad un mio amico non lombardo un suo paio di occhiali dimenticati durante una sua visita da noi.
Arrivato all’ufficio mi dicono che i computer non funzionano (da 4 giorni) e non possono fare niente. Ieri telefono e mi dicono che i computer funzionano lentamente e che possono fare tutto se ho la pazienza di attendere. Appena arrivo vedo una fila di 5 persone ed ho la conferma che qualcosa funziona. Attendo un’ora e 20 minuti. Guardo l’orologio e non posso più attendere perché ho un appuntamento inderogabile a Milano e non è il caso di fare tardi.
Ci ritorno stamattina e stavolta ce la faccio. Che vittoria! Il progresso tecnologico è ai suoi massimi nel 2011!
Però ho pensato fra me e me: I grandi condomìni hanno almeno un ascensore, qualche volta due, però hanno sempre le scale se è/sono guasto/i. Allora perché lunedì non si poteva fare tutto a mano come ai vecchi tempi? pur attendendo un po’ di più?
Evidentemente i responsabili in alto loco non hanno pensato a questa soluzione ed ora dovranno pagare milioni di danni. Che bravi! Mi sembra che alcuni di loro siano di nomina governativa, o sbaglio? Ma in tutti i casi sono degli incompetenti. Che ne dite delle dimissioni? oppure hanno imparato dai politici che li hanno nominati i quali non conoscono il verbo “dimettersi”? Avrebbero risparmiato i tanti Euro di danni da pagare
In questi giorni il tempo non è stato favorevole ed ogni volta sono stato costretto ad usare l’auto per andare all’ufficio postale (2Km di distanza) mentre, quando posso, uso la bicicletta. Che ne dite, chiedo il rimborso degli 8 km per le due volte perse? ……
e l’inquinamento inutile?
 
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