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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Gennaro Aprea (del 23/11/2006 @ 10:37:27, in H) Rodano, cliccato 2862 volte)
Pillole rodanesi
 
Prima pillola - Ho ricevuto un volantino pubblicitario del NEW BAR, un nuovo locale che si apre offrendo tavola fredda, primi piatti, aperitivi, panini, piadine e altro.
Indovinate dove si inaugura? nella piazza di Millepini dove già esiste un bar tabacchi che offre cose simili (caffè, brioche – non briosh), una pizzeria da asporto che fa’ piadine e panini, e un ristorante, il Brick, dove si mangia con pochi Euro.
Il NEW BAR offre un pranzo a 5 €! e altri prodotti a prezzi competitivi.
Va bene la concorrenza, ma mi chiedo se questi nuovi imprenditori siano un po’ folli a farla ad altri locali affermati e consolidati.
Io che ho fatto il consulente d’azienda per tanti anni mi metto le mani nei capelli! Ci sarà il mercato (cioè la clientela) anche per loro?
Comunque tanti auguri al “new entrant”!
 
Seconda pillola – Quando era stato deliberato che, invece dei sacchi verdi per la raccolta dei vegetali, era più opportuno (e meno costoso?) utilizzare i bidoni verdi, l’amministrazione comunale aveva deciso che il sottoscritto doveva avere un solo bidone, nonostante il mio giardino sia di 850 mq con 13 alberi che ho piantato a suo tempo (e lo sanno benissimo), alcuni di dimensioni notevoli. Vale a dire che è come se avessero deciso che io, al tempo dei sacchi, non potessi mettere fuori per la raccolta non più di un certo numero di sacchi….!
Ora hanno anche deliberato che da novembre e fino a metà dicembre la raccolta dei bidoni è fatta una volta ogni 15 giorni. Si sono dimenticati che di questi tempi, oltre al taglio dell’erba vi sono anche le foglie che cadono e che gli alberi non si spogliano completamente fino alle prime gelate.
Risultato: ho raccolto erba e foglie domenica (è il giorno in cui di solito si lavora in giardino) 5 novembre, ma ho dovuto attendere lunedì 13 per svuotare i due bidoni strapieni. Nel frattempo il giardino si è riempito ancora di foglie e non ho potuto tagliare l’erba! E se domenica 19 piove? come faccio a tagliare l’erba e raccogliere le foglie? Sono proprio bravi!
E non mi vengano a dire che posso portare i rifiuti vegetali alla piattaforma in via Kennedy! Mi danno loro il camioncino?
 
Terza pillola – Vado spesso ad ascoltare le interessanti conferenze organizzate dall’Associazione “IL Fontanile”. Il locale messo a disposizione è “il nuovo centro culturale LA ELLE” dove la sala che può ospitare 40 e più persone è stata progettata e realizzata in maniera tale che l’acustica sia negativa, cioè la fono-assorbenza è uguale a ZERO. Risultato: si sente non più del 50% delle parole di quasi tutti i conferenzieri che fra l’altro molti hanno la pessima abitudine di volgersi a destra e a sinistra, in alto e in basso rispetto al microfono…..
Io non sono né un architetto, né un esperto di acustica, anche se, quando la sala consigliare fu inserita nella vecchia palestra della scuola, che divenne la sede del nuovo Municipio, la situazione si presentò identica a quella de LA ELLE. Ricordo che suggerii di mettere delle vele sul soffitto e sulle pareti, cosa che non credo sia mai stata fatta.
Mi piacerebbe conoscere chi ha fatto il progetto de LA ELLE e chi lo ha approvato in Consiglio, per scambiare due chiacchiere (gli altoparlanti sono pannicelli caldi) ed avere almeno delle spiegazioni. Credo che questa situazione sia veramente vergognosa!
Ecco un altro esempio di come i nostri soldi sono spesi malamente dalle amministrazioni composte da numerosi incompetenti!
 
Di Gennaro Aprea (del 24/10/2006 @ 11:00:10, in H) Rodano, cliccato 981 volte)
Rifiuti – Raccolta differenziata
 
 
In questi giorni si parla molto del problema rifiuti, in particolare di ciò che succede, oggi e da tempo, a Napoli e in Campania, ma anche in numerose altre Regioni.
Il problema rifiuti è complesso e non riguarda solamente i rifiuti solidi urbani, cioè quelli che noi produciamo (troppi) come cittadini. I rifiuti industriali sono sicuramente più importanti se consideriamo la quantità e pericolosità, ma vorrei qui raccontarvi cosa è successo nel Comune di Rodano, dove abito dal 1969.
A metà degli anni 80 mi sono occupato di ambiente e sono stato presidente della Commissione Ecologia per un certo tempo. In quel periodo era appena iniziata la raccolta del vetro e della carta con mezzi e metodologie quasi infantili.
Non vi sto a dire ciò che è stato fatto da allora fino adesso, ma posso dirvi con una certa dose di fierezza che il nostro Comune – ecco una delle cose positive che abbiamo - è uno dei più progrediti in fatto di smaltimento dei rifiuti perché siamo arrivati a perfezionare negli anni, con fatica ma con molta professionalità (merito di tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo) un raccolta differenziata pari a circa il 67% del totale nel 2005. La cosa più difficile da realizzare è stata insegnare ai Rodanesi la cultura della Raccolta Differenziata spiegando loro i vantaggi.
Vi sono altri Comuni italiani che hanno raggiunto percentuali superiori, ma ritengo che questa cifra non sia da disprezzare.
E’ necessario precisare che il successo della raccolta differenziata può avvenire se nel territorio esistono le cosiddette piattaforme di raccolta e le società che riciclano i rifiuti, acquistando la “materia prima”, cioè i rifiuti già separati e pronti al riciclo.
Per darvi un’idea, soprattutto per gli italiani del centro-sud, dove le percentuali di R.D. sono ancora limitate, i cittadini di Rodano separano con raccolta è a domicilio:
-         carta e cartoni puliti, compresi i contenitori del latte, vino, succhi di frutta in scatola
-         metalli che sono raccolti e separati in fonderia automaticamente perché ogni metallo ha un punto di fusione differente (es. alluminio circa 650°, ferro 1200°, ecc.)
-         plastica pulita di qualsiasi tipo, compreso il polistirolo espanso
-         vetro pulito
-         umido, cioè tutti i rifiuti di cucina, bucce, rifiuti di cibo, ossa di carne e di volatili, fiori vecchi, fondi di caffè, cenere (per chi ha i camini), ecc.
-         rifiuti di giardinaggio, tagli dierba e siepi, piccoli rami
-         secco, cioè ciò che rimane, dopo aver suddiviso quanto sopra, che va in discarica o agli inceneritori
-         esistono poi appositi contenitori collocati nelle strade per la raccolta delle batterie e dei  medicinali scaduti e siringhe usate presso le farmacie e gli ambulatori
Ma non ci fermiamo qui:  Vi è una piattaforma per i rifiuti ingombranti (frigo, mobili vecchi, ecc.) gli oli usati, anche quelli di cucina, le lampade di qualsiasi tipo, i prodotti elettronici, gli inerti di macerie murarie, rifiuti urbani pericolosi, legno e naturalmente tutto ciò che non può entrare nei contenitori per la raccolta a domicilio.
 
Ma ancora non basta! Il Comune vende i rifiuti differenziati ormai da molto tempo ed il risultato è che da quando abbiamo raggiunto una percentuale significativa, ciò ha permesso di diminuire la TARSU. Ebbene, fino al 1999 io pagavo Lire 1.455.000 l’anno, poi la tassa è stata ridotta a € 467, pari a Lire 865.000. Se consideriamo l’inflazione che vi è stata dal 1999 ad oggi, si può affermare che il risparmio sulla tassa è stato di circa il 50%.
Che ne dite?
Come si può concludere? Se in Italia si realizzasse una buona raccolta differenziata, ogni famiglia spenderebbe di meno e ci guadagnerebbe l’ambiente. Italiani, fatevi furbi!
E la camorra? Sta al Governo risolvere questo problema, ma forse gli potremmo dare una mano pretendendo dai Comuni che si diano da fare a organizzare e realizzare questo servizio importantissimo e utile alle nostre tasche. 
 
Di Gennaro Aprea (del 27/09/2006 @ 17:07:25, in H) Rodano, cliccato 1175 volte)

ALBERI O PALI?

 

C’è un proverbio che parla di pali e di pagliuzze che potrebbe essere utile ai fini di questo breve commento nel senso che ogni Amministrazione Comunale eletta ha l’abitudine di criticare ciò che ha fatto la precedente, soprattutto se si tratta di quella che la ha preceduta.

Parlerò di alberi ma anche di verde pubblico a Rodano per dirvi che una delle peculiarità di questo Comune è che, da quando vi abito (gennaio 1969) tutti indistintamente i responsabili di questo settore, compreso i sindaci, hanno mostrato e dimostrato un alto grado di incompetenza.  

Io abito a Millepini, quindi conosco questo quartiere (lo chiamerei infatti quartiere più che frazione) che è il più grande di tutti gli altri, e ne parlerò ovviamente di più. 

Cominciamo per esempio dai pini che furono piantati nel posteggio a fianco della scuola elementare e dell’infanzia. D’inverno l’ombra non serve e durante tutto l’anno cadono le pigne e ammaccano le carrozzerie – e anche qualche testa, e se capita ad un bambino? – delle auto parcheggiate, le quali si riempiono pure di resina e di aghi di pino. Sarebbe un peccato tagliare questi pini, ma non si poteva pensare ad un tipo di albero a foglie caduche che non rilascia ghiande o simili?  

Le querce di via delle Querce. Chi a suo tempo ha deciso di metterle non ha pensato che gli alberi crescono, soprattutto quel tipo di quercia americana (che ha le foglie grandi e con le punte sul contorno ondulato). Il tipo italiano cresce molto più lentamente ed ha le foglie piccole e arrotondate. Ma la quercia è comunque un albero sbagliato anche perché rilascia molte ghiande che comportano una manutenzione aggiuntiva per eliminarle in autunno.  

Fosse solo questo lo sbaglio! Gli alberi furono piantati a distanza troppo ravvicinata fra di loro e molti di questi alberi a brevissima distanza dai pali della luce. Conseguenza: appena le querce sono cresciute un po’ hanno inglobato il lampione così che la strada mancava di illuminazione. Tuttavia le querce erano belle, ma l’amministrazione attuale si è accorta degli errori ed ha deciso di tagliarle tutte mentre avrebbe potuto tagliarne solo una parte. 

In amministrazione hanno anche affermato che le radici facevano sollevare il piano dei marciapiedi. E’ vero, ma solo nel periodo iniziale; infatti alcuni marciapiedi di fronte alla scuola furono ripianati dopo qualche anno e le radici non li hanno più sconquassati perché vanno nel profondo.

Ma gli attuali come i precedenti responsabili si sono fatti imbrogliare dai fornitori vivaisti nel senso che, non solo i nuovi alberi sono stati messi ancora troppo vicini l’uno all’altro, ma ancora accanto ai pali della luce….con la conseguenza che le chiome faranno molta ombra come quando c’erano le querce.

E che dire dei tigli che furono piantati nel parco fra via Palermo ed i negozi di piazza delle Betulle? Anche qui il vivaista ne ha venduti di più perché li ha piazzati troppo vicini gli uni agli altri; con lo stesso numero di alberi si sarebbe potuto rimboscare una superficie molto maggiore. Non dimentichiamoci che il bosco, non solo è utile e bello (vedi quello di S. Donato Milanese) ma evita molta manutenzione perché non lascia crescere troppo l’erba. Non solo, quando piantarono quei tigli, vi erano già degli alberi, qualche platano e altri che non ricordo, lungo la via Venezia; ebbene i tigli furono piantati anche a meno di un metro dagli alberi esistenti. Per fortuna qualche amante della natura – li considero tutti amici – ha provveduto a mettere altre piante nel parco: bravi! 

Ritornando a via Palermo, l’amministrazione spende non poco di manutenzione – sono soldi nostri – per recidere alla base i butti spontanei dei tigli; perché, visto che non darebbero fastidio a nessuno? in altre zone verdi in Italia e all’estero, si lasciano crescere questi butti che formano un tutt’uno con la chioma, diventando un magnifico sipario verde che d’estate creerebbe molta ombra sulla strada. Ma chissà: forse tutti questi tigli saranno eliminati quando ci sarà un’ennesima inutile nuova urbanizzazione lungo la via delle Querce e via Palermo!  

La stessa critica, quella degli alberi troppo vicini fra di loro, può essere fatta per il parco delimitato dalla zona industriale/commerciale, via Kennedy e l’insediamento urbano di via dell’Ontano Per non parlare di quelli che corrono lungo la pista ciclabile da Millepini a Lucino, ecc. E la zona verde di via delle Querce di fianco alla CRI non è stata mai rimboscata adeguatamente.

Vogliamo menzionare anche i parchi giochi (alto costo di installazione e manutenzione) poco frequentati perché costruiti accanto a urbanizzazioni costituite da villette (Rodano) tutte con giardino. Ovviamente i genitori preferiscono che i loro bambini stiano più al sicuro nei propri giardini, senza bisogno di accompagnamento.

Sono  quasi certo di avervi annoiato, e non intendo continuare anche se ci sarebbero molte cose da dire in più, ma la conclusione è che i nostri soldi in questo campo sono stati sempre mal spesi dalle amministrazioni.  

Non scriverò un articolo mirato su un argomento che dimostra un’altra scarsa avvedutezza dei responsabili che stanno in Comune. Però se ci pensate bene, qualcosa di  simile è avvenuto ed avviene per la segnaletica stradale che è eccessiva, o sbagliata o fasulla (es. l’avviso sulla Giovanni XXIII del controllo elettronico della velocità). In fondo molti cartelli non servono a niente perché i signori Vigili Urbani non fanno sempre rispettare le prescrizioni (velocità, soste, ragazzi sui motorini senza casco e in due, scorribande nelle strade e piazze, nei parchi, ecc. ecc.) 

 
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