Omografi? Contatti
Il Blog: discussioni, articoli, pensieri e scambio di idee
\\ Home Page : Storico : L) Zero-carbonio (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 

SCENARI E PROSPETTIVE  DELL'ELETTRIFICAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO SU STRADA

 

Buone notizie su questo importante argomento !

Stamattina ho avuto il piacere di seguire un seminario dell'Università Bocconi . Perché importante? Tutti sappiamo molto bene che attualmente in Italia  quasi il 100% degli autobus di trasporto urbano ed extraurbano  (salvo alcuni a GPL o metano o misti) sono mossi da motori diesel, ben conosciuti come altamente inquinanti (polveri, CO2, ecc.).  

Sono stati presentati i risultati di uno studio particolareggiato del Green Economy Observatory dell'Università coadiuvato da altri enti importanti in cui sono stati esaminati e messi a confronto i costi e i benefici dei vari tipi di trazione di ciascun modello di motore, cioè Diesel, CNG (compressed natural gas, cioè metano), LNG (n. g. liquefatto), elettrico con batterie, H2 (Idrogeno). In particolare sono stati esaminati i costi (problemi finanziari, acquisto, manutenzione, ricambi, durata ammortizzabile, batterie e nuovi depositi di produzione di energia per i bus elettrici). In particolare per i bus di 8, 12 e 18 metri di lunghezza.

Nell'esame dei costi non sono stati inclusi i risparmi negli anni a venire della diminuzione delle spese sanitarie nazionali per malattie polmonari e cardiache (ospedaliere, decessi, ecc.). Cosa molto importante che potrà dare certamente un impulso alla sostituzione dei bus diesel.

E' stato fatto anche un breve aggiornamento della situazione negli USA, Messico, Brasile, Cile, nonché delle azioni che la Commissione UE ha completato e sta facendo con nuove direttive e regolamenti; unite alle azioni di alcuni stati componenti. 

Alla discussione succeduta alla presentazione del progetto sui passi già fatti ed in corso in Italia hanno partecipato numerosi esperti e scienziati  e responsabili di enti ed aziende di trasporto urbano (coordinatore Bocconi , Ministero Infrastrutture e Trasporti, UITP (Unione Italiana Trasportatori Pubblici), ATM di Milano, ATI di Genova e e-City di ENEL.  

In conclusione dobbiamo essere grati a tutte le persone ed enti che stanno lavorando alacremente per diminuire l'inquinamento urbano ed extraurbano in Italia. Il Direttore Generale di ATM ha affermato che nel 2030 il 100% degli autobus milanesi saranno elettrici.

 
Di Gennaro Aprea (del 15/06/2021 @ 19:25:29, in L) Zero-carbonio, cliccato 160 volte)

IL MIO SILENZIO

Ho mancato alla mia promessa di continuare a scrivere più di frequente. Mi scuso.

Però non posso mancare di dirvene le ragioni: che non sono scuse.

In questo periodo, nonostante alcune buone notizie che riguardano  la lotta contro il Covid, il ritorno ad uno sviluppo economico, un incremento della richiesta di lavoratori da parte del'imprenditoria e l'amministrazione pubblica (con difficoltà di essere soddisfatta) di cui siete certamente al corrente, sembra  invece che siano aumentato il numero delle persone che sono andate fuori di testa. Aumentano le uccisioni di donne, bambini e uomini, quelle sul lavoro, gli imbrogli, l'evasione fiscale e la corruzione,  ecc., per non parlare dei politici e dei giudici che non si sa più cosa sono e cosa vogliono fare, mentre noi elettori non abbiamo nemmeno un pezzettino di potere di decisione. E che dire di avvocati faccendieri e intrallazzatori? Infine che ci succede con gli algoritmi, molti dei quali sono andati in tilt o sputano cifre che non stanno né in cielo né in terra?

Meno male che abbiamo un drago....mi scuso: Draghi.

Il risultato è una mia pesante  mancanza di ispirazione  di scrivere su qualcosa di interessante per tutti voi che siete subissati da quanto ho appena detto.

Per fortuna vi è una piccola grande eccezione decisamente positiva: un semplice libro che invito tutti a leggere. Se ne parla già molto, ma sento di aggiungere un'ennesima lode da anziano studioso di problemi climatici e delle gravi conseguenze per la vita del pianeta e sulle umanità da esso ospitate.

L'Autore si chiama Fidelfo. Il titolo è "L'ASSEMBLEA DEGLI ANIMALI - una favola selvaggia".  Su internet troverete tutti i dettagli sul misterioso autore ed il suo nome. Aggiungo solo un commento sulla quarta di copertina: "Il libro che i ragazzi leggeranno agli adulti e che gli adulti leggeranno ai bambini"

E infine il giudizio di Michele Serra sulla fascetta che circonda le copertine del libro: "Ho il sospetto che questo libro sia un capolavoro". Concordo al 100%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco un altro ottimo articolo da QualEnergia che, pur non essendo recente, evidenzia lo studio dell'Università di Leeds che fa pensare a come dovremmo comportarci per salvare il pianeta.

Per 10 miliardi di abitanti un equo consumo di energia e una vita dignitosa. Si può fare!

Lorenzo Vallecchi

Il consumo globale di energia nel 2050 potrebbe essere ridotto ai livelli degli anni '60 e fornire ancora un tenore di vita più che decoroso per una popolazione mondiale tre volte superiore. Lo prospetta e lo spiega un recente studio britannico.


  

È possibile fornire un tenore di vita dignitoso ad una popolazione mondiale di 10 miliardi di persone per meno del 40% dell’energia globale consumata attualmente.

Dieci miliardi di persone è il numero degli abitanti sul pianeta che si prevede possa essere raggiunto appunto entro il 2050.

Un nuovo studio dell’Università di Leeds, in Gran Bretagna, spiega che si tratterebbe di un fabbisogno pari a solo il 25% circa di quanto ha previsto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) se le tendenze attuali continuassero senza modifiche, e di un livello di consumo energetico globale equivalente a quello degli anni ’60, quando la popolazione era di soli 3 miliardi di abitanti (lo studio è scaricabile dal link in fondo a questo articolo).

Lo studio dell’Università di Leeds, “Providing decent living with minimum energy: A global scenario”, ha stimato le risorse energetiche necessarie per garantire a tutti un buon tenore di vita comprendendovi quindi tutti i bisogni umani di base, come alloggio, mobilità, cibo, assistenza sanitaria moderna e di alta qualità, istruzione e tecnologie per la comunicazione e l’informazione, come mostrato nelle due illustrazioni.




 

Gli autori sottolineano che per raggiungere questo obiettivo sarebbero necessari cambiamenti radicali nei consumi attuali, un’ampia diffusione di tecnologie avanzate e l’eliminazione delle disuguaglianze globali di massa (nella foto in alto distribuzione mondiale dei consumi di energia pro-capite nel 2019).

Tuttavia, non solo i risultati mostrano che l’energia necessaria per fornire una vita dignitosa potrebbe probabilmente essere soddisfatta interamente da fonti pulite, ma confutano le affermazioni secondo cui la riduzione dei consumi globali a livelli sostenibili richiederebbe la fine dei comfort moderni e un “ritorno ai secoli bui”.

Nello studio, gli autori ricorrono anche all’umorismo per ribattere alle critiche secondo cui una riforma radicale dell’energia richiederebbe che tutti tornassero a vivere nelle caverne, scrivendo “sì, forse, ma sono grotte piuttosto lussuose, con strutture altamente efficienti per cucinare, conservare il cibo e lavare i panni; temperature confortevoli tutto l’anno e reti di computer, per non parlare delle grotte più grandi che forniscono assistenza sanitaria e istruzione universale a tutti i giovani dai 5 ai 19 anni”.

Lo studio ha calcolato il fabbisogno minimo finale di energia, sia diretto che indiretto, necessario a fornire un livello di vita decente.

L’energia finale è quella fornita al consumatore, per esempio il riscaldamento, l’elettricità o la benzina che entra in un’auto, piuttosto che l’energia incorporata nei carburanti stessi, gran parte della quale viene persa nelle centrali elettriche nel caso della produzione con combustibili fossili.

I ricercatori hanno costruito un modello finale di energia che si basa su un elenco di bisogni materiali che sono alla base del benessere umano, precedentemente sviluppato da Narasimha Rao e Jihoon Min.

È stato fatto un confronto fra l’attuale consumo finale di energia in 119 paesi con le stime del fabbisogno finale di energia per una vita dignitosa e si è rilevato che la stragrande maggioranza dei paesi vive in un significativo surplus. In altre parole, spreca un sacco di energia.

Nei paesi che oggi sono i maggiori consumatori pro capite di energia sarebbero possibili tagli di quasi il 95%, pur garantendo a tutti un ottimale tenore di vita.

“Attualmente, solo il 17% del consumo finale globale di energia proviene da fonti di combustibile non fossile. Ma dentro questa quota c’è quasi il 50% di quello che riteniamo sia necessario per fornire un tenore di vita decente a tutti nel 2050″, ha dichiarato in una nota l’autore principale dello studio, Joel Millward-Hopkins della School of Earth and Environment dell’ateneo di Leeds.

“Nel complesso, il nostro studio è coerente con argomentazioni di lunga data secondo cui le soluzioni tecnologiche già esistono per sostenere la riduzione del consumo di energia a un livello sostenibile. Quello che aggiungiamo è che i sacrifici materiali necessari per queste riduzioni sono molto più piccoli di quanto molte dicerie popolari implichino”, ha detto il ricercatore.

Una coautrice dello studio, Julia Steinberger, leader del progetto Living Well Within Limits dell’Università di Leeds e docente all’Università di Losanna in Svizzera, ha detto che mentre spesso si accusano gli attivisti ambientali di ‘minacciare il nostro stile di vita’, vale la pena riesaminare ciò che questo stile di vita dovrebbe comportare. C’è stata una tendenza a semplificare l’idea di una buona vita nella convinzione che avere di più sia meglio. È chiaramente alla nostra portata offrire una vita dignitosa a tutti, pur proteggendo il nostro clima e gli ecosistemi”.

Secondo un altro coautore della ricerca, iNarasimha Rao dell’Università di Yale, negli Usa, “questo studio conferma anche le nostre precedenti scoperte su scala globale, secondo cui eradicare la povertà non è un ostacolo alla stabilizzazione del clima, ma piuttosto la ricerca di un’indiscussa ricchezza in tutto il mondo”.

Un altro coautore dello studio, Yannick Oswald, dottorando presso la Scuola di Terra e Ambiente di Leeds, ha concluso dicendo che “per evitare il collasso ecologico, è chiaro che devono avvenire a tutti i livelli delle trasformazioni sociali drastiche e impegnative, dall’individuo all’istituzione, dall’offerta alla domanda”.

 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33

Cerca per parola chiave
 

Ci sono 182 persone collegate

Titolo
A) Aziende, innovazione, produttività, costi, ecc. (32)
B) Belle Immagini (4)
C) Commenti e varie (144)
COMMENTI E VARIE (2)
D) Guerre (13)
E) Omografi (1)
F) Questa è l'Italia (109)
G) Ricette (8)
H) Rodano (42)
I) Sport e Calcio (16)
L) Zero-carbonio (99)
M) Satira e Umorismo (64)

Catalogati per mese:

Gli interventi più cliccati

< dicembre 2023 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Titolo
Ti piace questo sito?

 Eccellente
 Buono
 Così e così
 No.

powered by dBlog CMS ® Open Source 

footer

 

Aggiungi Gennaro Aprea a "Preferiti"

 

HomeChi Sono | Rodano | Discussioni | Omografo? | Contatti

 

Sito ottimizzato in 800x600